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July 27 2016
Dopo il fallito golpe, molti media americani riportano con grande evidenza, sulla base di email e altri documenti, i rapporti di lunga data tra Hillary Clinton e Fetullah Gulen. Una mail del 2009 è stata prodotta dall’associazione di giuristi Judicial Watch (il loro motto: “Because none is above the law”). In essa, un seguace di Gulen, Gokhan Ozkok, chiede a Huma Abedin, vice capo dello staff della Clinton Segretario di Stato, un aiuto per mettere in rapporto un suo sodale con il presidente Obama.
Una richiesta che rimanda evidentemente a rapporti e favori precedenti. Infatti, già quando la Clinton era senatore dello Stato di New York tenne un discorso al banchetto annuale del Turkish Cultural Center. Ozkok è tra i fondatori e dirigenti del Turkish Cultural Center, una rete di associazioni in parte di affari e in parte no-profit affiliate al movimento di Gulen conosciuto con il nome di Hizmet.
Ozkok è stato anche co-presidente finanziario del Ready PAC pro-Clinton: ha donato 10.000 dollari al comitato nel 2014 e 27.000 per la campagna della Clinton lo scorso anno. Nel sito del Turkish Cultural Center è anche indicato quale membro della Clinton Global Initiative, una delle articolazioni no-profit della Clinton Foundation, cui ha donato tra i 25.000 e i 50.000 mila dollari.
Un altro legame tra Gulen e la Clinton emerge da un’informativa di lobbyng resa disponibile dal Senato lo scorso mese di giugno. Mostra che una delle organizzazioni di Gulen, l’Alliance for Shared Values, ha incaricato il Podesta Group (connesso alla Clinton) di esercitare pressione per proprio conto sul Congresso. Lo stesso presidente dell’Alliance for Shared Values, Alp Aslandogan, già professore d’università in Texas, ha a sua volta finanziato la campagna della Clinton. Il Podesta Group è la scelta diretta per quanti cercano di acquisire influenza attraverso la Clinton. La società è stata fondata da John Podesta, presidente della campagna della Clinton, e da suo fratello Tony, uno dei suoi maggiori collettori di finanziamenti.
Lo scorso anno il Daily Caller ha riportato che numerosi segaci di Gulen hanno fatto donazioni alle varie campagne politiche della Clinton. Uno di loro, Recep Ozkan, membro di una delle organizzazione di Gulen e al centro di un’indagine del comitato etico del Congresso, ha donato alla campagna della Clinton una cifra che si aggira tra i 500.000 e il milione di dollari.
Ma le donazioni hanno, come ovvio, delle contropartite. Nella mail del 2009, che è la prima evidenza di un accesso diretto allo staff della Clinton da parte di uomini di Gulen, era indicata una di queste contropartite: “Per favore dica alla Signora Segretario che sarebbe una gran cosa se il Presidente Obama potesse includere un incontro di 15 minuti con Ekmeleddin Ihsanoglu, segretario generale della Organization of the Islamic Conference (OIC), durante il suo viaggio in Turchia.”
EkmeleddinIhsanolgu correrà poi contro Erdogan alle elezioni presidenziali del 2014 quale candidato dei due maggiori partiti conservatori di opposizione, il Republican People's Party (CHP) e il Nationalist Movement Party (MHP).