Sono le 8.17 del 6 agosto 1945. I bombardieri B-29 Usa sorvolano il Giappone. Uno di loro, denominato Enola Gay, ha nella sua “pancia” la prima bomba atomica. La sgancia sulla città di Hiroshima ed esplode a 580 metri dal suolo. In un istante muoiono 70 mila persone. La maggior parte o bruciata all’istante dalla temperatura raggiunta al suolo superiore pure a quella del solo, altre polverizzate dall’onda d’urto con una forza di quasi 3mila tonnellate per metro quadro. Altre decine di migliaia i feriti o i mutilati. Con il passare degli anni per colpa di tumori o altre malattie causate dei raggi sprigionatisi con l’ordigno diventeranno 200 mila le vittime del primo attacco nucleare della storia .
La tragedia si ripeterà pochi giorni dopo a Nagasaki
Queste sono le immagini originali della missione e dello scoppio girate proprio dall’Enola Gay