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Il mercato dell’auto comincia l’anno in calo. Stellantis la peggiore.

Il mercato dell’auto comincia l’anno in calo. Stellantis la peggiore.

Immatricolazioni in calo del 16% a gennaio, quota di mercato giù al 15,5%. Attesa per i conti annuali, con previsioni di ricavi e utili in flessione

Stellantis piatta a Piazza Affari a 13,4 euro. I dati sulle immatricolazioni in Europa, segnalano che il gruppo in gennaio ha fatto peggio del resto del mercato. Un risultato poco confortante alla vigilia dei conti del quarto trimestre e dell’intero anno. Gli analisti attendono un calo di consegne e fatturato. Guardando alle vendite, secondo i dati Acea, nel mercato Europeo allargato a Gran Bretagna a Svizzera le immatricolazioni del gruppo, il mese scorso, sono state 154.079, in calo del 16% rispetto a un anno prima, con la quota di mercato scesa al 15,5% dal 18%. In Unione europea, le immatricolazioni sono state 133.506, in calo del 17,9% su anno, con quota di mercato al 16,1%, contro il 19,1% di un anno prima. “Stellantis ha sottoperformato, con tutti i brand in calo in doppia cifra con la sola eccezione di Alfa Romeo (+21% a 5.000 unità), Peugeot (-3% a 55.000 unità) e Jeep (-9,6% a 11.000). La debolezza di inizio anno non ci sorprende, avendo già commentato i dati nei due principali mercati Francia e Italia, in attesa del pieno contributo dei nuovi modelli”, scrivono gli analisti di Equita che, per il 2025, si aspettano “un recupero dei volumi (in un mercato sostanzialmente debole), anche per il completamento delle operazioni di chiusura degli stock soprattutto nel mercato nord americano, ma effetto prezzi negativo come per tutti i fabbricanti di auto”. Il calo di Stellantis si inserisce in un contesto di generale debolezza, visto che a gennaio le immatricolazioni europee hanno mostrato un calo anno su anno del 2%, solo leggermente migliore rispetto a quello precedentemente comunicato dai cinque principali stati europei (Francia, Italia, Spagna, Regno Unito e Germania). Tuttavia, sui numeri europei, come fa notare Intermonte, pesa proprio la performance del gruppo italo-francese: “La quota di mercato di Stellantis, pari a 15%, è in calo sia anno su anno (-2,6 punti percentuali) sia, soprattutto, rispetto al 2019 (-7,3 punti percentuali). Al netto della performance di Stellantis, il mercato europeo avrebbe mostrato una crescita del +1%”, spiegano gli analisti. Tutto questo, come detto, alla vigilia dei conti, che potranno portare anche chiarimenti sulla traiettoria futura del gruppo, peraltro ancora alla ricerca di un Ceo (il successore di Carlos Tavares dovrebbe essere scelto entro il primo semestre, o almeno così ha preannunciato la società). Intanto, gli analisti di Intermonte prevedono per il 2024 ricavi per 157,8 miliardi di euro, in calo del 17% rispetto all’anno precedente, con un utile per azione adjusted di 2,69 euro (-58%) e un Ebit adjusted di 9,6 miliardi (-61%). Per il 2025 sono stimati ricavi per 163,7 miliardi (+4%). Alla fine del terzo trimestre la società aveva confermato le guidance e per il 2024 aveva anticipato un utile operativo rettificato tra il 5,5% e il 7% e il free cash flow delle attività industriali tra -5 e -10 miliardi di euro.

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