Wilbur Smith, Vendetta di sangue: le cose da sapere

Hector Cross è un uomo che cerca vendetta e giustizia per la morte della moglie e la scampata morte della figlia che aspettava. E che, in un vortice di emozioni e scene violente, mostra tutto il suo carattere deciso, ruvido e fuori dagli schemi. Il protagonista perfetto per Vendetta di sangue, (Longanesi) il nuovo romanzo di Wilbur Smith, lo scrittore da quasi 125 milioni di copie vendute in tutto il mondo, presentato a Roma in anteprima mondiale. E che lo stesso autore invita a leggere perché è “entusiasmante, dal ritmo molto serrato e con una morale molto salda”. Basterebbero questi tre elementi per essere incuriositi a sfogliare il libro.

Ma Smith va oltre e ci invita a saperne di più sul romanzo e sul suo protagonista: “La Legge del deserto doveva essere un romanzo stand alone, ma una volta uscito è successo quello che mi accade di tanto in tanto: il suo protagonista, Hector Cross, ha iniziato a vivere di vita propria e a parlarmi e come a chiedere un’altra avventura per lui, quindi ho iniziato a scrivere questo romanzo – racconta Smith che incontriamo alla libreria Ibs.it bookshop per la presentazione ufficiale -. Una storia più dura rispetto alle precedenti, molto cruda e violenta a tratti. Le scene violente però erano indispensabili per la descrizione dei “cattivi” che avevo in mente: era necessario che i lettori li avessero perfettamente chiari davanti ai loro occhi come volevo che li vedessero, in tutto il loro sadismo e cattiveria”.

Smith ha compiuto da pochi giorni 80 anni, ma ha ancora una vena creativa molto fervida. “Scrivere è come respirare e voglio continuare a farlo il più a lungo possibile”, ci dice. E si compiace quando parla della sua famiglia: “Vengo da una famiglia di grandi contastorie: mio padre e mio nonno affascinavano tutti con i loro racconti. E allo stesso modo ricordo perfettamente i racconti di mia madre. Forse quella di raccontare è una cosa che ho nel sangue e di cui non posso fare a meno”. Così come il suo rapporto con l’Italia, un legame non solo per le copie vendute, oltre 23 milioni che fanno del nostro paese uno dei maggiori mercati di vendita dello scrittore, ma anche per il lunghissimo rapporto con il suo editore Longanesi e per la gente, i luoghi, le storie. “Come Hector Cross, amo il buon vino e mi piacciono le belle donne, e in Italia capita di trovare entrambi”, racconta con il sorriso che lo accompagna per tutto il pomeriggio. Ben sapendo, però, che di donne nella sua vita ne ha una sola, la bruna e affascinante tagika Mokhiniso, quarta moglie, di quarant’anni più giovane a cui ha dedicato il libro e che lo tiene sempre sotto controllo anche durante il nostro incontro.

SMITH, UN UOMO "FORTUNATO, FELICE E GRAN LAVORATORE"

Gli chiediamo cosa consiglierebbe ad un giovane scrittore che intende intraprendere oggi questa attività. “Di scrivere bene”, risponde secco. Di definirsi in tre aggettivi. “Fortunato, felice, gran lavoratore”. E di raccontare la sua personalità e le sue passioni lontano dalla scrittura.  “Solitamente, scrivo un romanzo ogni due anni. In media passo 6-8 mesi a documentarmi, la documentazione è fondamentale, poi il resto dei primi dodici mesi a scrivere. Quando il romanzo esce, vado molto in giro per promozione, ma una volta terminata mi piace godermi un po’ di meritato riposo, passare del tempo insieme alla mia adorata moglie Niso, mangiare e bere bene, ma mai in eccesso”. Inevitabile non parlare della “sua” Africa, dove è nato e che spesso ritorna nei suoi romanzi, anche in “Vendetta di sangue”.  “L’Africa è la mia casa, ci sono nato, è il posto che conosco meglio in assoluto e sono convinto che si posa scrivere solo di cose che si conoscono bene – spiega -. Ora trascorro la maggior parte del tempo a Londra, ma ho sempre una casa a Capetown, in Sudafrica, e ci torno ogni volta che posso. Quegli orizzonti infiniti, i colori africani, i suoi animali: l’Africa è un luogo magico e unico al mondo”.

E’ quasi arrivato il momento delle firme delle copie che i numerosissimi lettori arrivati in libreria già un’ora prima dell’evento gli sottoporranno. Ma abbiamo ancora il tempo di avere la conferma che l’originale accordo firmato con la Harper Collins , nel quale lui fornirà trame e personaggi, mentre la stesura sarà completata da un team di collaboratori, è “in parte un modo per mantenere sempre viva la mia scrittura presso i fans, nel senso che la ragione principale per cui ho fatto questa scelta è stata proprio la fame che i miei lettori hanno dei miei libri: ne vogliono sempre di più ma, come lei sa, ormai ho passato da un po’ i quarant’anni e non è facile tenere un ritmo così alto. Non sappiamo ancora bene come funzionerà l’accordo, di certo dipenderà molto dal rapporto che si creerà tra me e i miei collaboratori”. E quando gli chiediamo di offrire un motivo accattivante per avvicinare neofiti di Wilbur Smith ai suoi romanzi, risponde candidamente: “Io non devo convincere nessuno, ma posso solo dire a chi mi vorrà scoprire che so raccontare belle storie che fanno appassionare e permetteranno di conoscermi e ripercorrere all’indietro la mia attività e i miei racconti”.

Il tour nella capitale prosegue stasera all’Auditorium Parco della Musica per l’anteprima del festival “Libri Come ”, mentre sabato nella libreria Nuova Europa, all’interno del centro commerciale “I Granai”, ci sarà un aperitivo con l’autore. Poi, forse, “voleremo in Sudafrica per un po’ di meritato riposo”, chiude Smith. A 80 anni compiuti e 34 romanzi scritti ne ha tutto il diritto.

Wilbur Smith, Vendetta di sangue (Longanesi)

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