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(Ansa)
Calciomercato

Perché Kalulu è un affare per la Juventus e non per il Milan

Cosa si nasconde dietro l'operazione che porta a Torino il giovane difensore francese. La formula e le condizioni favoriscono Giuntoli, mentre per Ibrahimovic e i rossoneri non resta che il vecchio motto di chi investe in Borsa...

Se Pierre Kalulu fosse il difensore veloce e preciso del girone di ritorno dello scudetto delle meraviglie, oggi certamente il Milan non si sarebbe sognato di metterlo sul mercato. Tanto meno per girarlo a una diretta concorrente come la Juventus e con condizioni di favore come quelle strappate da Giuntoli a Ibrahimovic. Perché la sensazione è che la formula del prestito oneroso, ma non troppo, con diritto di riscatto senza alcun vincolo sia un assist a chi compra più che un affare per chi vende.

Kalulu, però, dal giugno 2022 non si è più ripetuto su quei livelli e l’ultima stagione è stato un calvario per problemi fisici che lo ha lentamente portato ai margini del Milan. Di oggi e di domani. Ecco perché la Juventus lo può prendere sperando di aver fatto un grande colpo. Cosa diventerà Kalulu, che è pur sempre un classe 2000, nelle mani di Thiago Motta? Basta che la risposta sia il nuovo Calafiori o anche semplicemente il vecchio Pierre per avere raccontato la storia di un affarone bianconero. Non solo per il contributo che darà in questa stagione, ma perché i 20 milioni complessivi dell’operazione tra diritto di riscatto e bonus sarebbero a quel punto un prezzo di favore.

Se, invece, Kalulu rimanesse il Kalulu post 2022? A naso la Juventus avrebbe comunque raggiunto un obiettivo e cioè aggiungere un uomo alla difesa di Motta senza doversi svenare in un’estate che sta dragando risorse presenti e future per 200 milioni di euro. Un’autentica rivoluzione in cui Giuntoli si può permettere anche di mettere una fiche da 3 milioni su un giovane che ha esperienza sperando di aver vinto. O sapendo che, anche in caso di sconfitta, avrà limitato un danno.

I prossimi dieci mesi diranno cosa ne sarà del francese. Ad oggi, però, l’operazione sembra un win-win solo per la Juventus con il Milan che osserva e si prepara ad applicare la massima che governa la Borsa: vendi, godi e pentiti.

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Giovanni Capuano