Viaggi, dove stanno andando gli italiani in ottobre

Momento nostalgia: l'anno scorso, di questi tempi, la consuetudine era un weekend all'estero. La movida di Barcellona, il romanticismo di Parigi, le spiagge calde di Sharm el Sheikh rappresentavano tentazioni parecchio gradite per sfuggire alla routine della settimana. Ora che per il picco di casi di coronavirus è poco consigliabile visitare la Francia e la Spagna, né ci si può allontanare per turismo fuori dai confini dell'Unione Europea (salvo rarissime eccezioni), la domanda si adegua alle circostanze.

Chi non si vuole fermare, chi sente comunque il bisogno di evadere, lo fa scegliendo soprattutto l'Italia. A ottobre del 2019, dodici mesi fa, succedeva giusto 3 volte su 10. Con la Sicilia che la fa da padrona, superando il 15 per cento delle prenotazioni complessive dei voli aerei (per la precisione il 15,8 per cento), con Catania e Palermo capaci di raccogliere il consenso di tanti turisti a caccia di temperature miti. Sul podio c'è però Milano (10,9 per cento), con Roma al terzo posto (6,9 per cento di prenotazioni, dietro Catania), ma nei casi delle due principali città nostrane accanto al turismo va considerato il traffico business e quello degli studenti di rientro dalle località di provenienza.

Sono questi alcuni dei dati contenuti nell'osservatorio del sito Volagratis.com, che fotografa anche la tendenza, sottile ma comunque non scomparsa, di lasciare i confini nazionali. Nei pacchetti volo più hotel, per esempio, Amsterdam è al secondo posto dietro la Sicilia. Non è difficile capire la ragione: la capitale dà il benvenuto ai turisti stranieri, a patto di mantenere le distanze sociali e attenersi alle regole di buon senso che tutti abbiamo imparato a conoscere.

Ci saranno però da tenere in conto le disdette dell'ultimo minuto, visto che secondo i provvedimenti in rampa di lancio, chi ritorna dall'Olanda, così come dalla Gran Bretagna e dal Belgio, potrebbe doversi sottoporre al tampone obbligatorio. Un'incombenza che per qualcuno o per tanti, specie oggi che le compagnie aeree danno modo di spostare i voli senza penali e gli alberghi di cancellare le prenotazioni, finirà per tradursi in un cambio di programma. E lo stesso dovrebbe valere per i connazionali che hanno scelto di fare rotta a Londra (il 4 per cento tra quanti sul sito hanno optato per il pacchetto volo più hotel).

Ma viaggiare a ottobre, che di certo non è alta stagione, per giunta durante una pandemia, conviene oppure no? L'osservatorio di Volagratis non dà una risposta univoca, però aiuta a comprendere quanto stanno sborsando i turisti: «In generale» si legge «la spesa media per prenotazione è calata rispetto allo scorso anno. Per i pacchetti si spendono in media 825 euro e per i voli 225 euro, con una diminuzione in entrambi i casi del 20 per cento rispetto all'ottobre 2019». Non tanto, ma nemmeno poco.

«Per quanto riguarda la tipologia di viaggiatori, per le prenotazioni "solo volo" si rileva un 53 per cento di viaggiatori singoli. A prenotare hotel o pacchetti volo+hotel sono invece in 6 casi su 10 le coppie». Niente gruppi, pochissime famiglie. Il distanziamento sociale non va in vacanza nemmeno a ottobre.

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