Immaginate di fare il giro dell’Italia, anche del mondo, con un bicchiere di vino in mano. È possibile, ed è illuminante scoprire quanto lavoro c’è dietro una singola bottiglia di vino. Durante le feste, tutti tendono a vendersi per wine lovers e sommelier dell’ultima ora, come accade durante i Mondiali di calcio, quando tutti avrebbero la formazione vincente in testa da schierare in campo. Tanti sono i fattori che influenzano il risultato finale nella produzione di vino, altrettanti i concetti, gli approcci, le tecnologie che determineranno ciò che andremo a sentire al palato. Di seguito un elenco, delle coordinate, dei suggerimenti di vini da bere in compagnia, di viaggi da fare per toccare con mano quelle storie e sfide che ogni vino si porta dietro. Perché oggi le cantine si visitano, regalano esperienze. Aprono le porte, a quanti sapranno cogliere quel valore aggiunto che va ben oltre un buon calice di vino.
Cordon Rouge, Mumm
Ciò che più di altro colpisce di una Maison così rinomata è l’impegno costante verso la sostenibilità. Pensate che nel 2016, l'intero vigneto Mumm ha ottenuto la doppia certificazione di Viticoltura Sostenibile in Champagne e di Alto Valore Ambientale (HVE) e ha attuato una politica di zero erbicidi sui propri appezzamenti nel 2020, avviando nello stesso anno un programma sperimentale di viticoltura rigenerativa su una parte del vigneto. Parliamo di rigenerare l’ecosistema dei vigneti per avere una maggiore fertilità, miglior qualità e una resilienza degli ecosistemi. Chapeau!
In fresco mettiamo a questo punto Mumm Cordon Rouge cuvée, icona della Maison, contraddistinta dalla tipica fascia rossa. Uno champagne complesso e perfettamente equilibrato, realizzato da una palette di oltre 120 cru, che rappresentano tutta la diversità della regione francese dello Champagne.
www.mumm.com
▲ Reva, Langhe Bianco "Grey”
Andiamo nelle Langhe, fermiamoci a Monforte d'Alba, ed entriamo in cantina da Reva: oltre 35 ettari di proprietà, di cui 23 vitati, a conduzione biologica. Sei diversi terroir, siamo in terra di Barolo e di Alta Langa. La proprietà è rappresentata da Miroslav Lekes, arriva dalla Repubblica Ceca, ha scelto l’Italia per investire nei suoi sogni, al suo fianco Daniele Scaglia, General Manager del gruppo Réva che ha portato nel comparto ricettivo l’importante consulenza di uno degli chef più rinomati al mondo, Yannick Alléno, con le sue 15 stelle Michelin sparse per il mondo. Fanno vino ma fanno anche ospitalità. Andiamo sul facile per questa volta, il loro Barolo lo assaggeremo poi. Vi proponiamo il Langhe Bianco "Grey”, ottimo da bere giovane ma con un’ottima capacità di invecchiamento.
www.revawinery.com
▲ Jean Philippe Trousset, Delice
Alberto Massucco, produce Champagne che portano il suo nome, ma è anche l’importatore per il mercato italiano di una selezione di etichette di talentuosi vigneron. Il suo consiglio su cosa bere insieme ad una fetta di panettone ricade su Jean Philippe Trousset, Delice.
Jean Philippe Trousset, Maison de Famille si estende, per un totale di 7,6 ettari, fra tre Villaggi Premier Cru Les Mesneux, Sacy e Villedommange. Parliamo di piante con un’età media di 25 anni, distribuite tutte su suolo argillo-calcareo e sabbioso
Le coordinate di Delice ? 50% Pinot Noir, 30% Meunier, 20% Chardonnay. Basato sui vini dell’ultima vendemmia, più il 45% di vins de réserve delle due annate precedenti. Lo champagne è maturato 2 anni sui lieviti.
www.albertomassuccochampagne.it ▲ Ghiomo, Sansteu Nebbiolo d'Alba Superiore DOC
Giuseppino Anfossi preferisce definirsi un contadino più che un vignaiolo. La sua Farm, nata come azienda agricola nei primi dell’800, porta il nome di un attrezzo utilizzato per lavorare le botti in legno. Le coordinate indicano Guarene, siamo nel Roero, ad un passo da Alba, patrimonio Unesco. I suoi vini sono in carta nei più rinomati ristoranti gastronomici del nostro paese. Per le festività vi consiglio il suo Sansteu Nebbiolo d'Alba Superiore DOC, matura in botti di rovere per 12 mesi prima di regalare quei sentori di frutta rossa e spezie con la rotondità tipica dei grandi rossi delle Langhe. Perfetto con lo stinco, con il brasato o con l’arrosto.
