24 agosto 2016, il terremoto devasta Amatrice ed altre località del centro Italia. Centinaia i morti, decine i paesi rasi al suolo. Le immagini di quel giorno indelebili nella memoria degli italiani.
Amatrice, 24 agosto 2016. Soccorritori in azione, in un’immagine dei Vigili del Fuoco.
Devastazione ad Amatrice, Rieti, provocata dal terremoto. 24 agosto 2016
Amatrice, 24 agosto 2016. Vigili del Fuoco alla ricerca di sopravvissuti tra le macerie.
Amatrice, 24 agosto 2016. Un Vigile del Fuoco alla ricerca di sopravvissuti tra le macerie.
Amatrice, 24 agosto 2016. Un carabiniere alla ricerca di sopravvissuti tra le macerie di un edificio.
Amatrice, 24 agosto 2016. Un cane alla ricerca di sopravvissuti fra le macerie.
Amatrice, 24 agosto 2016. Un ferito riceve soccorso.
Amatrice, 24 agosto 2016. Le crepe all’interno di un’abitazione distrutta dal sisma.
Amatrice, 24 agosto 2016. Soccorritori in azione tra le macerie di una casa implosa su se stessa.
Amatrice, 24 agosto 2016. La facciata di una casa completamente crollata al suolo.
Amatrice, 24 agosto 2016. Soccorritori in azione tra le macerie.
Amatrice, 24 agosto 2016. Una donna ferita viene estratta dalle macerie.
Amatrice, 24 agosto 2016. Soccorritori in azione tra le macerie
Amatrice, 24 agosto 2016. Un uomo viene estratto dalle macerie da un gruppo di soccorritori
Amatrice, 24 agosto 2016. Agenti di polizia alla ricerca di sopravvissuti tra la macerie
Amatrice, 24 agosto 2016. Una donna estratta dalle macerie riceve soccorso.
Amatrice, 24 agosto 2016. Un’abitazione divorata dal terremoto.
Amatrice, 24 agosto 2016. Un uomo viene estratto dalla macerie da un gruppo di soccorritori.
24 agosto 2016. I danni provocati dal forte terremoto ad Amatrice (Rieti).
Amatrice, 24 agosto 2016. Una donna e un bambino tra le persone radunatesi per strada, tra le macerie degli edifici distrutti dal sisma.
Amatrice, 24 agosto 2016. Macerie e devastazione causate dal terremoto che ha colpito la provincia di Rieti.
24 agosto 2016. Il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, ad Amatrice (Rieti) dopo il terremoto.
24 agosto 2016. Una veduta aerea di Amatrice (Rieti), ripresa da mezzi di elisoccorso, dopo il terremoto.
Amatrice, 24 agosto 2016. Un campanile rimasto intatto, tra le macerie degli edifici circostanti.
Amatrice, 24 agosto 2016. Una donna ferita viene estratta dalla macerie.
Amatrice, 24 agosto 2016. Un uomo ferito viene estratto dalla macerie da un gruppo di soccorritori.
Amatrice, 24 agosto 2016. Strade devastate del centro in provincia di Rieti.
Amatrice, 24 agosto 2016. Le macerie del centro in provincia di Rieti.
Amatrice, 24 agosto 2016. Una donna viene tratta in salvo da un gruppo di soccorritori.
Amatrice, 24 agosto 2016.Volontari e squadre di soccorso scavano tra le macerie.
Amatrice, 24 agosto. La città in provincia di Rieti devastata dal terremoto.
Amatrice, Amatrice. L’interno di una chiesa distrutta dal terremoto.
Amatrice, 24 agosto 2016. Il centro devastato dal terremoto.
Amatrice, 24 agosto 2016. Soccorritori tra le macerie della città rasa al suolo dal terremoto.
Amatrice, 24 agosto 2016. L’orologio della torre di civica fermo alle 3:30, quando una scossa di magnitudo 6.1 scuote la terra e demolisce l’intero paese.
Amatrice, 24 agosto 2016. Cumuli di macerie, tanti morti e feriti nella città rasa la suolo dal terremoto delle 3:30.
Amatrice, 24 agosto 2016.Una suora ferita dalle macerie dopo le prime scosse del terremoto.
Amatrice, 24 agosto 2016. Il centro del paese distrutto dal terremoto che nella notte ha colpito l’Italia centrale.
Amatrice, 24 agosto 2016. Un’immagine della città dopo il terremoto.
Amatrice, 24 agosto 2016. Un’automobile colpita da una trave.
Amatrice, 24 agosto 2016. Cumuli di macerie dopo la scossa di terremoto.
Amatrice, 24 agosto 2016. I soccorsi al lavoro dopo il sisma che nella notte ha colpito il Centro Italia.
Amatrice, 24 agosto 2016. Un momento dei soccorsi.
Amatrice, 24 agosto 2016. Un momento dei soccorsi.
Amatrice, 24 agosto 2016. I primi soccorsi ai feriti all’ospedale locale.
Prime immagini della città di Amatrice devastata dal terremoto che l’ha colpita alle 3:30 della mattina del 24 agosto 2016.
