Un ponte tra Italia e Usa per le imprese italiane
L'ambasciatore Usa Lewis M. Eisenberg è giunto a Roma, l'Europa "eppur si muove", il Medioriente ancora nel caos, una Cina imperiale, l'Italia alle urne nel 2018. Uno scenario in evoluzione che ripropone la centralità per l'Italia degli Stati Uniti, la più grande economia del mondo, 18,6 trilioni di dollari nel 2016.
Dal 2013 l'Italian Business & Investment Initiative ospita un summit annuale a New York e dal 2016 anche in Italia. Si discute di business e di policy per segnalare a opinion maker e investitori Usa fatti e opportunità italiane che, spesso, non conoscono. I vertici di grandi aziende (Enel, IBM, Terna, Wind), di banche (JP Morgan, Deutsche Bank), di agenzie governative (Invitalia, Sace), di associazioni (Farmindustria, Democenter), di Regioni (EmiliaRomagna, Lombardia), di operatori Usa (MC Squaree Mercatus) e di investitori Usa si alternano per spiegare l'Italia di corporatione di Pmi che lavora nell'high-tech e in cui si investe con profitto.
Queste aziende hanno o prevedono un'espansione nel mercato Usa come complemento all'export (45 miliardi di dollari nel 2016) verso un asset based e cioè con investimenti diretti (7,5 miliardi di dollari dall'Italia negli Usa nel 2015). È questa l'importanza strategica di un summit annuale - costante, professionale, indipendente - che fornisca dati e informazioni su un Paese che ancora oggi langue nell'isolazionismo linguistico: non esiste un media autorevole in inglese dall'Italia.
Da quest'anno, tuttavia, l'Italian Business e le aziende che credono in questo progetto si avvarranno del supporto della Richard Edelman Stati Uniti per stabilire un rapporto stabile con gli opinion maker e con i media Usa circa i dossier eccellenti dell'Italia: grandi aziende, Pmi, education - per esempio il primato della Bocconi in Europa -, stabilità delle istituzioni regionali, interlocutrici del business per sfruttare gli investimenti europei.
Il VII Summit "Italy Meets the United States of America" è in programma il 17 ottobre presso la Regione Lombardia con il supporto dell'American Chamber of Commerce. Si discuterà di investimenti diretti esteri con il contributo di AT Kearney il cui indice FDI è osservatorio autorevole su questi flussi. Il summit sarà il côté internazionale delle kermesse di "Panorama d'Italia".
Il presidente Roberto Maroni farà gli onori di casa seguito dal presidente dell'Emilia-Romagna. Domenico Arcuri, Enrico Cereda, Sergio Dompè, Jeffrey Hedberg, Pietro Salini, Eugenio Sidoli, saranno alcuni degli AD moderati dal direttore di Panorama Giorgio Mulè.
Il summit precede la tre giorni newyorkese (31 ottobre-2 novembre) organizzata da "Panorama d'Italia". In coerenza con la continuità, si ribadirà l'Italia che eccelle, dalle arti ai mestieri. "This is Italy - Parts Unknown" ne sarà il titolo, corredata da due serate di gala presso l'Harvard Club e il Guggenheim. Panorama premierà personalità italiane e americane e raccoglierà fondi per un monumento umbro danneggiato con il supporto di LoveItaly!. È un segno positivo dei tempi che possiamo aiutare a forgiare, e per il meglio.
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