www.ghiomo.com
▲ Coravin, una tecnologia necessaria
Se parliamo di vino non possiamo non interpellare Coravin, il brand americano fondato da Greg Lambrecht che ha letteralmente rivoluzionato il modo di conservare e degustare il vino. C’è un prima e un dopo il suo arrivo sul mercato mondiale. Oggi è diventato uno strumento essenziale e anche accessibile, non ha un costo proibitivo, siamo nell’ordine di qualche centinaio di euro. A cosa serve? La faccio facile: permette di bere quello che vuoi, quando vuoi, nelle quantità che desideri, senza sprecare neppure un goccio di vino. Come fa? È dotato di un ago che attraversa il sughero per estrarre il prodotto, sostituendo il liquido con gas argon e impedendo all'ossigeno di penetrare nella bottiglia. Una volta rimosso l'ago, il tappo torna alla sua forma, mantenendo il vino rimanente fresco come il giorno in cui è stato imbottigliato.
Per Natale Coravin si rifà il look e si presenta in due nuovi colori ispirati alla natura: Deep Sea Blue e Mist.
www.coravin.it
▲ Tenute Ugolini, Recioto della Valpolicella Valle Lena
Siamo a Fumane nel cuore della Valpolicella Classica, a 235 metri sul livello del mare, luogo perfetto per queste uve autoctone. Il vino che vi consigliamo ha un profumo intenso con note di mora e confettura di ciliegia. Vellutato e con una sottile freschezza. Un vino antico con oltre duemila anni di storia, perfetto con i dolci a lievitazione naturale come il Panettone o il Pandoro ma anche con i formaggi stagionati.
La cantina per queste festività ha confezionato anche due Wine Experience che uniscono i tour guidati sul territorio a delle degustazioni enogastronomiche nella elegante Villa San Michele, sede storica dell’azienda.
www.tenuteugolini.it
▲ Champagne Frerejean Frères, Brut Grand Reserve
I ragazzi di Elemento Indigeno, i nostri mercanti di vino, ci portano nella maison Frerejean Frères e ci consigliano una nuova cuvée: Brut Grand Reserve, espressione di un terroir unico, quello della Côte de Blancs, realizzato usando uve chardonnay, pinot noir e pinot meunier. Un vino che proviene da una delle 44 zone dello Champagne “elette” per la qualità delle uve. Perfetto come aperitivo o in accompagnamento a una selezione di crudi di mare.
Gli champagne Frerejean Frères sono prodotti solo con uve Premier Cru e tutti i vini riposano dai 5 ai 7 anni in cantina prima del disgorgement. Il risultato è una complessità eccezionale bilanciata da una freschezza straordinaria.
www.frerejeanfreres.com
www.elementoindigeno.com/produttori/frerejean-freres
▲ Masciarelli Tenute Agricole, Montepulciano d’Abruzzo DOC Riserva Villa Gemma 2018
Chi lo ha detto che si brinda solo con le bolle? Noi non di certo. Ecco perché vi portiamo in Abruzzo, nella Cantina Masciarelli, nata nel 1981 dall'intuito imprenditoriale di Gianni Masciarelli e Marina Cvetic. Sul tavolo un vino icona della cantina, che arriva dalla linea ammiraglia dell’azienda (Villa Gemma) ed esprime appieno la ricerca e la continua sperimentazione di Masciarelli. Un vino robusto, carico e strutturato, affinato in barrique nuove per 24 mesi, dalla vocazione tipicamente gastronomica, perfetto in abbinamento con arrosti di carni rosse, brasati, stracotti o selvaggina.
Per chi volesse vivere una vera experience, per queste festività, la cantina ha pensato ad una box di design, limited edition, dove le bottiglie sono frutto del Masciarelli Art Project , l’iniziativa che invita importanti artisti a creare una speciale etichetta.
www.masciarelli.it ▲ Champagne Pierre Trichet, Extra Brut - Premier Cru
Ferro Beverage & Co. importa e distribuisce in esclusiva in Italia un importante premium Maison di Champagne francese: Pierre Trichet. Si trova a Trois-Puits, sui primi rilievi della Montagne di Reims, comune classificato Premier Cru nella scala dei cru Champenois ed è qui che da 3 generazioni la famiglia Trichet porta avanti la Maison. Utilizzano solo uve di proprietà, provenienti dagli 8 ettari e mezzo di vigne in cui vengono coltivati i tre vitigni tradizionali della Champagne: Pinot Meunier per il 53%, Pinot Noir per 33% e Chardonnay nel restante 14% di terreno vitato. I vini vengono elaborati e affinati nelle cantine scavate nel gesso a otto metri di profondità.
