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Ecologisti sì, ma con il jet

Ecologisti sì, ma con il jet

Da Bill Gates a Elon Musk passando per Fedez, tanti i personaggi famosi che a parole sono contro l’uso sconsiderato degli aerei privati. Poi, però, ne sono i primi utilizzatori. E così nel 2023 questo modo di viaggiare super costoso è cresciuto del 64 per cento. Con buona pace dei contestatori ambientali.


Sono sempre pronti a finanziare una qualsiasi iniziativa ambientalista, non lesinano dichiarazioni sulle crociate per la salvezza del pianeta e fanno a gara per dispensare consigli sulla perfetta vita spartana anti CO2. Ma di dare l’esempio, non se ne parla. È la splendida e contraddittoria vita dei Paperoni di tutto il mondo. Lo conferma la crescita esponenziale dell’uso dei jet privati. Un fenomeno diventato quasi «di massa» tra i super ricchi, durante il Covid, in nome del distanziamento e che poi ha messo radici, nonostante, sempre negli anni della pandemia, sia raddoppiato il pressing per diffondere la sensibilità ecologista. I messaggi di austerità però non solo non hanno minimamente scalfito l’uso dei velivoli a noleggio, emblema dell’inquinamento (in confronto i voli tradizionali sono boccate d’ossigeno), ma hanno visto un’autentica esplosione del fenomeno anche tra i più appassionati difensori (a parole, a questo punto) della salute del pianeta.

Le cronache della Sardegna riportano che mai come questa estate si sono visti tanti velivoli privati atterrati sulle piste dell’aeroporto di Olbia decollati dagli States, da Los Angeles, New York, New Jersey e Washington. Jet abbinati ai super yacht attraccati nelle acque della Costa Smeralda, tra Porto Rotondo e Porto Cervo. Solo a giugno, i panfili sono aumentati del 17 per cento rispetto allo stesso mese dello scorso anno e del 75 per cento rispetto a quello del 2018. E anche questi inquinano. Tra gli ultimi avvistati nel mare della Gallura, se ne contano tre di proprietà degli otto uomini più ricchi del mondo, due americani: il Koru di Jeff Bezos, proprietario di Amazon, e il Wayfinder di Bill Gates, fondatore di Microsoft. Entrambi possessori anche di jet. È lo stesso Bill Gates che lo scorso gennaio è intervenuto al Forum economico mondiale di Davos dispensando consigli su come combattere il cambiamento climatico.

Nel 2023 i voli privati, chiamati in gergo «aviazione generale», sono aumentati in Europa, in modo straordinario, con un totale di oltre 572 mila registrati, ovvero il 64 per cento in più rispetto all’anno precedente. L’analisi condotta da Greenpeace Europa centrorientale fa notare anche che il 55 per cento dei veivoli privati ha coperto distanze inferiori a 750 chilometri, tratte che sarebbero state percorribili in treno con modalità più «eco». Tra le destinazioni in cima alla classifica ci sono Nizza, Parigi e Ginevra, mentre Regno Unito, Francia e Germania spiccano come i Paesi europei con il maggior numero di voli a noleggio. L’Italia, attestandosi al quarto posto, ha registrato un aumento del 61 per cento, con 55.624 voli effettuati nel corso del 2023. In pratica, quasi un veivolo su dieci in Europa ha decollato dalla Penisola.

Considerando le tratte transoceaniche, sempre nel 2023, secondo il Department of homeland security-customs and border protection, la piattaforma che registra gli spostamenti in entrata e in uscita dagli Usa, hanno volato su jet privati, tra Italia e Oltreoceano, quasi 100 mila persone che rappresentano il 415 per cento in più del 2022 e il +5.500 per cento rispetto al 2019. Il 78 per cento sono americani e il restante 22 è classificato genericamente come «stranieri». Il flusso maggiore (53 per cento) è verso gli States rispetto a quello verso il nostro Paese (47 per cento). Gli italiani hanno volato, verso gli Stati Uniti soprattutto ad agosto (2.500) mentre gli statunitensi hanno preferito luglio (circa ottomila). Nel primo trimestre del 2024 l’aumento sullo stesso periodo dell’anno precedente è stato del 31 per cento. Ipotizzando che non si tratti di proprietari dei velivoli, il valore di mercato di questi spostamenti, a prezzi di listino, è intorno ai due miliardi di euro.

Ma quanto costa spostarsi con questi mezzi di lusso? Il prezzo varia in base alla distanza, al tipo di velivolo e alla presenza di pacchetti di abbonamento. «Una tratta come Milano-Parigi parte dai 3.500 euro solo andata a seconda della tipologia di aereo utilizzato. Un Linate-New York, andata e ritorno, su un Falcon 7X o su un Global 7000 può superare i 160 mila euro, escluse tasse e addizionali. Per risparmiare c’è una jet card, che consente di acquistare un certo numero di ore annuali a un prezzo scontato» dettaglia a Panorama Cristiano Spazzali, esperto di trasporto aereo.

L’ultima bizzarria dei Paperoni è il jet per i cani. Il servizio operato dalla compagnia K9 Jets, gestita da una coppia di Birmingham, che opera già servizi per il New Jersey, Los Angeles, Francoforte, Parigi e Lisbona, ha debuttato a settembre scorso con un volo da Dubai a Londra. Il Guardian ha scritto che per 9.400 euro, biglietto di sola andata, i clienti hanno potuto viaggiare con i loro quattrozampe in grembo e sorseggiare champagne. Dure le critiche degli ambientalisti di Extinction Rebellion che però sono cadute nel vuoto. Lunga la lista dei miliardari che usano i jet con la frequenza di un taxi. Al primo posto non poteva che esserci Elon Musk. Solo nel 2023 ha volato, secondo Jetspy, 441 volte decollando una media di 1,2 volte al giorno e consumando due milioni di litri di cherosene dal costo di 3,2 milioni di euro. Sull’Olimpo dei mega fruitori troviamo anche Bill Gates che l’anno scorso ha effettuato 329 voli, quasi uno al giorno. Tra i personaggi pubblici c’è anche la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, ferma sostenitrice del Green deal, di cui però si dimentica quando deve spostarsi. Come ha scritto Il Fatto Quotidiano, nel 2023 ha utilizzato 23 volte aerei a noleggio.

Sono finiti nel mirino degli ambientalisti la popstar americana Taylor Swift e il rapper Fedez. L’ex consorte di Chiara Ferragni, più di un anno fa, stanco delle critiche («mi hanno rotto le palle»), aveva detto che non avrebbe più usato l’aereo privato. Ma a quanto pare è difficile rinunciare alle comodità. Eccolo a giugno, in volo privato, per andare a parlare nientemeno che di inquinamento in un incontro a Taranto sull’ex Ilva.

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