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Tennis, Sinner a un mese dal ritorno “Roma arrivo, sarà bellissimo”

Tennis, Sinner a un mese dal ritorno “Roma arrivo, sarà bellissimo”

L’altoatesino sta scontando la sospensione e si è confessato a Sky: “Ho passato molto tempo con mio padre e con i miei amici. L’aiuto del pubblico sarà importante, ma avrò tanta pressione addosso e sono curioso di vedere come reagirò”

Il ritorno in campo di Jannick Sinner dopo la sospensione comminata dalla Wada si avvicina.  Il conto alla rovescia è iniziato. Manca solo un mese al rientro del tennista azzurro, in programma agli Internazionali d’Italia. Il numero uno del mondo, squalificato tre mesi dopo l’accordo per chiudere il caso Clostebol, ha dato infatti appuntamento a Roma, dove il prossimo 6 maggio inizierà il Masters 1000 del Foro Italico. Per Sinner l’accredito per il torneo arriverà durante la mattinata del 5 maggio, visto che a causa della vicenda Clostebol, Sinner non potrà accedere al Foro Italico. Fino ad allora si allenerà altrove, in attesa della conferenza stampa che dovrebbe tenersi il pomeriggio, lo stesso giorno. Insomma, il campione di San Candido è pronto a mettersi alle spalle il periodo complicato, anzi lo sta già facendo, come dimostrano i recenti avvistamenti, è stato immortalato a un torneo di padel, in bici (insieme agli amici Ciccone e Giovinazzi), a guidare i go-kart e alla sfilata di Gucci per la Milano Fashion Week. L’esordio sulla terra rossa del Foro Italico sarà venerdì 9 o sabato 10 maggio perché Sinner usufruirà di un “bye” che in gergo tennistico è il privilegio di saltare uno o più turni di un torneo a eliminazione diretta, di solito concesso agli atleti che si sono meglio classificati in base al ranking oppure a quei giocatori che, di fatto, sono teste di serie. Sinner ha sfruttato questi due mesi di squalifica per rilassarsi e staccare, concentrandosi su amici e famiglia e concedendosi anche qualche momento di svago. Jannik non ha potuto allenarsi normalmente a causa dell’inibizione ricevuta, e così ha svolto soprattutto lavoro fisico  in palestra. Dal 13 aprile però l’azzurro potrà finalmente tornare ad allenarsi nei circoli professionistici.

E intanto il campione si è raccontato a Sky: “Sto molto bene sono, riposato e quindi contento. Ho fatto tante cose diverse, speso molto tempo con la mia famiglia, con mio papà soprattutto e i miei migliori amici che sono a Montecarlo. Ho girato con i go-kart, fatto uscite in bicicletta.  Alla fine le persone che ho intorno tutti i giorni sono proprio loro che mi danno la forza per andare avanti. Stiamo lavorando molto in palestra per essere pronto quando rientro, ma manca ancora tempo.”  Anche lui è curioso di capire come starà ”Se mi chiedete com’è andato questo periodo avremo tutte le risposte a Roma, ma sta andando davvero bene”. Poi una riflessione su quanto accaduto da quando è esploso il caso doping alla sentenza e al fermo. ”Se parlo in modo onesto mi sento molto tranquillo. La decisione di andare verso la direzione di prendere la sospensione di tre mesi è stata molto rapida e abbiamo accettato in poco tempo anche se io non ero tanto d’accordo e abbiamo fatto un po’ avanti e indietro con il mio avvocato e le persone che avevo intorno. Alla fine si deve scegliere il male minore e questo ho fattoAnche se a volte penso che sia ingiusto, per quello che sto passando. Però se guardiamo bene sarebbe potuta andare peggio e con più ingiustizia. E’ andata così. Ero molto fragile quando ho preso la sospensione a Doha e mi sento ancora così, da qualche mese fino ad ora. Sono successe cose che non mi aspettavo, delle reazioni mie che non mi aspettavo. Vi direi una bugia se vi dicessi che sono una persona senza sentimenti, senza emozioni e senza niente. Però nella vita si impara e credo che anno dopo anno conosco sempre meglio come sono e che valore ho come persona. E’ stato molto difficile in certi momenti, ma le persone intorno a me mi hanno dato la forza di sollevarmi e di capire quello che è successo”.

