L’Hub del gas del Mediterraneo orientale prende forma. Eni, Cipro e Egitto hanno firmato un accordo che porterà più gas in Europa e permetterà di essere sempre meno dipendenti da quello proveniente dalla Russia.
L’intesa è stata firmata al Cairo e prevede di sviluppare il giacimento cipriota Cronos, estrarre, trasportarlo e trattarlo nell’infrastruttura egiziana di Zohr, per poi essere liquefatto nell’impianto LNG di Damietta, di cui Eni detiene il 50%, ed esportato verso l’Europa. Cronos, scoperto al largo di Cipro nel 2022, ha una capacità stimata di oltre 85 miliardi di metri cubi di gas. Per avere un’idea nel 2024 l’Italia ha consumato c circa 60 miliardi di metri cubi di gas in tutto.
E non c’è solo questo giacimento. Il cosiddetto Blocco 6 dell’isola comprende anche altre risorse in fase di esplorazione, tra cui Zeus (sempre scoperto nel 2022). L’amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi, ha dichiarato: “Questo accordo consente di portare il gas cipriota al mercato in modo tempestivo, contribuendo alla sicurezza energetica e alla competitività degli approvvigionamenti”, ha commentato Claudio Descalzi, amministratore delegato di Eni, che è presente a Cipro dal 2013 con altri tre siti esplorativi attivi e dal 1954 in Egitto.
L’hub del gas nel Mediterraneo, auspicato da Mario Draghi e impegno dal governo Meloni, è una risposta all’urgenza dell’Europa di affrancarsi dalla dipendenza dal gas russo, ma non solo. Il contributo di Mosca del fabbisogno energetico è sceso dal 40% all’8% nel 2023. Ma per fare questo l’Unione Europea ha dovuto aumentare le importazioni di gas liquefatto. Nel primo semestre del 2024, il 44% è venuto dal Qatar, il 33% dagli Stati Uniti e il 15% dall’Algeria. Oltre all’asse con Egitto e Cipro è per questo che si sta lavorando alla cooperazione energetica con Albania, Tunisia, Algeria, Arabia Saudita e altri Stati del Nord Africa. Questo permetterà di diversificare le fonti di approvvigionamento e anche di ridurre la dipendenza dal costoso gas naturale liquefatto americano.
L’accordo firmato tra Eni, Cipro ed Egitto segna un passo cruciale verso la realizzazione dell’hub del gas nel Mediterraneo orientale e l’Italia si conferma come un attore centrale nella nuova mappa energetica internazionale.