Venezia 2019: chi è Lucrecia Martel, presidente di giuria
Dopo Guillermo del Toro, è la regista argentina Lucrecia Martel a raccogliere l'eredità come presidente di giuria del concorso della Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia, che assegnerà il Leone d'oro della 76^ edizione, in programma dal 28 agosto al 7 settembre.
"È un onore, una responsabilità e un piacere far parte di questa celebrazione del cinema". Lucrecia Martel
Già nel 2017 l'attrice statunitense Annette Bening aveva interrotto la lunga serie di presidenze maschili. Lucrecia Martel è un nome poco mainstream ma importante, che conferma la vocazione di Venezia di essere festival di ricerca, pur accontentando anche la richiesta di vip (il Leone d'oro alla carriera andrà a Pedro Almodóvar).
Lucrecia Martel nell'accettare la proposta ha dichiarato:
"È un onore, una responsabilità e un piacere far parte di questa celebrazione del cinema, dell’immenso desiderio dell’umanità di capire se stessa", ha detto Martel, raccogliendo la designazione come presidente.
"Quattro lungometraggi e una manciata di corti, in poco meno di vent’anni, sono bastati a fare di Lucrecia Martel la più importante regista latino americana, e una delle maggiori al mondo", ha detto il direttore artistico Alberto Barbera, nel motivare la scelta. "Nei suoi film, l’originalità della ricerca stilistica e il rigore della messa in scena sono al servizio di una visione del mondo esente da compromessi, dedita all’esplorazione dei misteri della sessualità femminile, delle dinamiche di gruppo e di classe. Le siamo grati per aver accettato con entusiasmo di mettere il suo sguardo esigente ma tutt’altro che privo di umanità al servizio dell’impegno che le viene richiesto”.
Chi è Lucrecia Martel
Classe 1966, nata a Salta, Argentina, Lucrecia Martel ha debuttato col suo primo lungometraggio La ciénaga nel 2001, seguito da La niña santa nel 2004, presentato in concorso al Festival di Cannes, e da La mujer sin cabeza nel 2008. Il suo quarto film, Zama (2017), un'esplorazione del colonialismo e del razzismo nell’America latina, è stato presentato in prima mondiale alla Mostra di Venezia.
Retrospettive del suo lavoro sono state proiettate in molte istituzioni culturali e artistiche quali Harvard, MoMA, Lincoln Center, Cambridge e Tate Museum di Londra, insieme a una serie di masterclass sul suono e la narrazione che la regista ha tenuto nel mondo.
Lucrecia Martel ha mostrato interesse per altri linguaggi artistici oltre al cinema. La sua ultima collaborazione è stata con Björk, con la direzione del suo concerto islandese Cornucopia allo Shed.
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