













26 luglio 2018: è questa la data che segna l’avvio ufficiale delle attività del nuovo Apple Store di Milano, in Piazza Liberty, a metà strada fra San Babila e Duomo. Dopo una gestazione durata più di due anni, dunque, anche il capoluogo meneghino avrà il suo caratteristico flagship-store, spesso meta di pellegrinaggio per i tanti aficionados del marchio.
A dire il vero, si tratta del primo negozio di questo tipo impiantato sul territorio italiano (gli altri 17 rispondono a canoni estetici più tradizionali, almeno esternamente). A disegnarlo l’archistar Norman Foster (già progettista del nuovo Apple Park e della seconda torre del nuovo World Trade Center) che per l’occasione ha immaginato un avveniristico portale di vetro “innaffiato” da una fontana con 56 getti d’acqua e un’imponente scala di 22 metri che declina verso il centro del negozio, a oltre tre metri di profondità sotto il livello della piazza.
Ecco come si presenta il nuovo Apple Store milanese di Piazza Liberty
A farla da padrone, oltre al vetro, è la pietra. Nel complesso, fa sapere Apple, sono stati impiegati più di 80.000 pezzi Beola grigia, un minerale tipico degli altipiani lombardi che trova impiego soprattutto nell’edilizia civile e uibana. In pietra è la pavimentazione dell’interno tutto l’anfiteatro esterno, corredato da due file di alberi e una seria di tavoli e panchine su cui rilassarsi.
Non solo prodotti
L’anfiteatro – detto anche Forum – sarà la sede dei cosiddetti eventi Today at Apple: laboratori musicali, corsi di coding, progetti fotografici e artistici, e molte altre iniziative gratuite che, dal prossimo 26 luglio, si avvicenderanno in Piazza Liberty con l’obiettivo di coinvolgere appassionati e curiosi di tutte le età alla comprensione e all’utilizzo di tecniche e linguaggi per utilizzare in maniera creativa gli strumenti Apple.
Ad animare i primi passi del nuovo Apple Store saranno i lavori dei 21 artisti locali che la società americana ha selezionato per l’occasione: si tratta di artisti, designer, fotografi, videomaker e musicisti che, con le proprie opere, hanno provato a dare la loro personalissima risposta alla domanda: Cosa farai domani, Milano?
Nella photogallery qui di seguito vi mostriamo in anteprima alcuni di questi progetti.
Cosa farai Milano? La risposta dei 21 creativi scelti da Apple per il suo nuovo store

Arthur Arbesser, fashion designer
Cosa farai Milano? La risposta dei 21 creativi scelti da Apple per il suo nuovo store

Giuliano Buttafuoco illustratore
Cosa farai Milano? La risposta dei 21 creativi scelti da Apple per il suo nuovo store

Bea De Giacomo, fotografa
Cosa farai Milano? La risposta dei 21 creativi scelti da Apple per il suo nuovo store

Olimpia Zagnoli, illustratrice
Cosa farai Milano? La risposta dei 21 creativi scelti da Apple per il suo nuovo store

Karol Sudolski, digital designer
Cosa farai Milano? La risposta dei 21 creativi scelti da Apple per il suo nuovo store

Cosa farai Milano? La risposta dei 21 creativi scelti da Apple per il suo nuovo store

Charlie Charles, musicista
Cosa farai Milano? La risposta dei 21 creativi scelti da Apple per il suo nuovo store

Elena Xausa, illustratrice
Cosa farai Milano? La risposta dei 21 creativi scelti da Apple per il suo nuovo store

Elena Salmistraro, product designer
Cosa farai Milano? La risposta dei 21 creativi scelti da Apple per il suo nuovo store

Stefano Colferai, animatore e illustratore
Cosa farai Milano? La risposta dei 21 creativi scelti da Apple per il suo nuovo store

Corrado Grilli, musicista e grafico
Cosa farai Milano? La risposta dei 21 creativi scelti da Apple per il suo nuovo store

Piotr Niepsuj, fotografo
Cosa farai Milano? La risposta dei 21 creativi scelti da Apple per il suo nuovo store

Cristian Acquaro, digital designer
Cosa farai Milano? La risposta dei 21 creativi scelti da Apple per il suo nuovo store

Gio Pastori, illustratore
Cosa farai Milano? La risposta dei 21 creativi scelti da Apple per il suo nuovo store

Ruggiero Colonna Romano, illustratore
Cosa farai Milano? La risposta dei 21 creativi scelti da Apple per il suo nuovo store

Camilla Ferrari, fotografa
Cosa farai Milano? La risposta dei 21 creativi scelti da Apple per il suo nuovo store

Giorgio Di Salvo, designer e musicista
Il valore per Milano (e il suo territorio)
Oltre ad aver ridefinito architettura e attività di un’area del centro di Milano, il nuovo Apple Store di Piazza Liberty promette di avere un impatto importante su tutto il contesto cittadino, anche quello occupazionale. Sono già più di 230 le persone assunte nel nuovo store meneghino, di sesso, età e provenienza geografica differente. Molti dei neo-occupati – fa sapere la società – arrivano da esperienze pregresse in campi creativi quali musica, fotografia e illustrazioni.

Restando in tema di impatti sul sociale, meritano una sottolineatura le parole spese dall’Assessore all’urbanistica, agricoltura e verde presso Comune di Milano, Pierfrancesco Maran, che in un post apparso oggi sul suo profilo di Facebook ha sottolineato come i contributi pagati da Apple per il suo nuovo flagship-store siano andati in buona parte a finanziare il piano per la riqualificazione della periferia cittadina.