Bambini rapiti dalla giustizia: un manuale di autodifesa
Un libro racconta perché i servizi sociali possano allontanare un figlio dalla sua famiglia. E, soprattutto, come ci si possa tutelare dalle ingiustizie
Lo scandalo dei presunti allontanamenti illeciti dei bambini di Bibbiano, emerso grazie all'inchiesta «Angeli e demoni» nell'estate 2019, l'ha mostrato con un'evidenza a dir poco drammatica: l'allontanamento di un bambino dai suoi genitori naturali, deciso dagli assistenti sociali, così come il suo affido giudiziario a un altro nucleo familiare (o, ancor peggio, a un centro di accoglienza) è un trauma capace di spaccare in due non soltanto una famiglia e, spesso, le vite che la compongono, ma anche l'opinione pubblica. Le polemiche seguite allo scandalo di Bibbiano, infatti, hanno dimostrato che l'affido minorile è un tema sicuramente difficile, controverso, spesso inquietante, che divide verticalmente coscienze e società ogni volta che un minore viene allontanato da casa per essere affidato ai Servizi sociali.
Per rispondere alle troppe domande suscitate dallo scandalo di Bibbiano, così come dai sempre più numerosi casi di bambini «rapiti dalla giustizia», e in definitiva per affrontare i serissimi problemi dell'affido familiare, è da poco in tutte le librerie e nei negozi online il libro «Il sistema affidi italiano: criticità di un mondo da rivedere». Il saggio (Santelli editore, 118 pagine, 12,50 euro) affronta il tema degli affidi, ma anche le patologie della giustizia minorile italiana, e lo fa da più punti di vista: quello del genitore, del magistrato minorile, degli assistenti sociali. Propone, in più, la concretezza di alcuni diversi casi di cronaca emblematici, analizzati in profondità attraverso il loro iter processuale. Scopo del libro è fare luce sul sistema degli affidi, mettendone in evidenza le tante falle e proponendo spunti per una corretta revisione del sistema. Non un semplice libro, quindi, ma una lettura utile per tutti: una guida per le famiglie e un monito a tutte le istituzioni affinché non accada più che un bambino venga ingiustamente allontanato dalla propria famiglia.
Il libro è stato scritto a quattro mani dalla scrittrice Andrea Cangiotti e da Cristina Franceschini, avvocato della famiglia e fondatrice, a Verona, di Finalmente Liberi, la onlus veronese che dal 2014 si batte contro le tante storture della giustizia minorile. Ha contribuito lo psichiatra Paolo Cioni, che approfondisce quale dovrebbe essere il ruolo dello psicoterapeuta nella tutela dei minori.