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July 21 2016
Donald Trump ha definito Mike Pence, l'ultraconservatore governatore dell'Indiana, l'"uomo d'onore", che contribuirà a unificare il partito repubblicano. Trump ha anche detto che Pierce è un outsider che si "batterà per la gente" e che "una delle ragioni più importanti per cui l'ho scelto è l'unità del partito".
Da par suo, Pence ha definito Trump un "patriota", un politico che, "dopo Ronald Reagan comprende meglio di chiunque altro le frustrazioni e le speranze degli americani".
In carica da tre anni, di origini irlandesi, 57 anni, sposato con Karen, padre di tre figli, avvocato e politico di professione, Pence è da sempre un sostenitore del Tea Party, l'ala più oltranzista del proprio partito. Si è autodefinito "un cristiano, un conservatore e un repubblicano, proprio in questo ordine".
Ha votato per Jimmy Carter nel 1980 ma si è presto avvicinato a Ronald Reagan e al partito repubblicano. E' un ex "cattolico democratico" diventato "repubblicano evangelico", come si sottolinea in un articolo del New York Times dedicato alla "conversione" politica e religiosa di Pence. "E' un uomo molto religioso che arriva dal cuore dell'America", ha aggiunto lo speaker della Camera dei Rappresentanti, Paul Ryan, lanciandolo alla ribalta nazionale. In politica è considerato un reazionario.
Ha poi detto di aver accettato la proposta di Donald Trump per due ragioni: "So che una leadership repubblicana forte può provocare un vero cambiamento... E poi Hillary Clinton non dovrà mai diventare presidente degli Stati Uniti".
Pence è ben visto dall'establishement repubblicana e per questo Trump, che lo ha preferito come vice al governatore del New Jersey, Chris Christie e al presidente della Camera, Newt Gingrich, lo considera un candidato in grado di unificare il partito.
All'opposto di Trump, Pence ha un carattere disciplinato, cortese e discreto, anche se politicamente non è un moderato: favorevole all'intensificazione dei controlli alle frontiere in funzione di contenimento dell'immigrazione, contrario al riconoscimento dei diritti degli omosessuali ma anche alle semplici unioni civili tra persone di sesso diverso, vuole limiti rigorosi alla spesa pubblica e si oppone alla chiusura del campo di detenzione speciale di Guantanamo, a Cuba.