Elogio delle vacanze lente (in Italia)

Evviva il tempo sprecato, quando ogni ansia di produttività è sedata, spenta, ammutolita. Tempo ritrovato, perciò, speso a oziare di fronte all’orizzonte, a respirare il profumo dell’acqua, trovare compagnia nelle chiacchiere della natura. A esplorare, scoprire, imparare o, finalmente, dimenticare. Tempo di lentezza, di vacanza, sarebbe raccomandabile senza stress. E invece in aeroporto si accumulano tensioni, tra cancellazioni e ritardi, la minaccia incombente di entrambi. A volare di sicuro è l’inflazione, così come il prezzo del carburante o di un’auto a noleggio: secondo le stime di Federconsumatori, le tariffe per una settimana sono cresciute del 67 per cento rispetto all’anno scorso.

Gli italiani, in compenso, non si arrendono ai salassi, s’ingegnano, confezionano un cocktail di fantasia e pragmatismo. Per quanto possibile, fanno oziare il mezzo privato. Scelgono quello pubblico, che di certo è meno costoso, più sostenibile, tante volte comodo perché seppellisce le turbe da parcheggio, se viaggia su acqua o su rotaia elide la variabile del traffico. Buon senso, che è evoluto in tendenza con la complicità della tecnologia: «Nelle ultime settimane abbiamo registrato un flusso di passeggeri mai constatato prima dalla nostra app durante l’estate, con un incremento di oltre il 27 per cento di utenti rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. L’aumento del costo del carburante, la difficoltà di reperire auto a noleggio in questa stagione e una maggiore consapevolezza circa i cambiamenti climatici ormai evidenti a tutti, hanno portato molte più persone a spostarsi nelle località di vacanza con i mezzi pubblici o in sharing» conferma a Panorama Samuel Sed Piazza, direttore europeo di Moovit, l’applicazione di riferimento per muoversi in maniera alternativa.

In Italia (in 350 città) come all’estero: funziona in 112 Paesi, aggrega autobus urbani e pullman extraurbani, treni e funicolari, ma anche biciclette, scooter, monopattini elettrici e altri irrequieti sfreccianti su un numero variabile di ruote. La scelta corale e green, tutto sommato, non è così disagevole e a volte suona persino divertente. Oscilla tra il gioco e la sfida, la consapevolezza e la furbizia di approfittarne. In Alta Badia, per dire, si sono inventi un «sequestro» senza riscatto, anzi con una ricompensa di serie. L’impegno è tenere la macchina ferma nel parcheggio del proprio hotel per un minimo di due giorni se i pernottamenti sono tre, per almeno quattro giorni se ci si ferma per sei notti. In cambio si riceve una tessera che, assieme a sconti per accessi a un parco avventura e altre attrazioni assortite, regala la partecipazione ad attività ed escursioni quali il forest bathing, un tuffo nell’atmosfera del bosco che promette di rafforzare il sistema immunitario e dopare l’anima di serenità. Sarà vero? Di sicuro è a costo zero.

A Rimini, la macchina si lascia in un parcheggio di scambio oppure non la si porta affatto. In spiaggia si arriva con lo smartphone, non grazie al teletrasporto o chissà quale diavoleria avveniristica ma per merito di Shuttlemare, una navetta che si chiama tramite app e indirizza alla fermata del trasporto pubblico più vicino. È qui che si viene prelevati e scortati davanti alle onde. Gratis, tanto quanto la «Lazio Youth Card», che fa viaggiare per 30 giorni gli under 26 sui treni regionali di Trenitalia e i mezzi Cotral. Sull’isola d’Elba, spesso assediata dal traffico, da quest’estate l’offerta è stata potenziata e, in parallelo, ecco gli incentivi che spingono a preferire gli autobus urbani ed extraurbani di Autolinee Toscane. Non solo pass da usare per uno, tre o sei giorni per tutti gli spostamenti che si desidera, ma un corollario di sconti in attività commerciali e turistiche che rendono l’opzione ancora più conveniente.

«Se prima non esisteva alcuna alternativa all’auto privata» commenta Sed Piazza di Moovit «oggi centinaia di località turistiche dal Nord al Sud Italia si sono organizzate per offrire ai propri visitatori un’esperienza di viaggio differente. L’età media delle flotte bus che scende, le numerose iniziative territoriali in favore della mobilità alternativa e le nuove tecnologie che semplificano la pianificazione dei propri spostamenti con i mezzi pubblici in combinazione con quelli in sharing, sono le leve che muovono questo cambiamento. Se prima l’autobus era il mezzo per andare e tornare dal lavoro, oggi si posiziona sempre più come una valida alternativa durante il tempo libero».

La formula magica è il pacchetto, la somma che fa la differenza. E il risparmio: Trenord ne offre diversi in Lombardia, da qualunque stazione di partenza della regione. Per esempio, si arriva sul Lago di Garda e il battello è già incluso, lo stesso avviene sul Lago Maggiore scendendo a Laveno e proseguendo galleggiando, in direzione di meraviglie come l’Isola Madre. Trenitalia, invece, ha reso più semplice arrampicarsi verso il centro di Orvieto unendo l’acquisto del biglietto del treno e della funicolare.

Infine, esistono possibilità estremamente lussuose e panoramiche, pur rimanendo nei confini dei costi ragionevoli. È il caso dell’elicottero gestito da Alidaunia che collega Foggia con le splendide località di mare di Peschici e Vieste, proseguendo fino alle Isole Tremiti. In alta stagione, da qui al 15 settembre, i bambini fino a 11 anni spendono circa 50 euro, considerando tutti i costi accessori, gli adulti un’ottantina. Chi l’ha detto che su un mezzo pubblico non ci si possa sentire signori?

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