Economia
June 25 2014
"Per gli inserzionisti gli smartphone saranno la tv di domani: li hanno ormai quasi tutti e tramite questi strumenti si è in grado di raggiungere qualsiasi tipo di target".
Con questa convinzione lo svedese Patrik Fagerlund (ex manager della Ericcson e IPX) debutta sul mercato del mobile advertising in Italia con la sua creatura: Widespace, azienda da lui fondata nel 2007 assieme all'ex collega Henric Ehrenblad, specializzata esclusivamente in mobile advertising.
Un settore in rapida espansione, soprattutto nel nostro paese: secondo gli ultimi dati di IAB Europe e IHS, riferiti al 2013, questo segmento del mercato pubblicitario ha registrato una crescita di spesa del 128,5% nei paesi dell'Europa occidentale, Italia compresa.
Il motivo? La crescita del comparto va di pari passo con i cambiamenti nelle abitudini dei consumatori: il tempo passato davanti agli smartphone (dati di eMarketer) è aumentato del 19% nel 2013 rispetto all'anno precedente, mentre quello speso per guardare la tv o leggere quotidiani e periodici è diminuito rispettivamente del 37 e del 5%, anche se gran parte degli introiti pubblicitari vengono ancora convogliati verso questi due canali, in media il 39% e 19% del budget pubblicitario rispetto al 4% per il mobile.
MENO PC, PIU' TABLET E SMARTPHONE
"Questa crescita rappresenta un’enorme opportunità per chi opera nel mercato pubblicitario ed editoriale. Diventa quindi importante, per inserzionisti e publisher, poter collaborare con realtà specializzate nel premium mobile advertising" sottolinea Fagerlund che oltre a essere fondatore è ceo del gruppo.
Il business della società è semplice: "Mettiamo in contatto editori e inserzionisti premium: grazie a efficaci e innovativi formati pubblicitari, gli inserzionisti possono raggiungere con estrema precisione il proprio target di riferimento su ogni device mobile, mentre gli editori possono monetizzare il traffico generato dai propri siti in versione mobile e dalle proprie applicazioni" spiega.
Una piattaforma all’avanguardia, abbinata a sofisticati algoritmi, consente infatti a Widespace di sviluppare strategie di mobile advertising di grande impatto, per garantire migliori risultati alle campagne degli inserzionisti e maggiori ritorni economici agli editori.
"Il nostro obiettivo è far conoscere un brand o un prodotto. Una volta lo si faceva sulla stampa e noi vogliamo offrire questa opportunità su telefonini e tablet grazie a formati interattivi che consentono di avere un'esperienza unica, senza uscire dalla pagina o dalla app che si sta consultando" aggiunge Filippo Gramigna, head of partnerships di Widespace.
In sette anni la società (16 milioni di euro il fatturato nel 2013, aumentato di quattro volte rispetto all'anno precedente) ha conquistato nove mercati europei, soprattutto nel Nord Europa (Svezia, Norvegia, Finlandia, Danimarca, UK, Francia, Olanda,Germania e Italia), raggiungendo 66 milioni di utenti unici mensili e il 35% di reach sul totale della popolazione dotata di smartphone.
In Italia Widespace, che può contare su un team formato da Filippo Gramigna,Alberto Spinelli, senior advisor, e Nicolò Palestino, head of sales per l'Italia, ha già stretto quattro importanti partnership con Editoriale Domus, Gruppo Finelco, Piemme Online e WebSystem.