"Il sogno? Torniamo a Berlino"
L'Italia pronta a vivere l'estate dell'Europeo da campioni in carica. Con quali speranze? Lo abbiamo chiesto a Beppe Bergomi, leggenda azzurra e fortunato commentatore del Mondiale 2006 che si giocò proprio in Germania
"Andiamo a Berlino, Beppe" è l'urlo che ha squarciato l'estate del 2006 e che è rimasto nel cuore di tutti come colonna sonora di quella estate mondiale. La voce, quella di Fabio Caressa. Beppe, con il suo "Andiamo a Berlinooooo...", al secolo Beppe Bergomi che di nazionale e di notti passate alla storia se ne intende. C'era con i suoi baffoni da adolescente cresciuto troppo in fretta al Santiago Bernabeu nel 1982 e c'era dietro un microfono a Berlino nel 2006 e Wembley nel 2021. Più di un talismano, molto di più.
L'ideale per coltivare il sogno di un ritorno a Berlino che significherebbe essere di nuovo all'Olympiastadion domenica 14 luglio al calar del sole per rivivere le emozioni già provate. Possibile? Difficile. Ma alla nazionale italiana storicamente piacciono le sfide quasi perse e non c'è motivo per non cullare l'illusione che anche questa estate possa essere così.
Panorama.it ha incontrato Beppe Bergomi per fare il punto a meno di un mese dal via dell'Europeo e alla vigilia della sua partenza per la Germania dove racconterà per Sky Sport tutto il torneo. Che per l'Italia di Luciano Spalletti comincia contro l'Albania, primo atto di un girone durissimo e sfortunato.
Come arriviamo all'Europeo?
"Mi fido di Spalletti perché è capace di far crescere i giocatori anche in poco tempo. Dalle convocazioni possiamo pensare di avere imprevedibilità, compreso il cambio del sistema di gioco che penso all'inizio sarà con la difesa a tre per dare continuità a chi ha vinto il campionato. E' la base di partenza, poi si potrà anche cambiare".
Il girone non è semplice per nulla con Spagna, Croazia e Albania
"Abbastanza difficile, però passano le prime due e le quattro migliori piazzate come terze. Si può fare".
Beppe Bergomi e Fabio Caressa(Sky Sport)
Non essere fortunati nel sorteggio dei gironi sta diventando un'abitudine per l'Italia
"Non c'è dubbio. La Spagna è molto forte, la Croazia sono sempre temibili anche se con un'età media alta e la prima partita con l'Albania sarà complicata. Però abbiamo tutte le chance di andare avanti alla seconda fase".
Le grandi manifestazioni sono tradizionalmente anticipate da un'indicazione, per il ct azzurro, che arriva in extremis. Il nome giusto al momento giusto. Per Spalletti può essere Scamacca?
"Credo di sì anche per come sono successe le cose. Prima la non convocazione con la nazionale, poi Gasperini che l'ha gestito molto bene e il giocatore che è cresciuto. In una competizione che si gioca d'estate, dove le qualità tecniche sono importanti, avere un centravanti così è qualcosa che, forse, non avevamo da tanto tempo".
Dove potremo considerare positivo, o fallimentare dovesse andar male, il nostro Europeo?
"Francia e Inghilterra le metto sopra a tutte. La Germania gioca in casa e la Spagna è forte. Dipende dal percorso che si delinea, però se arriviamo ai quarti di finale abbiamo fatto bene".
Veniamo da una stagione che ci ha riconsegnato la vittoria in una coppa europea
"Nelle coppe le nostre squadre sono state capaci finalmente di intercettare il cambiamento. Avevamo storicamente smesso di giocare l'Europa League e adesso ne abbiamo colto l'importanza. Mi sono piaciute molto le parole di Gasperini dopo la finale di Dublino: "Ho vinto ma sono la stessa persona che ero questo pomeriggio prima di giocare". In Europa qualcuno ci conosceva ma adesso ci conosceranno maggiormente ed è importante interpretare bene il cambiamento".
La favorita?
"Dico l'Inghilterra. L'abbiamo affrontata e ci ha messo in difficoltà".
Gli inglesi non vincono mai...
"Lo so, ma prima o poi...".
Sky Sport trasmetterà in diretta tutti gli Europei del 2024: 51 partite (di cui 20 in esclusiva assoluta), oltre 200 ore di diretta e una programmazione che dal 14 giugno al 14 luglio farà vivere ogni istante dell'avventura azzurra e non solo con studi dedicati da Milano a Berlino, passando per gli stadi dove sarà impegnata la nostra nazionale, e una squadra di commentatori tra i quali Alessandro Costacurta, Paolo Di Canio, Giancarlo Marocchi, Luca Marchegiani, Lorenzo Minotti, Fabio Capello e Alessandro Del Piero. Fabio Caressa e Beppe Bergomi saranno le voci delle partite dell'Italia. Come nel Mondiale 2006 e nell'Europeo 2021.
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