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June 23 2017
Atteso, strombazzato come arma di propaganda in tutta la campagna elettorale e, ancora, dopo le elezioni di novembre: è arrivato il momento del programma di assistenza sanitaria dei Repubblicani con il quale vorrebbero cancellare e (forse) sostituire l'Obamacare.
Il 22 giugno la pattuglia Gop al Senato ha presentato la bozza di riforma sanitaria per mettere la parole fine sotto l’odiato Affordable Care Act (Aca), uno dei simboli più importanti degli otto anni di Barack Obama alla Casa Bianca che la destra repubblicana non ha mai digerito e sempre osteggiato ideologicamente.
Ma la cautela è d'obbligo perché alla conta dei voti i Repubblicani rischiano un clamoroso flop.
Già passata a fatica ai primi di maggio per soli 4 voti alla Camera, dove il Grand Old Party (Gop) ha ben 46 seggi in più dei democratici, al Senato la questione si fa molto più difficile se non impossibile: i seggi in più sono solo 2 e 4 senatori conservatori, Ted Cruz, Rand Paul, Mike Lee e Ron Johnson, contrari all'ulteriore ammorbidimento del testo della Camera, hanno annunciato che non voteranno il provvedimento. In tal caso il testo diventerà carta straccia.
La proposta mantiene fondamentalmente l'impianto di quanto era già stato approvato alla Camera dei rappresentanti di Washington:
Obamacare è il prodotto di un lungo lavoro dell’amministrazione democratica del primo presidente afro-americano della storia per dotare milioni di cittadini americani di quello che era sempre stato loro negato: l’assistenza sanitaria.
Come ha spiegato efficacemente NbcNews, l’Affordable Care Act di Obama, ha creato un sistema attraverso il quale le assicurazioni sanitarie private potessero offrire la copertura sanitaria necessaria a persone che altrimenti sarebbero rimaste scoperte.
L’acquisto della polizza individuale sul mercato assicurativo garantito da Obamacare riguarda potenzialmente più o meno il 10% della popolazione americana, quella che dovrebbe comprarsi l'assicurazione sul cosiddetto "mercato individuale"; la grande maggioranza dei cittadini Usa, circa il 60%, ha la copertura attraverso le assicurazioni offerte dai datori di lavoro; un altro 16% attraverso il Medicare (il sistema di copertura per gli over 65 che hanno versato i contributi durante la loro vita lavorativa); poi c'è la copertura prevista per il personale militare.
I numeri relativi a quante persone hanno effettivamente ottenuto l’assistenza sanitaria grazie alla legge voluta da Obama sono ancora stime. Quelle riportate in un articolo di Cnbc di dicembre 2016 fissano la cifra - fra il 2010 e il 2015 - in 19,2 milioni (6,2 milioni di ispanici, 2,8 milioni di afroamericani, 2 milioni “non ispanici”).
Il rapporto citato da Cnbc, stima però che saranno almeno 30 milioni di persone a perdere l’assistenza sanitaria se Obamacare venisse semplicemente abolito; il numero riflette anche l’effetto di quasi totale collasso che si produrrebbe sul mercato delle assicurazioni sanitarie individuali.
Secondo la sintesi predisposta da Time del progetto di legge preparato dai repubblicani, il provvedimento dovrebbe tagliare drasticamente i crediti di tassazione concessi, specialmente alle persone più anziane e più povere, per l’acquisto di assicurazioni sanitarie.
In base all’Affordable Care Act di Obama, all’85% delle persone coinvolte nel programma erano concessi crediti di tassazione, e l’ammontare delle agevolazioni era basato sul livello di reddito, la zona geografica di residenza e l’età.
Il credito di tassazione previsto dal progetto repubblicano è basato solo sull’età: più sei vecchio più riduzioni ottieni, anche se, secondo Time, saranno crediti sempre inferiori a quelli previsti dall’Aca.
In secondo luogo, l’Aca non permetteva alle assicurazioni di discriminare le persone con malattie - anche gravi come i tumori, il diabete, le cardiopatie - preesistenti la sottoscrizione della polizza.
Il piano dei repubblicani invece prevede contratti più onerosi per chi fosse già malato.