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Dramma Brignone, Olimpiade a rischio: terribile infortunio

Dramma Brignone, Olimpiade a rischio: terribile infortunio

La campionessa cade durante gli Assoluti, doppia frattura e danno ai legamenti. Dieci mesi per arrivare ai Giochi per coronare una carriera straordinaria: “Ci proverò”

Finale di stagione drammatico per Federica Brignone, la fuoriclasse dello sci azzurro reduce dalla conquista della Coppa del Mondo generale per la seconda volta in carriera con le coppe di discesa libera e gigante come contorno. La valdostana è stata protagonista di una bruttissima caduta nel corso del gigante degli Assoluti in Val di Fassa e si è procurata una terribile serie di fratture che la costringeranno a un lungo stop. Operata immediatamente, dovrà affrontare una lunga fase di riabilitazione senza certezze. La verità è che la sua partecipazione al top alle Olimpiadi di casa a Milano Cortina, febbraio 2026, è a forte rischio: dieci mesi sembrano tanti, ma non lo sono per un’atleta che doveva coronare ai Giochi una carriera straordinaria con l’obiettivo di prendersi il primo oro olimpico.

E’ accaduto tutto nello spazio di pochi istanti, in una giornata che doveva essere solo di festa. Federica stava affrontando una serie di porte quando ha agganciato una blu con il braccio destro, andando in rotazione e finendo violentemente sulla neve. Le sue condizioni sono parse subito preoccupanti. Trasportata alla fine della pista su un toboga, ha avuto necessità dell’elisoccorso per arrivare all’ospedale di Trento dove, accompagnata dal fratello, ha potuto svolgere i primi accertamenti.

Dramma Brignone, Olimpiade a rischio: terribile infortunio
Il momento della caduta di Federica Brignone (Ansa)

Il bollettino della Federsci non ha lasciato spazio a interpretazioni: “Frattura scomposta pluriframmentaria del piatto tibiale e della testa del perone della gamba sinistra”, una diagnosi che ha spinto la commissione Medica FISI a predisporre il trasferimento immediato presso la clinica “La Madonnina” di Milano dove si è deciso per l’operazione perché le fratture sono state definite importanti. Nel corso dell’intervento è emerso anche un danno ai legamenti, in parte riparato subito e in parte lasciato a un secondo momento. Lei, Federica, è rimasta sempre cosciente e ha dettato poche parole (ma di speranza) all’Ansa: “Nel momento più felice della mia carriera non ci voleva proprio, mi aspettava ancora un mese di lavoro e non vedevo l’ora di farlo. Oggi le condizioni della pista erano ottime, stavo bene. E se tornassi indietro rifarei tutto uguale…cercando però di non cadere”.

E adesso, cosa succede? Certamente la campionessa valdostana salterà tutta la preparazione estiva e la sua prossima stagione di Coppa del Mondo è compromessa. L’obiettivo, però, era e rimane un altro: presentarsi al cancelletto di partenza delle Olimpiadi per coronare un lungo inseguimento. La sintesi l’ha fatta in serata il professor Andrea Panzeri che l’ha operata per consentirle da subito la stabilizzazione della parte infortunata e l’avvio del recupero: “L’intervento è andato bene, direi anche meglio del previsto: si è confermata una brutta frattura con una lesione capsulo legamentosa della parte mediale e anche del crociato anteriore. La riduzione ossea è venuta bene, è stata messa una placca con delle viti. E’ stata riparata la parte legamentosa mediale, mentre del crociato valuteremo più avanti. Domani comincia il percorso riabilitativo che lentamente lentamente la porterà al suo recupero. Prevediamo 45 giorni di scarico, poi settimana in settimana vedremo come modificare il programma”.

Alla Brignone sono arrivati messaggi di vicinanza e solidarietà da tutto il mondo dello sci e non solo. A lei ha scritto il presidente del Coni, Giovanni Malagò: “Tornerai a farci gioire più di prima, da vera ‘Tigre’ delle nevi. Con la tua classe, il tuo sorriso e la tua consapevolezza. Scriverai altre pagine indelebili dello sci alpino. Ti aspettiamo presto – ha aggiunto Malagò -, per prenderti quel sogno Milano-Cortina 2026 che la sfortuna non può negarti. Forza, Federica!”.

Il drammatico infortunio arriva a pochi giorni dal trionfo in Coppa del Mondo a Sun Valley il 22 marzo scorso, momento più alto di un’annata da ricordare per l’atleta che insegue il solo Alberto Tomba nella classifica per gare di coppa del mondo vinte. Nel 2024 e 2025 per lei 10 successi e due medaglie mondiali a Saalbach. A 34 anni la dimostrazione di essere nel pieno della maturità e senza alcuna voglia di mollare prima delle Olimpiadi di casa. Ora la rincorsa si farà più difficile.

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