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Lukaku e l'Inter, l'unico finale possibile

Il belga vuole solo i nerazzurri che sono entrati nell'ordine di idee di acquistare il cartellino. La posizione del Chelsea, le voci sul Milan e il no all'Arabia Saudita: tutti gli elementi del puzzle dell'estate

Nello strano triangolo tra Milano, Londra e Arabia Saudita che infiamma l'estate di Romelu Lukaku e dei suoi (tanti) estimatori ci sono un paio di certezze: la prima è che l'attaccante belga non si è mosso di un centimetro dalle convinzioni di partenza, vuole sempre e solo l'Inter e non prende in considerazione alternative; l'altra è che l'Inter deve trovare la chiave giusta per aprire la porta del Chelsea e che questo grimaldello non potrà essere più il prestito oneroso con suddivisione dell'ingaggio che ha garantito i servigi di Lukaku nell'ultima stagione. Il resto è contorno, rumore di fondo nemmeno troppo gradito da tanti protagonisti di questa vicenda.

Lukaku vuole sempre e solo l'Inter e lo ha già fatto sapere ai diretti interessati, a Milano e Londra. Non ha paura di sfidare la rabbia dei dirigenti dei Blues, che lo avevano venduto in Arabia Saudita rientrando così del maxi investimento dell'estate 2021, e non ha intenzione di fare da sponda ai venticello che viene da Casa Milan. Anzi, c'è una certa sorpresa nell'essere stato accostato ai rossoneri con notizia di offerta presentata al Chelsea in mancanza di una qualsiasi apertura da parte del calciatore e del suo entourage.

Lukaku vuole l'Inter e il sentimento è ricambiato. Simone Inzaghi lo ha chiesto espressamente ai suoi dirigenti nell'incontro in cui si è fatto il bilancio della stagione e attende fiducioso. Marotta e Ausilio hanno memorizzato la posizione del Chelsea di chiusura alla formula del prestito oneroso e stanno lavorando per strutturare un'operazione che rispetti le attese del club inglese, col quale i rapporti restano solidi, e al tempo stesso non sforare i limiti di budget disegnati da Steven Zhang. Anche lui vuole Lukaku ancora in nerazzurro, ma ha imposto una dieta complessiva nel monte ingaggi e nella quota ammortamenti perché l'Inter deve correre se vuole avvicinare un equilibrio di conti che ancora manca.

Ecco perché l'affare Lukaku si farà quasi certamente, ma sia il belga che i nerazzurri dovranno avere la pazienza di attendere senza spostarsi dalle rispettive posizioni. L'Inter deve vendere per coprire gli acquisti: la partenza di Brozovic serve per Frattesi, l'addio di Dzeko ha portato Thuram con leggero risparmio nello stipendio lordo. Onana, vicino all'addio con destinazione Manchester United, potrà finanziare l'assalto a Lukaku con una scelta più 'difensiva' per il ruolo di portiere, un parametro zero d'esperienza con zero impatto sul bilancio alla voce acquisti.

I conti torneranno per tutti. Impegnare 30 milioni di euro dal 2024 (prestito con obbligo di riscatto) significa mettere in piedi per l'inter un'operazione da circa 100 milioni spalmati tra il 2022 e il 2027: 20 a stagione, tutto compreso. Quanto speso negli ultimi dodici mesi con la formula del prestito oneroso. Un lusso che l'Inter può permettersi senza aggravio di costi a bilancio e con la consapevolezza che alla fine Lukaku e Thuram nel 2023/2024 potrebbero costare più o meno quanto Dzeko e Correa in quella appena finita.

C'è poi un'altra valutazione, questa volta di carattere tecnico, che spinge perché il tormentone Lukaku abbia un solo finale. Nasce dal comportamento del belga una volta uscito dal tunnel del bruttissimo infortunio che lo ha tenuto fuori a lungo, con in mezzo un Mondiale giocato in condizioni precarie: dalla fine di marzo a metà giugno Lukaku ha segnato 15 reti tra Inter e nazionale, è stato spesso decisivo e ha dimostrato ancora una volta di essere uno che fa la differenza in Serie A. Quello che cerca Marotta per allestire una squadra che dia l'assalto alla seconda stella: da qui la volontà di spendere i denari che serviranno per convincere il Chelsea.

Rimane da analizzare la posizione del club inglese. Difficilmente uscirà alla pari dall'affare dell'estate 2021 (108 milioni all'Inter e 19 lordi all'anno al giocatore), ma è altrettanto improbabile che possa permettersi un braccio di ferro per tenerlo a Londra come ripicca. Ogni stagione costa circa 40 milioni ai Blues tra ammortamento e ingaggio: meglio limitare i danni, una volta fatto passare il concetto che la formula dovrà portare alla cessione definitiva.

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Giovanni Capuano