Bud Spencer, le battute cult
Il popolare attore Carlo Pedersoli ci ha lasciato film esilaranti, conditi da frasi divertenti, mordaci o taglienti. Ecco quelle che ricordiamo
Burbero ma "bonaccione", con un savoir faire tutto suo caratterizzato da farsi pochi problemi e risolvere tutto con poche parole e tante scazzottate. Così compariva Bud Spencer, nome d'arte dell'attore Carlo Pedersoli, nei film con cui ha riempito il pubblico di allegria, spensieratezza e buoni sentimenti. Ha conquistato tutti con scene esilaranti, ma anche con battute divertenti, mordaci o taglienti.
Qui ricordiamo le frasi migliori, diventate cult. Tutte non ci possono stare, ma ecco quelle che ci fanno sorridere solo a scriverle e che conserviamo nel cuore.
1) Da Chi trova un amico trova un tesoro (1981) di Sergio Corbucci
Uno dei tanti film con la coppia Terence Hill e Bud Spencer. Il primo è Alan, uno scomettitore di cavalli che cerca un tesoro su un'isola deserta, l'altro è Charlie, che parte per una crociera in solitaria e invece si ritrova Alan a bordo e vittima di un naufragio... verso l'isola del tesoro. Charlie è arrabbiatissimo (qui il video).
Alan: "Metta giù quella noce di cocco, so che tanto non lo farebbe, lei è troppo buono"
Charlie: "Non c'è cattivo più cattivo di un buono quando diventa cattivo!"
2) Da Lo chiamavano Trinità (1970) di E.B. Clucher
Terence Hill e Bud Spencer, ancora loro: sono due fratelli molto diversi e mezzi criminali, nel lontano West, rispettivamente Trinità, pigro e furbetto, e Bambino, poco socievole, irascibile e un po' ingenuo. Oggetto delle brame di tanti è una mandria di proprietà dei mormoni guidati da Padre Tobia (Dan Sturkie).
Tobia: "Salve fratelli!"
Bambino: "Salve! Glielo hai detto tu che siamo fratelli?"
Trinità: "Io? Chi lo conosce?"
Tobia: "È il Signore che vi manda da noi"
Bambino: "No! Passavamo di qui per caso"
Dopo una rissa in un saloon, Bambino rimprovera Trinità di aver creato quel contrattempo (qui il video):
Trinità: "Be', quando ha detto che nostra madre è una vecchia bagascia..."
Bambino: "Ma è la verità"
Trinità: "Sì, ma non è vecchia"
Quando Trinità e Bambino sono dai mormoni, sopraggiunge il messicano Mezcal (Remo Capitani), oppressore della comunità mormona. Esaminando Bambino dice:
"Questo mi è nuovo, non l'ho mai picchiato prima" (ovviamente un grande sganassone da parte di Bambino è in arrivo)
3) Da ...altrimenti ci arrabbiamo (1974) di Marcello Fondato
Bud Spencer e Terence Hill sono rispettivamente Ben e Kid, amici rivali che si contendono una dune buggy rossa. Il Capo (John Sharp), boss malavitoso che ha distrutto l'agognata auto, ha pestato un loro amico e Ben e Kid vanno al suo ristorante demolendo tutto e suonandole a tutti (qui il video):
Ben: "Apri!"
Un uomo alla porta: "Perché? Altrimenti vi arrabbiate?"
Ben e Kid: "Siamo già arrabbiati!"
Il boss cerca di uccidere Ben e Kid assoldando il killer Paganini (Manuel de Blas). Kid e Ben osservano il killer seduti tranquillamente in officina (qui il video):
Kid: "Senti, ma quell'uomo vestito di nero, in quella macchina nera, non pensi che possa essere un killer?"
Ben: "Ci sono serie possibilità"
Kid: "Io quando si spara non mi diverto più!"
Ben: "E tu lascialo perdere!"
Kid: "Se lui lascia perdere noi!"
Ben: "Non credo proprio. Be', allora io vado"
Kid: "Che? lo prendi alle spalle?"
Ben: "No no, lo prendo sul serio! Me ne vado proprio, taglio, filo, sparisco!"
4) Da I quattro dell'Ave Maria (1968) di Giuseppe Colizzi
Commedia western. Bud Spencer e Terence Hill sono rispettivamente Hutch Bessy e Cat Stevens, pistoleri con una grossa somma in oro che viene rubata dal bandito Cacopoulos (Eli Wallach):
Hutch: "Senti, prima di andartene c'è un'altra cosa che farei, se fossi in te"
Cacopoulos: "E sarebbe?"
Hutch: "Sparami!"
Cacopoulos: "Che bell'idea..."
Hutch: "Il mondo è troppo piccolo perché tu possa andare abbastanza lontano, ti ritroverei un giorno o l'altro!"
5) Da Chissà perché... capitano tutte a me (1980) di Michele Lupo
Nel sequel di Uno sceriffo extraterrestre... poco extra e molto terrestre, Bud Spencer - senza Terence Hill - è ancora il massiccio sceriffo Scott Hall. Quando viene arrestato, le guardie credono che i compagni di cella, i "Pupi", lo sistemeranno per le feste, e invece dopo un'amena scazzottata i "Pupi" diventano le sue ancelle (qui il video):
Uno dei Pupi: "Le vuoi a punta le unghie?"
Un altro: "Ho messo due zollette..."
Scott Hall: "Senzaaaa!!"
Il secondo Pupo: "Te lo rifaccio subito"