Violenze e abusi: lo sfruttamento minorile delle bambine
Durante il viaggio in Cambogia, ho preso via via sempre più consapevolezza di una cruda quanto triste realtà: le bambine sono le più svantaggiate.
Tutte quelle che ho incontrato mi hanno ripetuto le stesse parole sulla situazione della loro famiglia. Non hanno mai mancato di sottolineare come i padri preferiscano i figli maschi e come spesso lascino la famiglia per crearsene una nuova, dimenticandosi delle loro figlie naturali nel momento in cui mettono al mondo un maschietto. Inutile dire quanto questo sia doloroso per le bambine, dai cui padri inizia la serie di soprusi, fisici e mentali, che sono costrette a sopportare per tutta la vita.
In quanto femmine, viene loro negato qualsiasi diritto, compreso quello di studiare, e di frequentare una scuola, che come abbiamo più e più volte ripetuto rappresenta il primo passo per affrancarsi da povertà e da una vita di stenti.
Grazie all'intervento di HELP! Il diritto di essere bambini questa situazione sta lentamente cambiando e molte bambine vedono finalmente difeso e garantito il loro diritto a ricevere un'istruzione.
Ho due figlie femmine, una di 11 e una che a breve ne compirà 6. Con forza e determinazione, ancor più dopo aver visto la situazione in Cambogia, do questo messaggio: “Care bimbe mie quanto siete state fortunate. Ora vogliate cogliere questa opportunità e studiate nei prossimi anni!”
I contenuti di questo post sono stati prodotti integralmente da Claudia Gerini per HELP! Il diritto di essere bambini
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