Il presidente Donald Trump ha annunciato un piano per aumentare il bilancio della Difesa di 1.000 miliardi di dollari per il prossimo anno, un aumento enorme che, a suo dire, fornirà al Paese una forza militare senza pari per gli anni a venire.
Lo ha fatto lunedì durante un evento stampa al quale era presente anche il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, incontro durante il quale Trump ha illustrato la spesa complessiva per la Difesa nel bilancio per l’anno fiscale 2026.
“Approveremo un bilancio, e sono orgoglioso di dirlo, il più grande che abbiamo mai fatto per le Forze Armate, di 1.000 miliardi di dollari; nessuno ha mai visto niente di simile, stiamo creando un esercito molto, molto potente e abbiamo già tutto pronto.”
Trump ha anche affermato che tali fondi aggiuntivi per la Difesa consentiranno al Paese di acquistare nuove attrezzature e capacità necessarie per il futuro, dicendo: “Non abbiamo mai avuto il tipo di aerei, il tipo di missili, niente di ciò che abbiamo ritenuto necessario, anche se ci auguriamo di non doverli utilizzare”.
Tuttavia, secondo fonti statunitensi, alcuni funzionari della Difesa starebbero valutando tagli alle strutture di cura militari, esaminando il sistema di assistenza medica. Questo potrebbe significare la chiusura o il declassamento di alcuni ospedali e cliniche.
Guardando i numeri attuali disponibili sul sito del Dipartimento della Difesa, un prossimo bilancio che arrivi a un trilione di dollari rappresenterebbe un aumento di quasi il 12% rispetto ai livelli di spesa dell’anno fiscale attuale.
Trump ha indicato che almeno una parte della nuova spesa deriverebbe dai risparmi ottenuti grazie ai tagli ordinati dal Doge (Dipartimento per l’Efficienza del Governo), sebbene non abbia specificato l’entità dell’importo.
Quasi contemporaneamente all’annuncio, il Segretario alla Difesa Pete Hegseth ha elogiato l’iniziativa sui social pubblicando questo post: “In arrivo il primo bilancio da mille miliardi di dollari del Dipartimento della Difesa, il Presidente Donald Trump sta ricostruendo il nostro esercito in fretta”.
Hegseth ha anche affermato che, nonostante l’aumento significativo delle cifre, tutto il denaro dei contribuenti destinato al suo dipartimento sarà speso “saggiamente, per raggiungere la letalità e la prontezza operativa richieste”. Come peraltro richiesto da anni dai repubblicani al Congresso.
Secondo le leggi statunitensi, la prossima mossa dell’Amministrazione Trump sarà quella di presentare ufficialmente il piano di bilancio completo per l’anno fiscale 2026 — che inizia il 1° ottobre di quest’anno — entro l’inizio dell’estate.
Il provvedimento dovrà però fare i conti con i tagli alla spesa pubblica complessiva, necessari per pareggiare il bilancio federale, con gli sgravi fiscali richiesti da alcune classi di americani e con l’aumento della spesa per la Difesa, che certamente complicherà questi calcoli, aggravando il deficit federale a meno che la cifra non venga ridotta.
I rappresentanti democratici si sono fortemente opposti a qualsiasi tipo di tagli che possano aiutare il raggiungimento dell’obiettivo di Trump, ma hanno poche possibilità di bloccare le nuove misure in arrivo, essendo in minoranza sia alla Camera che al Senato.
Come avvenuto per i dazi, la domanda da porsi è quale sia effettivamente lo scopo di Trump: probabilmente spingere gli alleati della NATO a raggiungere una spesa del 5% del loro PIL nazionale per gli armamenti. Ma ben poche nazioni, soprattutto europee, potranno permetterselo.
A eccezione della Polonia, che sta raggiungendo tale parametro, tutti gli altri alleati faticano a raggiungere il 2-3%.