La nostra proposta si sposa perfettamente con antipasti di pesce (salmone, tonno), primi piatti di pesce, formaggio dolce o a pasta molle.
www.ferrowine.it/brand/764-maison-pierre-trichet
▲ Mosnel, Franciacorta Docg, Riserva Pas Dosé 2009
Siamo nel cuore della Franciacorta, nella secolare residenza con le cantine cinquecentesche che i Barboglio hanno ereditato nel 1836. Vi consigliamo un vino che ha riposato quasi 12 anni nel silenzio delle cantine dell’Azienda di Camignone (Brescia). Una bottiglia degorgiata nel 2022, pronta oggi a fare il suo debutto sulle nostre tavole delle feste. Un vino che colpirà per la sua complessità e personalità, frutto di una vendemmia eseguita manualmente nella seconda metà dell’agosto 2009. Le uve di Chardonnay, Pinot bianco e Pinot nero sono state vinificate parte in acciaio e parte in botti di legno. Ideale per iniziare un pasto, per accompagnare del pesce o della carne bianca.
www.mosnel.com ▲ Taittinger, Champagne Brut "Les Folies de la Marquetterie"
Siamo in casa di una delle più grandi famiglie francesi, una di quelle che hanno determinato, con il loro contributo, il successo dello Champagne. Una storia iniziata nel 1743 che oggi si è fatta raffinata tradizione francese. Ecco perché non può mancare sulla tavola delle grandi occasioni. Quello che vi proponiamo è perfetto da assaporare a tutto pasto, ma è ideale per piatti importanti come carni arrosto e pesci in salsa. Questo champagne, del quale si registra una produzione limitatissima, è un assemblaggio composto per il 45% da Chardonnay e per il
55% da Pinot Nero provenienti esclusivamente dalle uve del vigneto delle Folies, a strapiombo sul Castello della Marquetterie. Strutturato e potente.
www.taittinger.com ▲ Mazzei, Gran Selezione Chianti Classico DOCG di Castello di Fonterutoli
Loro fanno parte del progetto Toscana Wine Architecture : un circuito di 14 cantine di design, firmate dai grandi maestri dell'architettura contemporanea. L'azienda, che si trova all’interno della Tenuta storica della Famiglia Mazzei copre una superficie complessiva di 650 ettari, di cui 110 di vigneti specializzati in sette zone poste tra i 220 e i 570 metri sul livello del mare. Le uve vengono raccolte a mano, vinificate e maturate in legno separatamente. Il risultato sono dei vini con una straordinaria ampiezza di aromi e complessità.
Per queste festività più che un vino vi consigliamo un percorso di degustazione ben preciso. Tre terroir, tre Gran Selezione Chianti Classico DOCG di Castello di Fonterutoli. Parliamo di tre cru di Sangiovese in purezza molto espressivi: Castello Fonterutoli, (Gran Selezione dal 1995), Vicoregio 36 (l’avanguardia del Sangiovese) e Badiòla (Gran Selezione in altitudine).
www.mazzei.it ▲ Château d’Esclans, Whispering Angel Rosé
Perché bere il Rosé solo in estate? Destagionalizziamolo così come stiamo provando a fare con il panettone o il gelato. Fatte queste premesse vi consigliamo di portare in alta quota con voi, sulle piste, una bottiglia di Whispering Angel, l’iconico Rosé firmato Château d’Esclans. Siamo nel Comune di La Motte En Provence, dove nasce la maggior parte dei Rosé de Provence AOC. Un vino figlio dei migliori mosti ottenuti dalla pressatura, senza alcuna macerazione, di Grenache, Cinsault e Vermentino. Al palato è maturo e carnoso, con un finale morbido e rotondo.
Il Whispering Angel Rosé vi aspetta, per un brindisi après ski, al Super G di Courmayeur, il primo Italian Mountain Club delle Alpi italiane, in occasione di Allez Allez Rosé, format d’intrattenimento che vedrà alternarsi durante la stagione invernale prestigiosi dj in arrivo da tutta Italia.
www.esclans.com ▲ ORO 99, Extra Dry - Lungoparma
Brillante, vivace e brioso, questo spumante è protagonista delle feste e di piacevoli esperienze gustative. Il perlage fine e il bouquet raffinato lo rendono ideale per l’aperitivo e abbinato a piatti delicati.
▲ I VINI DI DIANELLA ,
biologici ed integralmente prodotti, sono espressione del proprio territorio di origine, Al Chianti, etichetta storica nei pranzi ufficiali del quirinale, si affiancano il Chianti Riserva, il Matto delle Giuncaie, Le Veglie di Neri, Sereno e Nuvole, All’Aria Aperta, Dolci Ricordi, i cui nomi rimandano ai titoli delle novelle di Renato Fucini e Maria Vittoria and Ottavia, nella versione rosato ancestrale, vermentino charmat e sangiovese brut si aggiunge l’Orpicchio: l’ultimo nato, da un biotipo di trebbiano recuperato in azienda, 1500 bottiglie per annata, numerate e dedicate ogni anno ad un evento diverso del territorio.
E proprio l’ORPICCHIO si è aggiudicato l’esclusivo club dei Tre bicchieri del Gambero Rosso
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