lautaro martinez
(Ansa)
Calciomercato

Rinnovo Lautaro; l'Inter ferma a quota 10 mln. Oltre non si va e sarà addio

La richiesta del procuratore del giocatore è irricevibile per la dirigenza e per i parametri economici del nostro calcio. Sta al Toro decidere cosa fare, altrimenti si andrà verso una clamorosa ma pacifica separazione

Inter-Lautaro, a che punto siamo? Dopo mesi di corteggiamento e messaggi, tutti improntati al volemose bene reciproco, si è arrivati al punto di svolta. e non ci sarà molto da attendere. Soprattutto non bisogna dare per scontato il finale che può anche essere un clamoroso addio tra l'inter e il capitano della seconda stella. a prescindere dal fatto che sia cambiata la proprietà. I dirigenti del fondo Oaktree infatti non hanno detto nulla di nuovo rispetto a quello che già si sapeva e soprattutto a quello che erano le indicazioni della precedente proprietà, cioè della famiglia Zhang. Prima cosa: la mission generale resta quella della passata stagione, restare competitivi a livello sportivo salvaguardando i conti, soprattutto abbassando il monte ingaggi. Secondo: a gestire in totale autonomia il tutto resta il duo Marotta-Antonello. Stop.

In concreto questo significa che il direttore dell’area sportiva ha una chiara cornice all’interno della quale muoversi. e questa cornice non prevede un esborso economico come quello richiesto dal procuratore di Lautaro Martinez (via pec) per il rinnovo, cioè un ingaggio da almeno 12 mld netti a salire più relativi bonus, per circa un altro paio di milioni.

La motivazione di tale richiesta da parte del procuratore è facilmente spiegabile, e per certi versi anche comprensibile: «Vlahovic prende 12 mld, Osimehn 10,5 ed hanno segnato e fatto molto meno del mio assistito: io merito almeno la stessa cifra, se non di più».

Marotta però su questo non ha alcuna intenzione di fare passi indietro. L’offerta dell’Inter è chiara: 8 mln più bonus per arrivare quasi a 10, qualsiasi cifra superiore a questa viene considerata fuori da qualsiasi logica soprattutto nel nostro calcio (e non è un caso che ad esempio alla Juventus il contratto dell’attaccante serbo, a salire, venga visto come un vero problema di risolvere).

Le prossime mosse quindi sono di facile previsione: i nerazzurri chiederanno direttamente al giocatore (che sui social continua a manifestare anche in queste ore il suo amore per Milano e la squadra di cui è Capitano) se la richiesta del procuratore corrisponda effettivamente e totalmente alla sua stessa e personale volontà o se esista da parte del «Toro» l’idea di abbassare le pretese e sedersi al tavolo con Ausilio per trovare un accordo accettabile per entrambi.

Altrimenti si andrà verso una clamorosa separazione senza però liti o strappi. L’Inter infatti non vuole il ripetersi del caso-Skriniar e non sono intenzionati a partire per la prossima stagione senza avere in mano, firmato, il rinnovo di un giocatore in scadenza due anni dopo.

In caso questo non succeda non ci saranno drammi, da entrambe le parti, e forse nemmeno tra i tifosi anche perché in Viale della Liberazione hanno già dimostrato come si possa costruire una squadra vincente perdendo giocatori importanti (Onana, Brozovic, Skriniar, Dzeko e Lukaku… tanto per raccontare cosa accadde 12 mesi fa).

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Andrea Soglio