Champions League, i verdetti: ecco le avversarie delle italiane
Terminata la prima fase: solo l'Inter agli ottavi di finale, Milan, Atalanta e Juventus ai playoff mentre il Bologna saluta. Cosa accadrà ora, dal sorteggio di Nyon al montepremi da dividersi
Non è andata bene. Anzi, poteva andare meglio anche se ci sono state tracce di grandezza italiana nell'ultimo turno della prima fase della nuova Champions League che è stata un'orgia certamente divertente, ma anche priva di senso logico. Non a caso ha partorito un tabellone per la seconda in larga parte affidato alla casualità e nella quale si rischia una corsa a Monaco di Baviera asimmetrica: quello che la Uefa voleva evitare. Il pallone, però, è dispettoso e rotola dove vuole.
Non è andata bene perché speravamo di portare direttamente agli ottavi di finale non solo l'Inter, che si è confermata grande triturando il Monaco, azzannato alla gola sin dal fischio iniziale e cucinato da Lautaro Martinez, ma anche Milan e Atalanta. Niente da fare. Entrambe dovranno passare dal playoff di febbraio che complica la vita di allenatori e addetti al calendario della Serie A. Mentre Gasperini non ha nulla da recriminare, se non il nuovo infortunio di Scalvini che getta un'ombra su una prestazione maiuscola in casa del Barcellona, per Conceicao le riflessioni da fare dovranno essere tante.
A Zagabria i rossoneri hanno offerto la peggiore versione di se stessi, perdendo contro un avversario inferiore, mostrando limiti di tenuta nervosa e con un approccio stile campionato. In palio c'era un passaporto per gli ottavi ampiamente alla portata e l'obiettivo è stato fallito. Il mercato potrebbe consegnare al Milan qualche aiuto esterno, ma la verità è che lo spogliatoio che è stato di Fonseca e ora è di Conceicao dovrebbe cercare al suo interno l'antidoto alla crisi.
SORTEGGIO PER PLAYOFF E OTTAVI DI FINALE: LE POSSIBILI AVVERSARIE DELLE ITALIANE
Il momento della Juventus è racchiuso nei fischi dello Stadium al termine della sfida persa con il Benfica. Nessun passo avanti, anzi. Thiago Motta ha provato a mischiare le carte restituendo a Vlahovic la titolarità dopo le panchine consecutive, mettendo fuori Koopmeiners e lanciando Douglas Luiz: non ha ottenuto nulla se non confermare una certa confusione. Il bilancio è negativo, non serve nemmeno evocare raffronti con il passato. La squadra va indietro invece che progredire, non ha punti di riferimento e identità. Per clonare le parole di Danilo (ah, se sarebbe servito al momento del guaio muscolare di Kalulu), assomiglia a un progetto fantasioso.
Giuntoli ha dichiarato chiuso il mercato bianconero, salvo opportunità last minute, proprio pochi minuti prima che il centrale francese si facesse male, circostanza che rende vecchie le sue riflessioni. Però tutta la Juventus è in ritardo, non solo il lavoro di Thiago Motta e sarebbe il caso di analizzare le ragioni di tutte le mancanze e non solo di quelle del tecnico. Applausi al Bologna, che ha chiuso pareggiando al Lisbona.
Nelle pieghe dell'orgia del super mercoledì (64 gol al ritmo di 3,5 a partita), la certezza che una sfida di playoff vedrà il Manchester City - salvo col fiatone - contro Real Madrid o Bayern Monaco. E anche la consapevolezza che la corsa dell'Inter, che pare in linea con le top del Vecchio Continente, sarà durissima. Non solo Una tra Juventus, Milan, Feyenoord e PSV negli ottavi di finale, ma la proiezione di un quarto contro chi uscirà vivo dalla 'sestina' Atletico Madrid, Bayer Leverkusen, Real Madrid, Bayern Monaco, Manchester City e Celtic Glasgow. Poteva andare meglio. In ogni senso.