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Milano, Beppe Sala e le sue vere priorità: il nuovo allarme sicurezza può attendere

Milano, Beppe Sala e le sue vere priorità: il nuovo allarme sicurezza può attendere

A Milano un ragazzo è stato aggredito a colpi di martello per rubargli 30 euro. Nel capoluogo lombardo il crimine è rampante, ma il sindaco sembra pensare a tutt’altro

Inizia a Milano la Design Week, evento che da anni contribuisce a fare del capoluogo lombardo uno dei centri più importanti del design internazionale. L’inizio di questo importantissimo appuntamento non poteva avvenire sotto auspici più infausti. Ad esempio, una delle ultime aggressioni avvenute in quella che ormai è diventata la capitale italiana del crimine, ha visto tre giovani di origine straniera aggredire e derubare un ventiduenne non prima di averlo picchiato e addirittura preso a martellate in testa.

Il “Remigration Summit” che fa arrabbiare il sindaco

Il problema sicurezza della metropoli meneghina è ben noto, tanto che nelle ultime settimane persino il sindaco Beppe Sala è uscito allo scoperto sostenendo l’implementazione delle zone rosse. Tuttavia, ci sono anche altri problemi che interessano al sindaco. Così, mentre si consumava l’ennesimo weekend all’insegna di rapine e aggressioni, qualche giorno fa il sindaco ha tenuto a rispondere ad una lettera inviatagli da associazioni, ong e partiti di sinistra per impedire lo svolgimento del “Remigration Summit”, in programma il prossimo 17 maggio.

Il raduno è stato lestamente tacciato di “fascismo”, “nazismo”, “razzismo” e tutti gli altri termini che fanno subito rizzare le antenne agli anti-fascisti nostrani. Il motivo è da individuare nel tema dell’incontro, che come indica il nome, “remigrazione”, riguarderebbe la discussione di una proposta relativa all’espulsione di stranieri irregolari dall’Europa e la proposta di un incentivo economico da fornire a tutti gli immigrati regolari non integrati che, su base volontaria, desiderino tornare nel proprio Paese di origine. Una proposta che è stata presa in considerazione anche dal governo svedese.

Beppe Sala, invece, si scaglia contro tale possibilità e contro gli arditi che osino anche solo discuterne. «Milano, città medaglia d’oro della Resistenza, modello da decenni di accoglienza e convivenza civile, non si merita lo sfregio di uno show-summit come quello lanciato da Martin Sellner [attivista austriaco ideatore della “remigrazione”] e sostenuto da tutte le sigle reazionarie che lo seguono». Sala ha aggiunto: «Sono dell’avviso che temi complessi e articolati come quello delle migrazioni non possano e non debbano essere affrontati con tali modalità, con i toni di questo summit e con adunanze che alimentano l’odio e la disumanità. Chiederò un incontro al Prefetto e al Questore di Milano ribadendo con forza quanto già dichiarato nei mesi scorsi: si blocchi il “Remigration Summit” e si vieti il suo svolgimento sul territorio milanese».

L’aggressione a colpi di martello

Mentre sindaco e associazioni portano avanti le loro dispute pseudo-teologiche contro l’innocuo svolgimento di una conferenza, a Milano è terminato l’ennesimo weekend di “ordinaria follia”. Si segnala la rapina in zona Arco della Pace tentata da due ragazzini di 19 e 15 anni, che hanno provato a sottrarre le scarpe ad un altro ragazzo ma sono stati sorpresi e arrestati dalla Polizia.

Nella sera fra venerdì e sabato, invece, nei pressi di piazzale Loreto un giovane di 22 anni è stato aggredito mentre rientrava a casa in compagnia di un’amica dopo aver partecipato ad un Escape Room. Circondato da tre ragazzini di origine straniera, Federico ha subito riferito loro che gli avrebbe dato tutti gli oggetti di valore in suo possesso, «l’importante è che non mi picchi».

Immediatamente dopo, uno dei tre ha preso un martello colpendo Federico in testa. Caduto in terra, il malcapitato è stato anche preso a pugni e calci dai tre aggressori, che hanno nuovamente colpito Federico con il martello. Il bottino del furto con pestaggio è stato di 30 euro e un cellulare. Ad aggressione finita uno dei tre ha detto al ragazzo aggredito: «Visto che sei stato così bravo ti meriti un’altra martellata», e ha colpito Federico nuovamente. «Scusa fra’, ma noi ci guadagnano da vivere così», ha detto uno dei tre aggressori prima di andarsene.

In una città dove un ragazzo viene preso a martellate per strada e dove sono nate ronde di vigilantes contro la criminalità, c’è da augurarsi che tutto fili liscio durante la Design Week. Intanto è arrivato l’ultimo suggerimento del sindaco in vista degli eventi legati al Salone del Mobile e del Fuori Salone: usare poco le automobili.

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