Biglietti nominali ai concerti: perché non piacciono a quasi tutti i promoter
Assomusica dice no, ma c'è anche chi approva il ticket con nome e cognome. Come Claudio Trotta della Barley Arts...
Non si raffredda la polemica sull'introduzione del biglietto nominale per gi spettacoli dal vivo in location con una capienza superiore ai cinquemila spettatori. Assomusica, l'associazione che riunisce gli organizzatori e produttori di spettacoli di musica dal vivo sostiene che "ci saranno rincari del prezzo medio dei biglietti di 8-10 euro e tempi di attesa in coda per entrare raddoppiati". Sempre secondo Assomusica, la legge appena approvata non risolve il problema del secondary ticketing, cioè del bagarinaggio online dove i biglietti dei concerti più ambiti si trovano a prezzi lievitati.
Secondo Assomusica si dovranno aprire i cancelli molto tempo prima, impegnando più personale su più turni: "Da qui l'aumento dei costi per gli spettatori" che saranno anche "costretti a code molto più lunghe, specie in occasione di grandi manifestazioni". Inoltre, "i consumatori" sostiene sempre Assomusica, "non potranno più regalare un biglietto a un familiare, amico o parente; le aziende, i fan club e i grandi gruppi organizzati, in genere, non compreranno più biglietti. Non sarà semplice nemmeno emettere i biglietti omaggio".
La previsione di Assomusica è che "in questo scenario si perderanno migliaia di biglietti. Questo emendamento approvato nell'ultima legge di bilancio del Governo come strumento di contrasto al fenomeno del secondary ticketing "rischia di generare soltanto un grande caos".
Diverso l'approccio alla questione da parte di Claudio Trotta della Barley Arts, da sempre impegnato nella battaglia contro il Secondary Ticketing: "Credo sia più che legittimo avere opinioni diverse su una legge che peraltro è in vigore dal Primo luglio. Forse un po' presto per definirla inefficace, e poi sulla base di che cosa? In nessun concerto, finora, c'è stata applicazione di questa legge. La normativa sul biglietto nominale riguarda la messa in vendita dei biglietti dopo il Primo Luglio. La considero una modernizzazione indispensabile" spiega."Noi come Barley Arts stiamo predisponendo un documento online dove informeremo il pubblico sulle modalità che consentono il cambio di denominazione o la rivendita senza lucro. Entrambe le cose saranno fattibili nell'ultimo mese prima dello spettacolo, fino a 24/48 ore prima del concerto stesso. Questo è un dovere del promoter" spiega Trotta.
"Il biglietto nominale è anche l'anticamera della smaterializazione, il che rappresenta la morte della consegna a casa del biglietto fisico. Che è un costo. Il biglietto nominale è anche un valido un supporto di garanzia di sicurezza per chi frequenta i concerti. Supporta la lotta al terrorismo e in caso di incidenti permette un più rapido accesso alle cartelle cliniche dei presenti. Ecco di che cosa stiamo parlando... Il biglietto nominale, poi, limiterà anche il secondary ticketing, a patto che tutti, dal pubblico agli adetti ai lavori, svolgano correttamente il loro compito".
Su posizioni lontane da quelle di Assomusica si schiera l'Unione Nazionale Consumatori, che chiede invece di applicare la legge: "Considerato quanto già costano agli spettatori i biglietti, ben sopra i costi effettivi dei concerti, qualunque rialzo sarebbe ingiustificato".