Perisic, Nainggolan e il mercato degli esuberi
Inter alle prese con i prestiti che non trovano destinazione un anno dopo l'epurazione. E ora Conte potrebbe reinserirli nel progetto
L'ultimo colpo è arrivato dal Bayern Monaco che ha fatto sapere ufficialmente di non voler riscattare Ivan Perisic, malgrado la stagione conclusa con il Triplete e un rendimento più che sufficiente. Non ci sarà rilancio né trattativa. Il croato torna a Milano e toccherà a Marotta e Ausilio cercare di piazzarlo da qualche altra parte prima dell'inizio del campionato per alleggerire il monte stipendi (Perisic ha un contratto fino al 2022) e liberare uno slot nell'attacco che cerca il vice Lukaku da affiancare al belga, Lautaro Martinez e Alexis Sanchez.
Parlare di doccia fredda per l'Inter è improprio perché da settimane si era capito che il dialogo con il Bayern Monaco non sarebbe stato facile. L'idea nella scorsa estate era di poter chiudere un riscatto intorno ai 20 milioni di euro, ma la crisi per pandemia ha abbattuto i prezzi e i due club non si sono mai trovati allineati su una cifra che potesse favorire la partenza del giocatore a titolo definitivo.
Una storia simile a quella di Radja Nainggolan che è tornato ad allenarsi agli ordini di Conte. Su di lui non pesa più la sentenza di allontanamento coatto che lo aveva colpito insieme a Icardi, ma lo stipendio alto (4,5 milioni di euro netti fino al 2022) e l'età avanzata lo rendono poco appetibile sul mercato. La differenza rispetto a un anno fa è che questa volta i nerazzurri non sembrano disposti a farlo andar via in prestito pur di liberarsene, circostanza che rende complesso immaginare un suo ritorno a Cagliari.
E dunque? Conte potrebbe trovarsi in casa due rinforzi e, almeno nel caso del belga, rispondere a una delle esigenze espresse nei mesi scorsi. Marotta e Ausilio, invece, vivranno settimane di lavoro frenetico per cercare di sciogliere i due nodi. Apprezzando ancor di più, a distanza di un paio di mesi, la cessione di Icardi al Psg. Con lo sconto, è vero, ma che ha portato soldi veri nelle casse del club e consentito una plusvalenza vitale per sistemare il bilancio in un periodo di gravi problemi per tutti.