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No, proprietario non è sinonimo di vampiro

No, proprietario non è sinonimo di vampiro

Non c’è solo la speculazione. Chi possiede una casa può anche diventare vittima di inquilini disonesti. E l’illegalità trasformarsi in normalità.


Perché non parli dei proprietari di case? Il nume tutelare del Grillo parlante ha avuto questa idea. E in effetti, con gli studenti nelle tende e gli affitti alle stelle, nelle ultime settimane chi ha un immobile è stato spesso descritto come un vampiro. Ora che ci sia qualcuno che approfitta della situazione è vero. Mi permetto però, come sempre, di essere fuori coro e perciò difendo i proprietari di casa. La stragrandissima maggioranza di loro, infatti, non è formata da vampiri. Ma, al contrario, da persone perbene, hanno lavorato una vita per comprarsi quelle quattro mura e pagano regolarmente tasse, spese e ristrutturazioni necessarie. Che vengono tartassati. E che poi non vengono tutelati. Mai.

Mi occupo di questo problema da anni. Con la mia trasmissione Fuori dal coro ho già liberato 135 case occupate da inquilini morosi. Perché in Italia succede così: se qualcuno affitta una casa e smette di pagare, nessuno lo caccia. Ci sono alcuni farabutti che lo fanno in modo seriale, sapendo di avere la legge dalla loro parte. Firmano un contratto, poi non versano l’affitto e restano lì. Per uno, due, fino a cinque anni o anche più. E restano lì nonostante le sentenze di sfratto, che si chiamano esecutive ma guarda caso non vengono mai eseguite. Gli ufficiali giudiziari infatti non escono, se escono non trovano il nome sul campanello, o non trovano la persona in casa. E poi c’è il primo rinvio, poi il secondo rinvio. Poi ci vuole la forza pubblica , che non c’è… Così il proprietario di casa continua per anni a pagare le spese e le tasse senza disporre del suo immobile. E senza che lo Stato tuteli, come da Costituzione, la sua legittima proprietà.

Altro che sciacalli, altro che vampiri. I proprietari di casa sono vittime da tosare e da abbandonare. Chi si macchia della grave colpa di avere un immobile, comprato con una vita di sacrifici, oggi finisce in una specie di tunnel dell’orrore. Viene massacrato. Punito. Dimenticato. Gli inquilini hanno sempre ragione. C’è questo pregiudizio per cui i proprietari di casa sono ricchi. Ma quando mai? I proprietari di casa in Italia sono per lo più pensionati, impiegati, ex operai, persone semplici, che lavorano una vita per comprarsi casa e poi se la vedono portare via da sotto gli occhi senza che nessuno intervenga. Pensateci: se qualcuno vi ruba un’auto, appena individuano il ladro gli prendono l’auto e ve la restituiscono. Se qualcuno vi ruba la casa, invece, anche se lo individuano la casa resta a lui. Ma perché?

Anche mia mamma è una proprietaria di casa. Ha 86 anni, ha fatto sempre la casalinga, sacrificando la vita alla famiglia. Ha ereditato da suo papà la casa in cui abita da sola, a Canelli (Asti): nonno Lello faceva il contadino, ha cominciato a lavorare a 7 anni, ha zappato le vigne fino a 80, non ha mai fatto un giorno di vacanza come si usava in campagna un tempo. A 70 anni l’abbiamo portato per la prima volta al mare. Quella casa è il frutto di quel lavoro: prima ci abitavano altre persone di famiglia, una zia, una cugina. Poi è rimasta mia mamma è rimasta sola e ha affittato una porzione della casa, un appartamentino separato, a due macedoni. E così è cominciato l’inferno.

In un primo tempo mia mamma ha trattato questi inquilini come se fossero un pezzo di famiglia. Lei è fatta così: passa le sue giornate fra San Vincenzo e parrocchia ad aiutare gli altri, e dunque non le sembrava vero di poter aiutare anche i suoi nuovi vicini di casa. Le due bimbe della coppia la chiamavano nonna, lei appena poteva faceva loro dei regali. Così i due macedoni hanno cominciato a ricattarla. A chiederle più soldi. E siccome mia mamma è generosa ma non è fessa, allora ecco arrivare i dispetti. L’auto parcheggiata in cortile per dare fastidio. L’aggressione alle amiche che le fanno visita. I colpi sulla porta in piena notte per disturbare. Hanno anche tagliato i fili della luce: in alcune stanze mia mamma ora è al buio. Ha chiamato l’elettricista per ripristinare la corrente, ma loro l’hanno aggredito. Ne ha chiamato un altro, hanno aggredito pure quello. Ora nessun vuole più intervenire. Gli elettricisti hanno paura. E lei è al buio.

Proprietari vampiri? Davvero? Lo dico con il cuore in gola, dopo aver liberato 135 case, impotente di fronte a quello che succede a mia madre che vive sola, a 150 km di distanza da me, in balia di inquilini prepotenti, che però sono protetti dalla legge. Abbiamo fatto denunce, chiamato i carabinieri. Abbiamo provato ogni strada. Ma nulla cambia. Anzi, cambia solo in peggio. L’altra mattina quel gentiluomo dell’inquilino ha messo un mobile davanti alla porta di casa di mia mamma per impedirle d’uscire. Che deve fare ancora? Murarla dentro? Mia mamma è una proprietaria di casa. E non ha diritto a muoversi in casa sua. Vive nella paura. E nessuno fa nulla per aiutarla. Chi sono i veri vampiri?

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