Dal Mondo
November 06 2024
A ormai un passo dall’Election Day, regna un rilevante clima di incertezza. Nei sette Stati chiave, la maggioranza dei sondaggi fotografa da molto tempo una situazione di sostanziale parità tra Donald Trump e Kamala Harris. Va da sé che, se le cose stessero veramente così, dovremmo prepararci a un’attesa probabilmente estenuante. Il rischio è che tutte le competizioni negli Stati chiave possano arrivare infatti al fotofinish, come in parte già avvenuto quattro anni fa.
Tuttavia è al contempo lecito porsi una domanda: siamo davvero sicuri che i sondaggi siano attendibili? A esprimere dei dubbi a tal proposito è stato, alcuni giorni fa, Nate Silver. "Ci sono troppi sondaggi negli Stati indecisi che mostrano esattamente la corsa con Harris a +1 o pari o con Trump a +1. Dovrebbe esserci più variazione di così. Tutti stanno facendo herding (tutti, tranne il Siena College)”, ha scritto su X il noto sondaggista.
Con il termine herding si designa una tendenza degli istituti sondaggistici a produrre rilevazioni allineate tra loro, per tutelare la propria reputazione in caso di errore. La logica che soggiace a questo tipo di comportamento è sostanzialmente questa: se tutti sbagliamo, nessuno ha sbagliato. In particolare, sarebbero gli istituti più piccoli a “fare gregge”, seguendo quelli più grandi.
“Nessuno vuole l'imbarazzo di pubblicare un sondaggio pre-elettorale finale che si rivela essere un'anomalia completa. Forse è per questo che alcuni dei principali valori anomali sono in realtà prodotti da ‘società di sondaggi più forti’ che non si preoccupano della loro reputazione di accuratezza, come il Siena College, che Silver individua come onesto con i suoi dati”, ha riportato il New York Magazine. “Questo fenomeno molto recente crea una sorta di domanda filosofica: se i sondaggi risultano fuorvianti, il colpevole maggiore è il sondaggista di alta qualità che pubblica un sondaggio anomalo o i sondaggisti di qualità inferiore che vanno nella stessa direzione? È difficile dirlo”, ha proseguito il New York Magazine.
Secondo Nbc News, se ci trovassimo davanti a un fenomeno di herding, “la somiglianza artificiale dei sondaggi potrebbe creare una falsa impressione che potrebbe non trovare riscontro il giorno delle elezioni”. “C'è anche una significativa possibilità che un candidato o l'altro possa affermarsi bene in ogni Stato indeciso e vincere la presidenza in modo piuttosto agevole, almeno rispetto al quadro equilibrato dei sondaggi”, ha continuato la testata. Il discorso è sempre lo stesso. Anche in caso di una corsa effettivamente serrata, sarebbe stato ragionevole attendersi maggiori variazioni nei sondaggi effettuati negli Stati chiave.
Sia chiaro: non è al momento certo che si stia verificando un fenomeno di herding. E’ inoltre possibile che, alla fine, avremo veramente delle situazioni di testa a testa in tutti i sette Stati chiave. E’ bene però anche tener presente lo scenario alternativo: e cioè che possa aver luogo qualche sorpresa eclatante, capace di smentire i sondaggi.