La città di Amatrice devastata dal terremoto che l’ha colpita alle 3:30 della mattina del 24 agosto 2016.
Prime immagini della città di Amatrice devastata dal terremoto che l’ha colpita alle 3:30 della mattina del 24 agosto 2016.
Prime immagini della città di Amatrice devastata dal terremoto che l’ha colpita alle 3:30 della mattina del 24 agosto 2016.
Amatrice, 24 agosto 2016. Il centro del paese distrutto dal terremoto che nella notte ha colpito l’Italia centrale.
Amatrice, 24 agosto 2016. Il centro del paese distrutto dal terremoto che nella notte ha colpito l’Italia centrale.
Amatrice, 24 agosto 2016. Il centro del paese distrutto dal terremoto che nella notte ha colpito l’Italia centrale.
Amatrice e il suo centro storico non esiste più. Tagliata in due a metà corso da una collina di sassi, mattoni, tegole, mobili e vestiti, che una volta erano banche, case, negozi, chiese.
E poi come sempre in questi casi la polvere. Grigia. Ovunque.
Corso Roma, la via principale di Amatrice, ha un fronte che la taglia a metà fatto da una collina di macerie, gran parte frutto del Comune che è venuto giù tutto intero. Non che il Comune sia inagibile, come l’ospedale o la stazione dei carabinieri. Semplicemente non esiste più. Non c’è una casa del centro storico che non sia da abbattere o pericolante se ad atterrarla non ci ha già pensato il terremoto.
Anche le parallele ai lati del corso sono nelle stesse condizioni: impraticabili per crollo totale. Il lavoro dei soccorsi è partito dopo poco meno di un’ora dalle 3:36 – lo ha ammesso anche il sindaco – e all’alba tutti i fronti erano predisposti: vigili, forestali, volontari, a mani nude, con pale, corde e picconi. Sono stati estratti vivi in parecchi, Irina, Natale, Yuri dopo ben nove ore sotto le macerie.
Terremoto Amatrice. Una città di macerie | video
Per il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, questa volta lo Stato ha funzionato considerando tutte le difficoltà della geografia del territorio. Ma il sindaco avrà anche parole di elogio per i media, per la tempestività delle informazioni tragiche che hanno messo a disposizione dell’opinione pubblica che ha accelerato la messa in moto della macchina della protezione civile.
Assieme alla soddisfazione per le salvezze, ecco il solito sudario di dolore e pianti: per ora si contano 230 persone che proprio nella cittadina hanno perso la vita. Non ce l’hanno fatta i piccoli gemelli di sette anni Simone e Andrea, le due ragazze afghane ancora non recuperate, le tre suore con le quattro ospiti dell’ospizio a cui sono crollati due piani sulla testa, che ancora non si aggiungono alla decina di cadaveri che verranno via via deposti nelle due zone distinte a nord e sud delle macerie del centro storico. Quale che sia la contabilità dei morti, Amatrice la scorsa settimana, quella del Ferragosto, era strapiena, più di ora, e più di uno ha parlato di strage mancata.
Terremoto in Centro Italia, decine di morti – Foto, video
Ma se questa tragedia fosse accaduta domenica prossima quando sarebbe stata prevista la sagra cult degli spaghetti all’Amatriciana, sarebbe stato comunque peggio. Chi si è salvato ha parlato di un vero blitz del sisma, una scossa lampo: “Dieci secondi e tutto giù per terra”, ha detto Marco. “Faceva su e giù in modo secco, non dondolava, sussultava”, ha spiegato Don Fabio.
Vittime anche nei palazzi più recenti, come a Piazza Sagnotti, e si parla di case degli anni 60/70. Quelle antisismiche più recenti hanno resistito mentre quelli rimasti in piedi non erano quelli della storia secolare di Amatrice. “Quando ho visto che la storica porta di Amatrice era andata giù, ho capito il dramma – ha detto il sindaco Pirozzi – il paese non esiste piu’ ma risorgeremo. Il difficile sarà riparare la contabilità dei morti e dei danni, svuotare le macerie, evitando gli errori fatti all’Aquila, 30-40 chilometri in linea d’aria, l’altra grande tradita dalla terra quasi sette anni fa”.
Amatrice: le immagini della distruzione dall’elicottero – Video
Fra i tanti testimoni del terremoto c’è anche un autista della Tua, il servizio di Trasporto regionale dell’Abruzzo, Giuseppe Dall’Omo, che da questa notte ha dato ospitalità sull’autobus ad alcuni cittadini scesi in strada: “Stavo dormendo nella mia casa di Amatrice quando sono stato svegliato dal boato. In preda al panico ho cercato subito di capire quello che era accaduto. Mi sono vestito e sono andato verso la porta di casa che era però bloccata. Mi sono vestito appena e sono riuscito ad aprire la porta e dirigermi verso il centro del paese per capire che cosa era successo. Poi sono salito sul pullman – ha detto l’autista della Tua – l’ho aperto e ho fatto salire alcune persone che erano in strada, alcune quasi svestite. Ho acceso il riscaldamento perché faceva freddo e siamo rimasti nell’autobus fino a quando non sono arrivati i primi soccorsi. Le strade erano quasi tutte impraticabili”.
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