Vittorio De Sica, 40 anni senza: il ricordo in foto

Il 13 novembre 1974, a 73 anni, moriva Vittorio De Sica, il vate del cinema italiano, uno dei più fulgidi rappresentanti dell'età dell'oro dell'italica settima arte. 

La sua eredità artistica, al tempo stesso popolana e suprema, verace e poetica, è un patrimonio nazionale e universale: non si può rievocare la spigliata commedia dei "telefoni bianchi" senza pensare al De Sica attore; non esiste il neorealismo senza il suo occhio dietro la cinepresa; lo ricordano il gran teatro di rivista e la scena musicale della canzone napoletana (nonostante fosse nato a Sora, Frosinone, sua madre era napoletana e forte era il suo spirito partenopeo). Perfino il costume italiano gli deve molto, tra maschere d'attore immortali (il maresciallo della serie Pane, amore e...), turbolenta vita privata (un doppio menage matrimoniale che fece scandalo) e impegno politico (fu tra i padri dell'associazionismo di categoria e il suo discorso al primo sciopero nazionale dello spettacolo resta tra le pagine piu' belle della sua vita). 
Nella sua bacheca ben quattro Oscar al miglior film straniero, quando Hollywood guardava ancora con ammirazione e brama di apprendere al nostro cinema.

A quarant'anni dalla morte ricordiamo Vittorio De Sica in foto. 

Vittorio De Sica in 30 foto

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Da sinistra, Vittorio De Sica e Alberto Sordi.

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29 gennaio 1953: l'attore americano Humphrey Bogart, a sinistra, con l'attore e regista italiano Vittorio De Sica e l'attrice Anne Crawford a Londra in un ricevimento stampa.

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Tina Pica e Vittorio De Sica in "Pane amore e fantasia" (1953) di Luigi Comencini.

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Sophia Loren e Vittorio De Sica nel film "Peccato che sia una canaglia" (1954) di Alessandro Blasetti.

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Silvana Pampanini e Vittorio De Sica nell'episodio "L'orso" del film "Il matrimonio" (1954) di Antonio Petrucci.

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Vittorio De Sica, nei panni del conte Prospero, nell'episodio "I giocatori" del film "L'oro di Napoli" (1954), di cui è regista.

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Nel film "Peccato che sia una canaglia" (1954) di Alessandro Blasetti, si riconoscono da sinistra, Marcello Mastroianni (2°) e Vittorio De Sica (3°). Il primo dovrebbe essere Enrico Leurini.

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Da sinistra, Marcello Mastroianni e Vittorio De Sica sul set del film "Peccato che sia una canaglia" (1954) di Alessandro Blasetti.

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Vittorio De Sica, nei panni di Don Teofilo, nel film "La bella mugnaia" (1955) di Mario Camerini.

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Vittorio De Sica, nei panni di Don Teofilo, nel film "La bella mugnaia" (1955) di Mario Camerini.

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Al centro, Vittorio De Sica, nei panni del maresciallo Antonio Carotenuto, nel film "Pane, amore e..." (1955) di Dino Risi.

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Marisa Merlini e Vittorio De Sica nel film "Tempo di villeggiatura" di Antonio Racioppi (1956).

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Il regista Vittorio De Sica (a destra) con l'attore Raf Vallone durante le riprese del film "La Ciociara" (1960), con Sophia Loren nella parte della protagonista.

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L'attore statunitense Rock Hudson (a sinistra) con il regista e attore Vittorio De Sica, durante le riprese del film "Addio alle Armi" (1957) diretto da Charles Vidor. Per questo film De Sica ebbe una nomination all'Oscar come miglior attore non protagonista.

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Vittorio De Sica nel film "Il medico e lo stregone" (1957) alla regia di Mario Monicelli.

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A destra, il regista Vittorio De Sica durante la lavorazione del film "L'oro di Napoli" (1957).

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Ansa/Chiara Samugheo
Vittorio De Sica in un'immagine della fotografa Chiara Samugheo.

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Archivio Studio Luxardo/nsa
Vittorio De Sica in una foto della rassegna del 2006 "Facce di Cinema" dello Studio Luxardo.

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Vittorio De Sica (1901 - 1974) recita con il cantante francese Gilbert Becaud nel film franco-tedesco "Casinò de Paris" (1958) di André Hunebelle.

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Sophia Loren con il regista Vittorio De Sica (1901 - 1974) durante una conferenza stampa a Milano dopo la proiezione di "'La Ciociara", 22 dicembre 1960.

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Anna Maria Ferrero e Vittorio De Sica in "Gastone" (1960) di Mario Bonnard.

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Vittorio De Sica e Totò nel film "I due marescialli" (1961) di Sergio Corbucci.

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Un momento delle riprese del film "Giudizio universale" (1961) di Vittorio De Sica con il regista che istruisce gli attori.

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La giuria del Festival di Sanremo 1963: a capotavola si riconosce Vittorio De Sica.

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Da sinistra, gli attori Victor Mature e Peter Sellers e il regista Vittorio de Sica a Ischia durante le riprese di "Caccia alla Volpe", 16 luglio 1965.

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Vittorio de Sica alla prima del suo film "I Girasoli" a Roma, 14 marzo 1970 con sua moglie, l'attrice spagnola Maria Mercader e i suoi figli Christian e Manuel.

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Vittorio De Sica nel film "Trastevere" (1971) di Fausto Tozzi.

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Il regista Vittorio De Sica con Alessandro Iacarella durante la lavorazione del film "Lo chiameremo Andrea" (1972), di cui è regista.

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Da sinistra: Vittorio De Sica, Florinda Bolkan, Alberto Sordi e Monica Vitti in una foto di archivio scattata al Quirinale per la premiazione dei David nel 1973.

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Sophia Loren, nei panni di Adriana de Mauro, e il regista Vittorio De Sica durante la lavorazione del film "Il viaggio" (1974).
"Mio padre è un maestro, io sono un pittore della domenica". Christian De Sica

In Vittorio De Sica convivono tante anime che rappresentano il nostro Paese attraverso i suoi momenti più drammatici ed esaltanti, dal fascismo all'antifascismo, dal neorealismo al boom. Furono lui e Rossellini, su binari diversi e paralleli, ad aprire al cinema italiano una nuova stagione, il primo con Sciuscià (1946) e Ladri di biciclette (1947), l'altro con Roma città aperta (1945).
Ben quattro gli Oscar che De Sica come regista ha portato all'Italia, per Sciuscià, Ladri di biciclette, Ieri, oggi, domani, Il giardino dei Finzi-Contini: a oggi è ancora il regista italiano più premiato.

Suo figlio Christian De Sica, attore comico, di lui disse: "Mio padre è un maestro, io sono un pittore della domenica".

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