Economia
October 31 2024
Halloween da dimenticare quest’anno per le zucche italiane. La produzione è crollata di un quarto: -25%. E le importazioni dall’estero sono cresciute del 38%. Motivo? Alluvioni al Nord e siccità al Sud. Un problema per un settore con un giro d’affari di circa 30 milioni di euro.
Un monitoraggio di Coldiretti alla vigilia di Halloween e le festività di Ognissanti (periodo clou per la zucca) segnala un calo della produzione nazionale del 25%, che si ripercuote sia sul mercato delle zucche alimentari sia su quello delle varietà ornamentali, sempre più richieste per festeggiare la notte più paurosa dell’anno. Crollo della produzione che si unisce a un’impennata delle importazioni (+38%). Un mix che per i consumatori significa aumenti dei costi. I prezzi al dettaglio oscillano tra 2 e 2,50 euro al chilo, fino a triplicare per il prodotto sbucciato e tagliato.
Pioggia e alluvioni al Nord e lunga siccità al Sud hanno ridotto la produzione, ovunque. Le regioni più colpite sono state Lombardia, Puglia e Campania, con rese drasticamente ridotte rispetto agli scorsi anni. In Lombardia, dove si concentra circa il 25% della produzione nazionale, le rese sono calate del 30% a causa di eccessive precipitazioni durante le fasi critiche di semina e maturazione delle piante. Ancora più critica la situazione in Puglia, dove le alte temperature e la mancanza d’acqua hanno ridotto la produzione di circa il 40%. In Campania, nel Casertano, il caldo prolungato ha danneggiato i raccolti, portando a un decremento delle rese per ettaro fino al 40%. È andata bene in Veneto e nel ferrarese chi aveva completato la raccolta prima delle alluvioni è riuscito a salvare buona parte del prodotto.
A fianco del calo della produzione italiana c’è stata la crescita delle importazioni dall’estero (+38%). Secondo Coldiretti, circa i due terzi delle zucche importate provengono dall’Africa, dove vengono utilizzate pratiche agricole che non rispondono agli standard europei, incluse sostanze chimiche non ammesse in Europa. Un trend che preoccupa i produttori e i consumatori, anche perché la mancanza dell’obbligo di etichettatura d’origine per zucche tagliate o trasformate rende difficile distinguere il prodotto italiano da quello estero.
Da tempo il settore agricolo lancia l’allarme: il cambiamento climatico colpisce l’agricoltura e rende sempre più difficile prevedere e gestire la produzione di ortaggi stagionali. Uliveti, vigneti e ora le zucche. E i produttori si trovano a fare i conti con perdite ingenti e con la concorrenza dall’estero.