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Nuove prove sul caso Chiara Poggi: il Dna di Andrea Sempio trovato su due unghie della vittima

Nuove prove sul caso Chiara Poggi: il Dna di Andrea Sempio trovato su due unghie della vittima

Le conclusioni del genetista Carlo Previderé potrebbero riaprire il caso dell’omicidio di Garlasco: il Dna maschile su frammenti di unghie si sovrappone a quello di Andrea Sempio, già legato al caso

Le indagini sull’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto a Garlasco il 13 agosto 2007, potrebbero essere pronte a fare un importante passo avanti grazie a nuove evidenze scientifiche. Le conclusioni del genetista Carlo Previderé, incaricato dalla Procura di Pavia di analizzare i reperti cruciali del caso, potrebbero rappresentare una svolta significativa. Secondo quanto rivelato in esclusiva da Adnkronos, Previderé ha trovato tracce di Dna maschile “perfettamente sovrapponibili” a quello di Andrea Sempio, amico del fratello della vittima, che è da tempo legato al caso. Sempio è stato precedentemente associato al profilo genetico estratto dalla difesa di Alberto Stasi, condannato in via definitiva per l’omicidio di Chiara Poggi.

L’analisi dei frammenti di unghia prelevati dalla vittima ha rivelato tracce di Dna che corrispondono a cinque linee maschili, di cui una, “perfettamente sovrapponibile” al profilo di Sempio. Questa traccia è stata trovata sul quinto dito della mano destra e sul primo e quarto dito della mano sinistra di Chiara. Secondo Previderé, il profilo genetico di Sempio è compatibile con la traccia riscontrata su questi frammenti di unghia, una scoperta che potrebbe riaprire il caso e offrire nuove prospettive sulla vicenda.

Nella sua consulenza di 60 pagine, il genetista ha escluso che le tracce genetiche sugli altri reperti siano attribuibili a Sempio o a Stasi. Le tracce sui reperti rinvenuti non sono compatibili con il Dna degli altri soggetti indagati, sollevando interrogativi sull’autore dell’omicidio. In particolare, la comparazione di quattro dei cinque aplotipi ottenuti dai reperti ha permesso di escludere che le tracce siano riconducibili ai parenti maschi di Sempio o di Stasi.

Un dettaglio interessante riguarda la scoperta di tracce genetiche sui frammenti di unghia, che sono state comparate con il Dna prelevato in precedenza da Sempio attraverso campioni ottenuti in modo non convenzionale, come un cucchiaino, una tazzina e una bottiglietta d’acqua, usati dalla difesa di Stasi per estrarre il profilo genetico dell’indagato. L’analisi genetica di questi campioni ha rivelato una compatibilità sorprendente con le tracce rinvenute sulle mani di Chiara Poggi, specialmente sul primo dito della mano sinistra e sulla mano destra.

Nonostante queste nuove prove, la traccia sui frammenti dell’unghia del quarto dito della mano sinistra della vittima è stata esclusa dall’essere riferibile a Sempio o a Stasi. Questa nuova informazione sembra confermare la possibilità che ci siano ancora dettagli non esplorati a sufficienza nella ricostruzione del delitto, mettendo in luce l’importanza di nuovi accertamenti.

Nel contesto di queste scoperte, la Procura di Pavia ha richiesto ulteriori approfondimenti genetici, inclusi i reperti rinvenuti nel novembre 2023, come mozziconi di sigarette, fazzoletti di carta e impronte di Sempio trovate sulla maniglia della sua auto. Questi elementi potrebbero rappresentare la chiave per risolvere uno dei casi di cronaca nera più controversi degli ultimi anni.

Le indagini, che sembrano finalmente riprendere vigore, potrebbero condurre a un incidente probatorio che consentirà di esaminare nuovi campioni di Dna, tra cui quelli prelevati lo scorso 13 marzo a Sempio. Le prossime settimane potrebbero rivelare sviluppi inaspettati e aprire nuove strade per ottenere giustizia per Chiara Poggi e la sua famiglia.

L’analisi di Previderé potrebbe segnare l’inizio di una nuova fase nelle indagini sul caso Garlasco, alimentando la speranza di chi attende ancora risposte definitive e giustizia per la vittima di questo tragico delitto.

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