Ieri le IDF e l’ISA hanno eliminato Hossam Basel Abdul Karim Shabat, un cecchino affiliato al battaglione Beit Hanoun dell’organizzazione terroristica Hamas, noto anche per essere anche un giornalista di Al-Jazeera. Già nell’ottobre 2024, le autorità israeliane avevano reso nota la sua appartenenza all’ala militare di Hamas, supportata da documenti interni dell’organizzazione che ne attestavano la partecipazione all’addestramento militare del Battaglione Beit Hanoun nel 2019.
Durante il conflitto, Hossam ha preso parte a diversi attacchi terroristici contro le forze dell’IDF e contro civili israeliani. Secondo l’IDF, quanto emerso costituisce un’ulteriore prova del legame tra i miliziani di Hamas e la rete televisiva Al-Jazeera. Tra i cosiddetti “giornalisti” dell’emittente qatariota risultati affiliati a Hamas o alla Jihad Islamica — come dimostrano i documenti rinvenuti nella Striscia di Gaza — figurano: Anas Jamal Mahmoud Al-Sharif, Alaa Abdul Aziz Muhammad Salama, Ashraf Sami Ashour Saraj, Ismail Farid Muhammad Abu Omar e Talal Mahmoud Abdul Rahman Aruki.In particolare, Ismail Farid Muhammad Abu Omar, indicato come terrorista e giornalista, era stato ferito in un’operazione a Gaza alcuni mesi fa.
In seguito, Al-Jazeera ha cercato di prendere le distanze dalle sue attività legate al terrorismo. I documenti recuperati contengono elenchi del personale, registri dei corsi di addestramento militare, rubriche telefoniche e documenti relativi agli stipendi versati ai membri delle organizzazioni. Secondo l’IDF, questi materiali rappresentano una prova chiara e concreta del coinvolgimento diretto di tali individui come operatori militari al servizio dei gruppi terroristici attivi nella Striscia di Gaza. Secondo le IDF, la maggior parte dei giornalisti identificati come membri dell’ala militare di Hamas è attivamente coinvolta nella diffusione della propaganda dell’organizzazione attraverso Al-Jazeera, in particolare nella zona nord della Striscia di Gaza. Sempre nella giornata di ieri, le IDF e l’ISA hanno annunciato di aver colpito oltre 100 pick-up utilizzati per attività terroristiche in diverse aree della Striscia di Gaza. I miliziani di Hamas avevano impiegato pick-up bianchi durante l’attacco del 7 ottobre per penetrare in territorio israeliano, compiendo massacri e rapimenti di civili. Secondo l’IDF, questi veicoli erano utilizzati anche per il trasporto di armi e per altre operazioni terroristiche.
L’Iran ha lanciato un monito contro eventuali attacchi militari, mentre gli Stati Uniti hanno disposto l’invio di ulteriori forze navali in Medio Oriente, in risposta all’escalation di tensioni con i ribelli Houthi nello Yemen. «La preparazione delle nostre Forze Armate, del governo, dei soccorritori e delle strutture civili è al massimo livello. Questa prontezza ci garantisce forza e protezione, impedendo a chiunque di osare un’invasione», ha dichiarato lunedì il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi. Ha inoltre avvertito che «i nostri nemici conoscono bene le conseguenze di qualsiasi aggressione contro il nostro territorio». La scorsa settimana, il Segretario alla Difesa Pete Hegseth ha ordinato il rafforzamento della presenza navale statunitense in Medio Oriente, includendo il ridispiegamento della portaerei USS Carl Vinson dal Pacifico. Secondo un funzionario del Pentagono, citato in forma anonima da Newsweek, la portaerei dovrebbe raggiungere la regione all’inizio di aprile, prolungando la sua missione di circa tre mesi.
Hegseth ha inoltre firmato l’estensione del dispiegamento della USS Harry S. Truman per almeno un altro mese. L’unità, già impegnata in operazioni contro postazioni Huthi nel Mar Rosso, era originariamente attesa a Norfolk, Virginia, entro fine marzo. Si tratta della seconda volta in sei mesi che due gruppi d’attacco di portaerei operano simultaneamente nell’area mediorientale.
Nel frattempo, lunedì, milioni di persone tra Gerusalemme e Tel Aviv sono state costrette a rifugiarsi dopo il lancio di un missile balistico dallo Yemen. L’ordigno, il terzo in una settimana, è stato intercettato nello spazio aereo giordano, ma ha confermato l’intensificarsi delle aggressioni da parte dei ribelli Houthi contro Israele. Il presidente Donald Trump, dopo aver autorizzato un attacco contro la capitale yemenita Sanaa, ha aumentato la pressione sull’Iran affinché interrompa il supporto logistico e finanziario agli Houthi. «L’Iran deve interrompere l’invio di queste forniture IMMEDIATAMENTE. Lasciamo che gli Houthi combattano da soli. In ogni caso perderanno, ma così perderanno in fretta», ha scritto Trump su Truth Social, concludendo: «Saranno completamente annientati!»