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Caos dazi, le Borse in cerca di una direzione

Caos dazi, le Borse in cerca di una direzione

Borse europee in altalena dopo dazi USA; mercati cauti, occhi su Fed, BCE, inflazione e tensioni USA-Cina in aumento.

Dopo tre sedute da incubo, dovute ai dazi imposti dagli Usa, le Borse europee tentano il rimbalzo ma senza molta convinzione. Dopo un ribasso del 14% medio in tre giorni questa mattina si sono messi in altalena galleggiando intorno alla parità. Milano è partita in rialzo ma poi ha frenato zavorrata da Stellantis e dalle banche tutte leggermente in negativo.

La  volatilità resta alta , con gli investitori che sperano in una tregua sul fronte dei tariffe anche se sullo sfondo c’è lo spettro della recessione per l’economia Usa, ormai prevista da numerose case d’affari, da JP Morgan a Goldman Sachs. In questo contesto continua il duro botta e risposta tra Washington e Pechino mentre  l’Europa si accorda sui controdazi. Nella serata di ieri, Donald Trump ha minacciato nuovamente la Cina, paventando oneri aggiuntivi del 50%. Il colosso asiatico ha però risposto a muso duro, dicendosi immune dalle “pressioni” e dai “ricatti” statunitensi e pronta a “lottare fino alla fine”. Nel frattempo l’Ue prova a trattare, ma nel frattempo pensa alle contromisure. I ministri Ue hanno infatti trovato un accordo in due tranche: il 15 aprile e il 15 maggio. Il voto è in programma per domani. Ma la notizia del giorno arriva dal Washington Post, secondo cui nel corso del weekend Elon Musk, il cui patrimonio  è sceso di 135 miliardi di dollaro, avrebbe cercato di convincere Trump a revocare i dazi, anche quelli sulla Cina. Ma il tentativo non ha finora avuto successo.

In questo contesto, gli occhi dei mercati sono puntati sulle banche centrali. La Fed, dopo la riunione a porte chiuse di ieri, potrebbe decidere di agire sui tassi già nella prossima riunione di maggio, con un taglio d’emergenza. Determinante sarà il dato sull’inflazione Usa, che sarà pubblicato giovedì. Si attende una sforbiciata anche da parte della Bce che si riunirà  subito prima di Pasqua.

Puntano al rimbalzo anche i listini di borsa di Asia e Pacifico: Tokyo ha guadagnato il 6,03% dopo che il governo si è dichiarato disponibile a trattare con Washington per riequilibrare la bilancia commerciale . Seul lo 0,28% e Sidney il 2,27%. Ancora sotto pressione Taiwan (-4,02%), per l’elevata esposizione nel settore tecnologico. Non a caso, Hon Hai, il maggior fornitore di Apple, per cui produce anche gli iPhone, segna -9,7%. Ancora aperte Hong Kong, Shanghai e Mumbai, tutte in rialzo. Giù Singapore (-1,44%).

Sugli altri mercati, lo spread tra Btp e Bund è in ribasso a 121 punti base, con il rendimento sul decennale italiano benchmark stabile al 3,82%. Il cambio euro/dollaro si attesta a 1,0957, mentre tra le materie prime, il petrolio tenta in rimbalzo, con il Brent e il Wti in rialzo di circa mezzo punto percentuale.  Torna a salire anche l’oro, che si attesta sopra i 3mila dollari, mentre il bitcoin corre oltre i 79 dollari con un rialzo superiore al 6%.

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