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Costo, tempi e opere connesse: il progetto per il nuovo San Siro

Costo, tempi e opere connesse: il progetto per il nuovo San Siro

Il dossier depositato da Milan e Inter chiarisce i termini del piano: 1,2 miliardi di investimento, stadio pronto nel 2031 con capienza da 71.500 spettatori e nel 2035 la cittadella nell’area circostante

Il nuovo stadio di Milan e Inter con tutte le opere connesse nell’area di San Siro costerà ai club milanesi 1,250 miliardi di euro. E’ questo l’importo dell’operazione dichiarato dalle società nel dossier presentato al Comune di Milano e che accompagna l’offerta di acquisto dell’attuale impianto e delle aree limitrofe. Un documento di 250 pagine, guida su cosa le proprietà RedBird e Oaktree intendono fare, tempistiche di realizzazione comprese, una volta completato l’iter di acquisto entro il 31 luglio prossimo.

La pubblicazione del bando da da parte del Comune di Milano, poche ore dopo l’ufficializzazione dell’apertura di un fascicolo di indagine da parte della Procura di Milano, ha reso pubblico il contenuto del dossier e svelato le carte delle due società. Manca ovviamente il progetto esecutivo, non ci sono render su come si intende realizzare il nuovo stadio o su come sarà rifunzionalizzata la parte del vecchio San Siro che resterà in piedi, ma tutto il resto viene spiegato così che il Comune di Milano possa validare definitivamente il progetto.

Il nuovo San Siro, che sorgerà nell’attuale area dei parcheggi, avrà una capienza di circa 71.500 posti e nelle intenzioni dei proponenti dovrà essere operativo 365 giorni l’anno, sulla scorta di quanto avviene nelle grandi capitali europee. Avrà due anelli per richiamare la forma avuta fino al Mondiale di Italia ’90 quando fu aggiunto il terzo. Dovrà essere pronto nel 2031 e fino a quel momento Milan e Inter continueranno a giocare al Meazza. Il costo della struttura è stimato in 708 milioni di euro (390 per le opere connesse) e i lavori potranno iniziare solo dopo la fine delle Olimpiadi di Milano Cortina 2026 perché non è conciliabile la presenza di un cantiere con le attività dei Giochi, essendo San Siro stato scelto per la cerimonia d’apertura in calendario il 6 febbraio 2026. La stima è che l’operazione possa innescare un indotto da 4,6 miliardi di euro con benefici più ampi rispetti alla sola area interessata dall’intervento.

L’intervento sull’area sarà in due tempi. Una volta completata la costruzione del futuro stadio si procederà alle opere accessorie che entreranno in funzione tra il 2033 e il 2035. Come ampiamente preannunciato, una parte dell’attuale Meazza verrà rifunzionalizzata con totale rimozione della copertura, delle tribune del terzo anello e del primo anello, di parte delle tribune del secondo anello e di circa il 70% delle rampe che caratterizzano la facciata esistente. A restare in piedi dovrebbe essere parte della Curva Sud e del rettilineo identificato oggi con il colore arancio, compresa la torre di servizio. Per fare cosa? La proposta è che ospiti un comparto “a uso hotel, uffici e negozi con spazi destinati alla cittadinanza e specifiche funzioni rivolte alla comunità”.

Nel dossier chiariti anche alcuni aspetti tecnici oggetto del dibattito pubblico di questi anni: secondo il progetto la struttura sarà più distanziata rispetto alle abitazioni con una sorta di podio che consentirà ai tifosi l’avvicinamento ai tornelli nei giorni delle partite mentre negli altri periodi “parte del podio si apre e si trasforma in una grande piazza urbana, integrata con il parco circostante”. Quando tutto sarà completato, attorno allo stadio dovrà sorgere una cittadella dello sport in cui saranno previsti museo, store dei club, uffici, hotel, aree ristoro e verde.

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