E sul fatto che, praticamente, in questi due mesi di tennis non è cambiato nulla a livello di tabellone e i suoi avversari diretti hanno combinato poco o niente? “Ho guardato veramente poco il tennis. Non sto controllando proprio niente tranne qualche partita mi interessa, ma il resto proprio zero. Perché è una cosa che non posso controllare come giocano gli altri, i risultati e poi sto fuori per 3 mesi e quindi è inutile guardare. La classifica, siamo d’accordo, è importante. Ripartire numero uno, due, tre anche. Ma è un momento un po’ diverso. Quella nuova generazione che sta arrivando, Nole che continua a giocare e vincere dei tornei. Io, comunque, non posso controllare niente”.  L’obiettivo è sul Foro Italico: ”Non vedo l’ora di rientrare a Roma. Sarà bellissimo ma anche difficile, rientrare già con tanta attenzione a Roma dove ce ne sarà ancora di più. Ma sto vivendo tutto al meglio, sto facendo cose diverse e quindi sono contento. Sarà molto importante il bilanciamento sia dell’attenzione che ricevo che come io posso reagire. Sicuramente mi piace giocare in Italia, l’ho fatto vedere a Torino, il pubblico è un’arma in più, il supporto italiano è molto importante si sente in campo ed è una carta da usare, ma sarà un problema o un privilegio tra un mesetto. Ragazzi ci vediamo a Roma”‘.

La vicenda Clostebol per Sinner ha inizio il 10 marzo del 2024, a Indian Wells. In occasione del Masters 1000, Sinner è risultato positivo a un primo controllo antidoping; ripetuto il controllo il 18 marzo, è risultato nuovamente positivo al Clostebol. Revocate le prime due sospensioni, il 20 agosto il tribunale sportivo, l’Itia, ha comunicato che ha assolto il numero uno del mondo. Per il tribunale Jannik non ha avuto “alcuna colpa o negligenza”: nelle sue urine la concentrazione è troppo bassa per influire sulle sue prestazioni. Jannik ha dovuto comunque rinunciare ai 400 punti ottenuti al torneo 1000 di Indian Wells e ha dovuto pagare una multa di 300mila euro. La storia, però, era appena iniziata. I Giochi Olimpici del 2024 erano l’obiettivo principale di Jannik Sinner. L’azzurro aveva fissato il ritorno al Roland Garros come tappa obbligatoria della sua programmazione, soprattutto dopo aver rinunciato a Tokyo tre anni prima. Una tonsillite, tuttavia, ha impedito all’attuale numero uno del mondo di viaggia tributare un’accoglienza trionfale are verso Parigi. La rivincita era arrivata a New York. Dopo il trionfo agli Us Open Jannich aveva dedicato la vittoria alla zia: “Voglio dedicare il titolo a mia zia, non sta bene e non so quanto ancora sarà nella mia vita”, aveva detto emozionato durante la cerimonia di premiazione. Poche settimane dopo queste parole, l’amata zia di Jannik, Margith Rauchegger, è scomparsa all’età di 56 anni. La vicenda Costebol per Sinner è stata lunga e dolorosa e uno dei giorni più difficili è stato quello in cui è arrivata la squalifica: il 25 febbraio la Wada ha comunicato l’accordo preso con Sinner e i suoi legali. Adesso il ritorno in campo si avvicina e Roma si prepara a tributare un’accoglienza trionfale al primo tennista italiano della storia chè è salito sul tetto  del mondo e che si presenterà al Foro Italico ancora da numero uno.

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