Trump oltre che della salute di Clinton dovrà parlare della propria
Redazione
12 settembre 2016 - Ore 16:30 - LA POLMONITE DI HILLARY CLINTON. Donald Trump ha dichiarato che presenterà molto presto un dettagliato rapporto sul proprio stato di salute.
Parlando con Cnbc, il candidato repubblicano, dopo aver augurato pronta guarigione all'avversaria, ha specificato, a proposito della polmonite di Clinton, che "tossiva in modo molto, molto pesante già una settimana fa. Sarà interessante capire cosa sta succedendo".
Il New York Times aveva dedicato un articolo il 22 agosto scorso, al fatto che sia Clinton che Trump si siano finora dimostrati molto reticenti riguardo alle proprie condizioni di salute, fatto che si presta a parecchie critiche, in particolare per due persone di 68 e 70 anni candidate alla Casa Bianca.
Politico peraltro, oggi ricorda come le pressioni su Clinton per rilasciare informazioni complete sullo stato di salute si siano immediatamente rafforzate domenica pomeriggio, dopo l'episodio del piccolo malore a Ground Zero. Cosa che anche Trump, "corpulento, divoratore di junk-food, che ha anche posato con orgoglio con un barattolo di Kentucky Fried Chicken davanti", continua Politico, si è finora rifiutato di fare".
11 settembre: Hillary Clinton sviene alla cerimonia| video
Ore 8:00 - Hillary Clinton ha annullato il viaggio elettorale in programma oggi e domani in California.
La candidata democratica alla presidenza ha la polmonite ed è disidratata. Sarebbe questa la probabile causa del malore durante la cerimonia per il quindicesimo anniversario degli attentati dell'11 settembre.
Il medico curante, Lisa Bardack, ha spiegato come la polmonite sia stata diagnosticata venerdì scorso e che Hillary Clinton era stata sottoposta ad una cura di antibiotici.
A Ground Zero la Clinton ha barcollato ed è stata accompagnata alla macchina. È stata accompagnata nell'appartamento della figlia Chelesea, e poi a nella sua casa a Chappaqua.
"Ora si sta riprendendo bene", ha detto la Bardack che avrebbe visitato la Clinton proprio a casa di Chelsea.
Ieri i media americani hanno dato molta enfasi al malore della Clinton. Il Washgington Post per esempio ha sottolineato come lo staff abbia gestito male i minuti immediatamente successivi il trasporto di Hillary alla casa della figlia. Un'ora e mezza di silenzio che hanno lasciato spazio a molte illazioni.
Il che rappresenta un appiglio facile per una parte di repubblicani che in questi mesi hanno diffuso sovente informazioni notoriamente false su possibili misteriose malattie dell'avversaria. Opera nella quale si è particolarmente distinto l'ex sindaco di New York, Rudolph Giuliani. Vere e proprie teorie inventate ma che davanti al fatto di ieri potrebbero trovare un facile amplificatore.
Lo stesso Donald Trump, ha più volte detto che la salute di Hillay Clinton non sarebbe buona.
"Lo scorso ottobre il National Enquirer aveva scritto che sarei morta in 6 mesi e quindi ogni respiro che faccio mi sembra come una nuova possibilità di vita", ha scherzato Hillary, commentando queste voci durante una recente apparizione allo show satirico di Jimmy Kimmel.
Indiscrezioni sul suo precario stato di salute circolano dal 2012, quando cadde sbattendo la testa procurandosi un edema cerebrale.
La Bardack, che presiede il centro di medicina interna dal Mount Kisco Medical Group di New York, è il medico personale dell'ex first lady dal 2001 e la scorsa estate ha definito la Clinton "in eccellenti condizioni fisiche".
La salute dei candidati gioca un ruolo fondamentale nella corsa per la presidenza. Nel 2008, perfino l'allora 47enne Barack Obama diffuse un rapporto di circa 300 pagine sulla sua salute durante la campagna elettorale. Lo stesso fece il suo rivale John McCain, che di anni ne aveva 71, e che mise a disposizione un migliaio pagine di documentazione sulla sua salute.