X Factor 12, Matteo Costanzo: "Quel Tilt mancato, che dispiacere"

Uscire di scena alla prima puntata di un talent show è come andare a una festa attesa da tempo ma dover tornare a casa andare prima che il dj cominci a suonare. È un po’ questo ciò che è successo a Matteo Costanzo, primo eliminato di X Factor 12 e primo a dover dire addio al sogno di intascare la vittoria. Il confronto finale con i Red Bricks Foundation è stato fatale per il polistrumentista romano di 26 anni – compiuti il 26 ottobre – e producer che ha lavorato tra gli altri con Ultimo e Briga. "Ma il mio sogno di lavorare meno dietro le quinte ed esibirmi di più sul palco, non finisce qui», racconta a Panorama.it.

Matteo, togliamoci ogni dubbio: che cosa non ha funzionato ieri sera?

Non è stata compresa la linea del mio percorso artistico. Non c’è stato tempo per far notare il filo conduttore e, forse, con un’assegnazione diversa sarei andato dritto al punto. Detto questo mi è comunque piaciuto ciò che mi hanno fatto cantare, ovvero il mash up di Kanye West e King Crimson.

Lodo Guenzi si è complimentato definendoti un “vero performer”. Manuel Agnelli ha detto invece di “non ho compreso la tua personalità”.

Non posso assolutamente essere d’accordo con Manuel Agnelli. Non credo di difettare di personalità, anzi, penso che quello sia proprio l’ultimo dei miei difetti.

Fedez, il tuo giudice, ti ha fatto un bel complimento: “Le canzoni le vivi e non le reciti”. Cosa ti ha detto dopo l’eliminazione?

Non l’ho visto dopo la puntata, sono sincero. Da lui mi sarei aspettato una difesa al ballottaggio, qualche parola in più: ma ho notato quanto ci sia rimasto male per il comportamento degli altri giudici. Penso che da parte loro sarebbe stato più giusto chiedere il Tilt e affidare il verdetto al pubblico.  

Fino ad oggi hai lavorato soprattutto dietro le quinte, anche con Ultimo e Briga. Dopo X Factor 12 ci hai preso gusto a restare sul palco?

C’ho preso gusto, sì, penso che sia quella la mia casa. Ho imparato molto, ad esempio essere più autonomo dal punto di vista musicale, e farò tesoro di tutto ciò che ho vissuto in questa esperienza.

Da lunedì prossimo, quando tornerai alla tua vita, che cosa capiterà?

X Factor 12 - Il meglio della prima puntata

Ufficio Stampa/Jule Hering
Alessandro Cattelan con Rita Ora

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L'apertura di Factor 12

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Matteo Costanzo

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I giudici X Factor 12

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Alessandro Cattelan sul palco di X Factor 12

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Leo Gassmann

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I Maneskin sono stati ospiti della prima puntata di X Factor 12

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Fedez con gli Over

Speravo che la svolta arrivasse con X Factor 12, sono sincero. Ora mi concentrerò ancora di più sulla musica: cercherò di suonare più per me che per gli altri e se prendo in mano la chitarra è per me stesso. Voglio dimostrare chi sono attraverso la musica.

“Fare musica è una responsabilità”, hai detto. Che cosa intendi?

Penso che la musica sia la più alta tra le forme di comunicazione. Comunicare e suonare - anche senza il bisogno di parole - vuol dire avere un potere infinito. Jimi Hendrix lanciava messaggi di pace, oggi c’è chi parla di droga e soldi: se scrivi una canzone e trasmetti un messaggio, la gente ci crede e devi averne coscienza. 

E tu questo potere come vorresti utilizzarlo?

Prendendo tutta la forza che ricevo dalla musica e dandola a chi mi ascolta.

Chi vincerà X Factor 12 secondo te?

Anastasio. Lo stimo molto e spero di poter collaborare con lui.

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