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October 09 2024
Esattamente 61 anni fa, il 9 ottobre del 1963, 260 milioni di metri cubi di roccia franano dal Monte Toc e piombano nel lago artificiale della diga del Vajont, al confine fra Veneto e Friuli. Si scatena un'onda di 50 milioni di metri cubi d'acqua che si abbatte sulla cittadina di Longarone e dintorni, provocando la morte di 1917 persone. Un disastro ancora vivo non solo nella memoria della popolazione locale, ma di tutta Italia.
Tanto si è detto, visto e scritto sulla frana del Vajont: ecco dunque una lista di libri che aiutano a comprendere meglio quell'immane tragedia, le cause, le conseguenze, le polemiche, l'Italia dell'epoca.
È il testo del monologo (Vajont, 9 ottobre 1963 – Orazione civile) che Paolini dal 1993 ha portato in giro per l'Italia e per la TV, ridestando l'interesse popolare verso il disastro friulano. Imperdibile la versione TV, nella quale l'attore racconta per oltre due ore una storia che avrebbe dell'incredibile, se solo non fosse vera, con una passione civile che ha reso questo spettacolo un capolavoro del teatro della narrazione. Interessante anche Vajont 9 ottobre '63 (Einaudi), dove Paolini racconta in un'intervista come ha costruito lo spettacolo.
Il racconto del Vajont
di Marco Paolini e Gabriele Vacis
(Garzanti)
164 pagine
Il libro inchiesta della giornalista bellunese de L'Unità, che si mise a indagare subito dopo la strage, scoprendo molte verità scomode. Fu ostacolata e minacciata e il libro venne pubblicato solo nel 1983, ma divenne subito il documento più importante sulla ricostruzione dei fatti del Vajont. Marco Paolini ha attinto molto da questa fonte per il suo spettacolo, citando spesso la Merlin come esempio di onestà, passione e coraggio.
Sulla pelle viva. Come si costruisce una catastrofe. Il caso Vajont
di Tina Merlin
(Cierre Edizioni)
196 pagine
Giuseppe Vazza racconta la notte del 9 ottobre 1963, quando, in meno di quattro minuti, vide scomparire sotto un'onda letale la sua casa e la maggior parte dei propri familiari. Questo libro rappresenta una testimonianza diretta, estremamente preziosa per rievocare e capire le ferite causate da una catastrofe che poteva essere evitata.
In meno di quattro minuti
di Giuseppe Vazza
(CLEUP)
220 pagine
Lo scrittore-alpinista ha vissuto la tragedia del Vajont sulla propria pelle, finendo sfollato da Erto per poi tornare 'abusivamente' ad abitarci con altri concittadini. Il libro è una discussione fra uomini all'Osteria del Gallo Cedrone, dove fra un bicchiere e l'altro si ricordano i fatti, li si analizza, si cerca con rabbia di capire. La frana del 1963 e le sue conseguenze sono sullo sfondo di molti libri di Corona, come un'impronta indelebile.
Vajont: quelli del dopo
di Mauro Corona
(Mondadori)
73 pagine
Nel 1959 Edoardo Semenza scoprì la frana che incombeva sul Vajont ed ipotizzò che potesse generare il disastro, proprio mentre il padre Carlo era a capo dei lavori di costruzione della diga. Il libro raccoglie ricordi, studi scientifici e riflessioni di Edoardo, che da allora dedicò la propria carriera professionale alla prevenzione di frane e alla messa in sicurezza di dighe.
La Storia del Vajont. Raccontata dal geologo che ha scoperto la frana
di Edoardo Semenza
(K Flash)
280 pagine
Non solo le parole, ma anche le immagini possono aiutare a rievocare cone efficacia la tragedia. In questo volume si ripercorre la storia di quella 'maledetta' diga attraverso il racconto di Francesco Niccolini (autore di teatro per anni collaboratore di Marco Paolini) e i bei disegni di Duccio Boscoli. Una graphic novel molto interessante, per rileggere di nuovo e con un diverso linguaggio il disastro del Vajont.
Vajont. Storia di una diga
di Francesco Niccolini e Duccio Boscoli
(Becco Giallo)
143 pagine