Tra le mille contraddizioni di una stagione che il popolo milanista non vede l’ora di archiviare c’è il diverso impiego di due giocatori che dividono la critica e i tifosi per il mancato utilizzo il primo e l’eccesso di presenza in campo il secondo. Parliamo di Fikayo Tomori e Joao Felix. Il difensore inglese è ormai all’ultimo posto nelle gerarchie di Sergio Conceicao. Dopo essere stato un grande protagonista nel Milan dello scudetto con Stefano Pioli e aver giocato con continuità anche nelle stagioni successive con il tecnico emiliano, Tomori in questa stagione ha giocato soltanto undici volte da titolare e da sette partite resta in panchina senza entrare in campo neanche un minuto. Prima della partita di Napoli Conceicao ha giustificato così il mancato utilizzo del difensore inglese: «Dipende dai cicli, dalla forma. Ho quattro difensori centrali verso i quali ho grande fiducia». Non si direbbe visto che Tomori gioca poco (anzi pochissimo) e la coppia centrale a cui si affida Conceicao non convince neanche un po’ e al “Maradona” dopo neanche un minuto Pavlovic e Gabbia si sono fatti infilare in maniera imbarazzante dalla penetrazione di Politano. Ma è soprattutto l’impostazione della difesa del Milan a rendere ingiustificabile l’assenza di un giocatore rapido come Tomori. Il tecnico portoghese vuole la sua linea difensiva molto alta e non schierando giocatori in mezzo al campo bravi nell’interdizione (a parte Fofana) ecco che la difesa si trova spesso esposta alle ripartenze. È una situazione che si ripete dall’inizio della stagione quando in panchina c’era Fonseca. Con Conceicao non è cambiato niente e il Milan continua a dimostrare la stessa fragilità difensiva quando i centrali devono correre all’indietro. La colpa non è solo di Gabbia e Pavlovic che sono comunque penalizzati dalla poca velocità e in questo caso uno come Tomori sarebbe molto più utile, ma anche dalla difficoltà dei due esterni (Walker e Rheo Hernandez) nella fase difensiva. Eppure l’inglese continua a stare in panchina, forse paga anche il suo no al trasferimento nel mercato dello scorso gennaio, di sicuro il feeling con Conceicao non è mai decollato, ma le distrazioni difensive del Milan continuano con imbarazzante ripetitività e Tomori resta ai margini. Il Milan a giugno lo metterà di nuovo sul mercato, dalla Premier non mancano le richieste e il club rossonero spera di spuntare una trentina di milioni. Tra i club interessati ci sono Tottenham, Newcastle e West Ham e il ritorno in Inghilterra dove ha giocato con Chelsea, Brighton, Hull City e Derby County sembra molto probabile. Lui intanto si consola con la bellissima influencer colombiana Valentina Bedoya conosciuta lo scorso anno a Dubai.
Chi invece gode della massima fiducia del suo allenatore è Joao Felix, ma i risultati sul campo non sono quelli che il Milan si aspettava. Otto partite consecutive da titolare e neanche un gol. L’ex enfant prodige del calcio portoghese è arrivato a gennaio spinto in rossonero dal suo agente, il potentissimo Jorge Mendes, lo stesso che cura gli interessi di Conceicao. Joao Felix che nel 2019 venne pagato 120 milioni dall’Atletico Madrid è stato voluto fortemente dall’allenatore del Milan dopo essere stato bocciato dallo scouting del club rossonero. Alla fine l’ad Furlani ha rimandato l’operazione a Ibrahimovic e Conceicao che hanno fatto di tutto per portarlo a Milanello. Spesso utilizzato come trequartista alle spalle della punta centrale (lui che ha sempre dato il meglio da esterno alto o seconda punta) nel 4-2-3-1 che tanto piace a Conceicao ma che si è dimostrato poco funzionale al gioco del Milan per le caratteristiche dei giocatori impiegati, Joao Felix non ha mai convinto, spesso intestardendosi in inutili dribbling che hanno fatto arrabbiare anche i suoi compagni. Al punto che domenica sera nel ventre dello stadio “Maradona” un nervosissimo Walker si è rivolto minaccioso a Joao Felix: «Passiamoci la palla, non siamo Messi». Nessuna reazione da parte del portoghese, che sembra vivere in un mondo suo, ma che continua a essere utilizzato con continuità mentre Rafa Leao finisce spesso in panchina. Anche a Napoli dove il Milan non è esistito finchè è stato in campo Joao Felix e quando finalmente Conceicao si è deciso a sostituirlo mettendo in campo Leao è iniziata un’altra partita, che il Milan ha dominato rischiando di effettuare l’ennesima rimonta. Già perché non è la prima volta che con l’ingresso di Leao il Milan ribalta le partite e Rafa è il protagonista assoluto. E’ successo a Lecce e ad Empoli, a San Siro col Verona. Eppure per Conceicao il titolare è sempre Joao Felix, anche se spesso i problemi del Milan li risolve Rafa Leao. Non deve essere troppo contento della situazione neanche il Chelsea, proprietario del cartellino di Joao Felix. A questo punto il suo destino sembra segnato, il biglietto di ritorno a Stamford Bridge praticamente già fatto. Se il Chelsea sperava che il talento del portoghese tornasse a brillare a Milano, il piano è fallito. E farlo giocare così tanto forse non è un vantaggio per nessuno, perché con queste prestazioni il suo valore sul mercato è destinato a scendere, non certo a salire.