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Parigi: il vademecum anti-terrorismo

Parigi: il vademecum anti-terrorismo

“Fuggire, nascondersi, dare l’allarme”: il governo francese ha diffuso un opuscolo che spiega come comportarsi in caso di attentato

Parigi: il vademecum anti-terrorismo
Ansa
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Parigi, 3 dicembre 2015, il messaggio ai clienti de “La Bonne Biere”, il locale che ha riaperto dopo gli attentati del 13 novembre

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Parigi, 3 dicembre 2015, “La Bonne Biere”, il locale che ha riaperto dopo gli attentati del 13 novembre

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Parigi, 18 novembre 2015. Dopo il blitz a Saint-Denis, su twitter con l’hasthag #JeSuisUnChien si annuncia la morte di un cane delle forze speciali

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Poliziotti francesi nel raid a Saint Denis, vicino Parigi – 18 novembre 2015

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Abdelhamid Abaaoud in una foto su Twitter

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KENZO TRIBOUILLARD/AFP/Getty Images

Una foto di una vittima degli attentati di Parigi davanti al Cafe Belle Equipe in rue de Charonne – 15 Novembre 2015

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Abdelhamid Abaaoud in una foto su Twitter

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MIGUEL MEDINA/AFP/Getty Images

I parigini rendono omaggio alle vittime degli attentati di Parigi davanti al Bataclan – 15 novembre 2015

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MIGUEL MEDINA/AFP/Getty Images

Una donna piange davanti al Bataclan a Parigi – 15 novembre 2015

Come comportarsi in caso di attentato? “Fuggire. Nascondersi. Dare l’allarme”: queste le istruzioni base contenute all’interno dell’opuscolo dal titolo “Reagire in caso di attacco terroristico”, che il governo francese ha preparato.

L’opuscolo sarà inviato a diversi ministeri francesi per essere affisso in luoghi pubblici come stazioni, grandi magazzini, uffici, stadi e musei. Lo scrive il quotidiano Le Figaro.

Le illustrazioni sono ispirate ai depliant della sicurezza che si trovano a bordo degli aerei: l’opuscolo spiega con semplici vignette quali sono le strategie più corrette per salvare la propria vita e non mettere in pericolo quella degli altri.

Il primo consiglio è il più classico: fuggire. Questo è ovviamente possibile se si prevede il pericolo e si fugge in tempo. Se possibile, spiega poi l’opuscolo, è necessario aiutare anche altre persone nella fuga (e si vede il disegno che illustra il salvataggio, ormai famoso, della ragazza incinta fuori dalla finestra). Attenzione anche a non esporsi: meglio, per esempio, correre chini e vicino a un muro che possa fungere da protezione.

Una volta in salvo, bisogna impedire che altre persone possano passare nella zona dov’è in atto l’attentato.

Se non si puo’ fuggire, è necessario nascondersi: l’opuscolo consiglia di chiudersi a chiave in una stanza e di barricarsi, ad esempio mettendo un divano davanti alla porta. Poi consiglia di spegnere la luce e fare in modo che non ci siano oggetti rumorosi, come un televisore o uno stereo, attivi nella stanza. E, ovviamente, silenziare anche il cellulare. Tenersi lontano dalle finestre e, se proprio ci si deve muovere, strisciare a terra al di sotto del vetro.

Terza regola è dare l’allarme presso le forze di sicurezza, chiamando i numeri di emergenza. Attenzione anche quando la polizia arriva: è necessario non correre incontro alle forze dell’ordine e non fare movimenti bruschi. Bisogna alzare e mantenere le mani libere e aperte in posizione ben visibile. 

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