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Il Rinascimento delle piazze italiane

Il Rinascimento delle piazze italiane

Cassa Depositi e Prestiti, presieduta da Giovanni Gorno Tempini e guidata da Dario Scannapieco, è al fianco dei Comuni per riqualificare gli spazi cittadini. Da Ancona a Quinto Vicentino passando per Spezzano della Sila si lavora per dare nuova vita ai centri storici.

Cassa Depositi e Prestiti (CDP) è al fianco dei Comuni fin dalla sua nascita, da oltre 170 anni. Come? Finanziando la realizzazione di scuole, ospedali, strade, in modo da promuovere una crescita sostenibile che abbia solide radici e risponda alle esigenze del territorio. Sono tutte iniziative unite dallo stesso intento: l’attenzione ai cittadini e al sociale. Un focus che negli ultimi anni si è ampliato a un nuovo ambito, quello della riqualificazione delle piazze italiane. Grazie a un finanziamento da 8,2 milioni di euro sarà per esempio realizzato un mercato coperto in Piazza d’Armi, ad Ancona, che consentirà di rilanciare tutta la zona circostante. Con un milione e mezzo è stato invece sostenuto il restyling di Piazza Bracci a San Lazzaro di Savena in provincia di Bologna. In Abruzzo, nel centro di Avezzano (L’Aquila) 2,1 milioni hanno contribuito all’apertura dei cantieri in Piazza Giacomo Matteotti. 

E ancora nel borgo di Quinto Vicentino grazie a fondi per oltre 1,1 milioni di euro si sta trasformando uno slargo stradale in Piazza IV Novembre sulla base di richieste ed esigenze dei cittadini, mentre circa 480 mila euro sono stati destinati a Camigliatello Silano, una frazione di Spezzano della Sila in Calabria con poco meno di mille abitanti, dove si punta a riqualificare Piazza Misasi. Si resta in Calabria dove a Tortora, sulla costa tirrenica, si lavora per dare nuova vita a Piazza Stella Maris, una villa urbana con anfiteatro annesso, grazie a un altro finanziamento da oltre 460 mila euro. C’è grande attenzione a ogni aspetto sociale in ciascuno di questi progetti in corso o già realizzati. Chi ne segue gli sviluppi nei dettagli scoprirà che al centro ci sono i cittadini, il miglioramento del territorio anche dal punto di vista strettamente urbano-edilizio, del verde, nonché della vita di relazione per anziani, genitori e bambini, o giovani. Questi sono solo alcuni esempi di un lavoro portato avanti con cura e con l’impiego attento dei fondi provenienti anche dal risparmio degli italiani che Cassa Depositi e Prestiti – Istituto nazionale di Promozione – ha come obiettivo da anni nell’ambito della sua attività di sostegno al territorio. E parte di questo territorio sono proprio le piazze italiane, collettori di una socialità impossibile da creare in laboratorio. 

Il Rinascimento delle piazze italiane
Sopra, da sinistra, l’amministratore delegato di CDP Dario Scannapieco e il presidente Giovanni Gorno Tempini.

Ma noi le piazze le abbiamo, si dirà, non c’è piccolo borgo o città che ne sia privo. Sì, le piazze ci sono, come pure i centri storici dei nostri Comuni, dai grandi ai minuscoli. Tuttavia, hanno sempre più bisogno di essere riqualificate, di ritrovare la loro anima; verrebbe da dire il genius loci che ne ha visto la nascita e, in tanti casi, anche la marginalizzazione, dovuta a numerosi fattori. L’intervento di CDP viene così incontro alle necessità dei Comuni: solo nell’ultimo anno ha concesso agli enti pubblici oltre 1,5 miliardi di euro. «Il sostegno agli enti» ha rimarcato il presidente di CDP Giovanni Gorno Tempini parlando all’ultima assemblea dell’Anci, lo scorso novembre «è nel Dna della Cassa e ha guadagnato in intensità». La conferma a queste parole è il Piano Strategico 2025-2027 in cui si prevede che il sostegno a favore della Pubblica amministrazione e dei Comuni sarà ulteriormente potenziato. «Anche riducendo la dimensione di quelli con cui si ha un’interlocuzione diretta, con cura particolare quindi nel seguire i Comuni di minori dimensioni», ha sottolineato l’amministratore delegato, Dario Scannapieco. Di questa grande attenzione per il territorio e per i cittadini è testimonianza l’impegno di CDP proprio per la riqualificazione delle piazze, azione che riveste grande rilevanza sociale. Perché le piazze non sono mai state, e mai lo saranno, un mero spazio urbano o un capriccio architettonico. Sono invece il punto di incontro per eccellenza: attraggono le energie dei singoli cittadini che le frequentano sentendosi parte di una comunità dai valori condivisi, mentre fanno da volano di sviluppo per l’area che le circonda. 

Una piazza che torna a essere un punto di ritrovo per la cittadinanza diventa un motore di sviluppo per l’intero quartiere. L’impegno di CDP per i Comuni e per i progetti che interessano le piazze è quindi concreto e tocca il vissuto dei singoli. Riguarda infatti la giornata quotidiana dei cittadini, che le piazze le usano, le vivono come estensione dei propri spazi privati in armonia con quelli degli altri. Tra il 2023 e il 2024, ha finanziato piccoli e grandi Comuni affinché venissero restituite alla cittadinanza piazze moderne, alberate, funzionali. Luoghi di socialità, condivisione, svago, commercio, cultura. Agorà contemporanee. Nessun sociologo può sapere quanto una piazza, tornata alla sua vera funzione, sia un guadagno per la vita della comunità. Un guadagno non riducibile a un ritorno economico, ma che darà i suoi frutti, a volte non immediatamente, se si guarda a un orizzonte temporale più ampio. 

Ci vediamo in piazza? Sì, possiamo continuare a darci appuntamento in questo modo, come si faceva fin dal Rinascimento, nel nostro Belpaese che ha insegnato al mondo intero lo stile della vita urbana, solidarietà e interessi comuni compresi.  Il sostegno di CDP ha anche valore sociale e culturale: in una piazza riqualificata e in un borgo rivitalizzato emergono idee e si saldano legami che contribuiscono a migliorare la qualità della vita. 

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