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Ansa
Calcio

Antitrust, via libera alla Serie A su DAZN e Tim

Nessun irregolarità nelle clausole dell'accordo alla base dell'offerta che ha tolto i diritti a Sky: ricorso respinto. Il campionato parte senza problemi di diritti tv, in attesa di verificare la tenuta tecnologica

La prossima Serie A partirà senza strascichi giudiziari, almeno dal punto di vista televisivo. L'ultimo via libera, quello che chiude la guerra dei diritti tv nell'anno della rivoluzione del passaggio dal satellite allo streaming (da Sky a DAZN) è arrivato dall'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato che ha concluso il procedimento cautelare relativo aperto nelle scorse settimane per verificare la piena correttezza di alcune clausole dell'accordo fra Tim e DAZN. Uno dei pilastri su cui si è fondata l'offerta dell'OTT che, garantendo 840 milioni di euro a stagione fino al 2024, si è presa i diritti della Serie A con 10 partite di cui 7 in esclusiva ogni fine settimana. Secondo l'Autorità, alla luce delle misure presentate dai due operatori, allo stato non sussistono elementi per intervenire e quindi c'è luce verde per la piena operatività e commercializzazione dell'offerta.

IL TESTO DEL PROVVEDIMENTO DELL'AGCM SULL'ACCORDO TIM-DAZN

ANTITRUST SU ACCORDO TIM DAZN - SENTENZA.pdf

Sul tavolo dell'Antritrust erano finite le clausole dell'intesa tra DAZN e Tim, partner numero uno dell'operazione sia dal punto di vista economico che tecnologico. Il sospetto era che i vincoli potessero danneggiare la concorrenza creando situazioni discriminatorie nella possibilità dei tifosi di abbonarsi liberamente a DAZN senza necessariamente dover passare anche dall'operatore telefonico. DAZN e Tim avevano respinto le accuse elencando le misure messe in atto, considerate anche dall'Agenzia sufficienti nel loro complesso per evitare "possibili discriminazioni nella fruizione del servizio DAZN riconducibili all'attivazione del servizio da parte di utenti che utilizzano servizi di connessione internet diversi da quelli offerti da TIM" si legge nella nota. Decisivo per l'ok dell'Antitrust la garanzie fornita che dal 1° agosto sarà possibile disporre dei contenuti DAZN con TIMVision senza la necessità di dover sottoscrivere un abbonamento con Tim.

L'altro grande tema era rappresentato dalle misure messe in campo per evitare problemi di visione dovuti alla connessione. Non poteva esserci un canale privilegiato da parte di DAZN che spingesse gli abbonati verso Tim e l'Antitrust, nell'archiviare il suo procedimento, ha certificato che la OTT si è impegnata a fornire servizi per la visione sul digitale terrestre delle partite in caso di problemi di connessione e a garantire la fruizione del servizio a tutti gli utenti che hanno installato l'applicazione a prescindere dall'operatore di riferimento "attraverso apposite iniziative tecniche di interconnessione con gli operatori di rete, ponendo in essere i necessari investimenti infrastrutturali".

Tutte misure giudicate adeguate a garantire, in vista dell'inizio del campionato di Serie A, che i consumatori finali abbiano la libertà di scegliere fra le diverse alternative disponibili e si possano assicurare la migliore qualità del servizio. Da qui la decisione di chiudere il procedimento cautelare, ritenendo idonee le iniziative e le modifiche all'accordo da parte di Tim e di DAZN: nessuna ipotesi di danno grave e irreparabile per la concorrenza.

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Giovanni Capuano