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Le donne al centro di tutto, nella vita e (anche) nello sport

Le donne al centro di tutto, nella vita e (anche) nello sport

«Donna Oro d’Italia» è l’appuntamento con lo sport al femminile, organizzato dall’Associazione “Giornaliste Italiane”, che si terrà a Roma venerdì 4 aprile, al Circolo Tennis Eur.  

Le donne da celebrare in ogni occasione per ricordarsi delle medaglie e dei trionfi di Parigi 2024 e di quelli che verranno perché Milano-Cortina 2026 è più vicina di quello che sembri (meno di un anno) e l’ultima stagione degli sport invernali ci ha portato la Coppa del Mondo di Federica Brignone e una nazionale di sci che in visto del prossimo appuntamento a cinque stelle ci fa sognare altre medaglie (possibilmente d’oro). Ecco perché ogni occasione è buona per celebrare le donne e chi meglio dell’associazione le “Giornaliste” può farlo? Raccontare le donne vincenti nello sport con la testimonianza delle dirette interessate è l’obiettivo di “Donna Oro d’Italia”.

È l’appuntamento con lo sport al femminile, organizzato dall’Associazione “Giornaliste Italiane”, che si terrà a Roma venerdì 4 aprile, al Circolo Tennis Eur.  Ad animare il confronto sullo sport in rosa il Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi, il Presidente del CONI e della “Fondazione Milano Cortina 2026” Giovanni Malagò, il Presidente di Sport e Salute Marco Mezzaroma, il Vicepresidente del Comitato Italiano Paralimpico Roberto Valori, Paola Ferrari conduttrice tv e membro dell’associazione Giornaliste Italiane, Paolo Petrecca Direttore Rai Sport, Francesca Lollobrigida del pattinaggio di velocità Oro Mondiale 5000m, Giulia Ghiretti Oro per il nuoto Parigi 2024, Alberta Santuccio, Oro spada a squadre Parigi 2024. A moderare il confronto Nico Forletta, caporedattore e responsabile sport del Gr Radio Rai1. Ad introdurre, Paola Ferazzoli Presidente di Giornaliste Italiane, l’associazione che ha l’ambizione di diventare un manifesto culturale per tutte le giornaliste libere: libere dalle appartenenze, libere da pregiudizi, libere dalle catene del conformismo linguistico-culturale del politicamente corretto e dalle relative derive censorie e persecutorie. L’associazione è nata circa un anno fa anche sulla spinta di due eventi come la nomina della prima donna presidente del Consiglio e della prima donna capo dell’opposizione

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