Viaggio in Mali

Mauro Querci

Un gabinetto medico a Mopti


Mauro Querci

Sul fiume Niger


Mauro Querci

Sul traghetto per Djenné, sul fiume Bani


Mauro Querci

Lungo il Niger, a Mopti


Mauro Querci

Djenné - un dettaglio della Grande Moschea, la più grande costruzione in “banco” dell'Africa


Mauro Querci

Una caratteristica casa di “banco”, fango e fibre vegetali, nella città di Djenné.


Mauro Querci

Si prepara la farina di manioca


Mauro Querci

Djenné - La Grande Moschea nel giorno del mercato, il lunedì


Mauro Querci

Un baobab, albero simbolo del Mali


Mauro Querci

L'architettura del villaggio di Youga


Mauro Querci

Un indovino interpreta i segni lasciati dalla volpe, secondo una delle più affascinanti tradizioni della cultura dogon, nella città di Shanga


Mauro Querci

In un villaggio dogon


Mauro Querci

La danza delle maschere nel villaggio di Tereli. La maschera dogon dell'elefante.


Mauro Querci

Villaggio sull'altopiano dei Dogon.


Mauro Querci

L'atelier del celebre fotografo maliano Malick Sidibé, a Bamako, la capiatle del Mali


È uno dei paesi più interessanti dell’Africa: popolazioni diverse, grandi paesaggi tra deserto e fiumi, tradizioni antichissime, architetture geniali e raffinate. Da sempre una delle mete del turismo culturale, negli ultimi tre anni il Mali è stato “off limits” per il colpo di stato e gli scontri con gruppi integralisti islamici nel nord, intorno alla regione desertica di Timbuctù. Dopo l’intervento francese del 2013, la liberazione delle zone occupate e le elezioni che hanno ristabilito un governo democratico e riconosciuto, oggi è finalmente possibile viaggiare in tranquillità, specialmente nelle zone meridionali, dove si concentrano alcune delle più significative attrattive del paese.

Si attraversa la regione Dogon dove, ai piedi della grande falesia – il contrafforte di roccia alto alcune centinaia di metri e lungo alcune centinaia di chilometri – e sull’altopiano, s’incontra la popolazione certamente più studiata e sicuramente tra le più affascinanti dell’Africa: i dogon vivono nei loro villaggi costruiti su rocce quasi inaccessibili, in edifici costruiti col banco – un impasto di fango e fibre vegetali – seguendo ritmi e tradizioni ancestrali. C’è poi la regione del grande fiume, il Niger che attraversa il Mali per 1800 chilometri. La navigazione con una barca caratteristica, la “pinasse”, porta direttamente nella vita quotidiana dei pescatori, i Bozo, o degli allevatori, i Peul. Ancora: i mercati coloratissimi, crocevia di scambi e commerci – a Segou, o nella capitale Bamako; i tradizionali esempi architettonici realizzati in “banco”, straordinariamente belli quanto moderni, in particolare la Grande Moschea di Djenne, la più grande e una delle più antiche dell’Africa occidentale. Oggi tornare in Mali dà l’opportunità di conoscere una delle zone più ricche di bellezza, tradizioni, diversità dell’intero continente. La raccontano le foto di questa gallery, scattate da Mauro Querci.

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