Lo stile per la Primavera 2024 è all’insegna della funzionalità

Moda significa continua evoluzione. Stagione dopo stagione, le nuove tendenze rimescolano le carte in tavola e riscrivono i codici del nuovo stile e della nuova eleganza, un arduo compito che noi rimettiamo nelle mani dei designer e dei direttori creativi delle più importanti case di moda.

Se da un lato il genio creativo e visionario risulta latente negli ultimi anni, è indispensabile comprendere che le dinamiche creative sono drasticamente cambiate negli ultimi decenni; d’altronde non parliamo più di stilisti ma di direttori creativi, coordinatori di idee e strateghi delle rivisitazioni.

La nuova creatività si muove tra contaminazioni di stile e rivalutazione degli archivi storici, un lavoro spesso delegato agli stylist più famosi che con il loro lavoro definiscono le tendenze e le nuove estetiche.

Un esempio tangibile ne è il nuovo trend che vede l’abbigliamento formale e urbano ridefinito attraverso la contaminazione con il mondo dell’abbigliamento da lavoro, tute da meccanico, tasconi da carpentiere, gilet mutitasche da idraulico suggeriscono nuove modellistiche in bilico tra eleganza e funzionalità, tra vestibilità confort e ispirazioni street style.

Il primo esempio di abbigliamento formale e funzionale in realtà risale agli anni Quaranta, a quando, in tempi di guerra, i tailleur da donna si fecero più rigorosi e dotati di grandi tasche capienti, rubate alle uniformi militari, per conferire funzionalità e praticità, proprietà consone al momento storico.

Negli anni 2000 l’avvento e l’affermazione dello street style impose al mondo intero una nuova estetica dinamica, sovversiva, dove il denim era protagonista, assieme ai volumi oversize, alle influenze sportive e alle sneaker. In questo frangente, una fazione di streeters, skaters e di rappers abbracciò l’estetica workwear, con pantaloni cargo, salopette e giubbotti multitasche che divennero gli elementi chiave di questo look urbano, giovane e dinamico. Nascono brand ispirati da questa nuova cifra stilistica, primo tra tutti Carhartt.

Oggi, coerente con la tendenza a rispolverare vecchi stili ed estetiche del passato, la moda urbana, e soprattutto quella formale, rivaluta il fascino e l’heritage dell’abbigliamento da lavoro, lasciandosi contaminare da volumi e dettagli identificativi di questo stile. Pantaloni cargo, gilet multitasche, tute e giacconi.

Ma attenzione a non confondere questa nuova tendenza con quella degli skaters di cui parlavamo prima, questo nuovo stile rimane più formale ed elegante, nulla a che vedere con l’attitudine street wear degli anni 2000. Per una semantica della moda corretta dovremmo parlare di nuove divise urbane, lo hanno dichiarato le passerelle maschili (e non solo) più di riferimento, da Prada a Fendi, da Vuitton a Ferrari.

Giacca e pantaloni coordinati, tute intere, giacche-camicia come nuovo blazer, camicie multitasche e soprattutto un grande ritorno del gilet.

Emporio Armani


Etro


Fendi


Ferrari


Louis Vuitton


MSGM


Prada


Valentino


Carhartt x Sacai


Ciessepiumini


DKNY


Filson


GAS


Octobre éditions


Sandro


Sebago


Carhartt x Sacai


Icon Denim


Sandro


Filson


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