Rabiot e gli altri, campioni senza squadra
Lo strano autunno di tanti big del calcio europeo: fermi perché a caccia di un contratto ricco o del posto in una squadra top d'Europa (per non finire a giocare in Arabia Saudita)
Adrien Rabiot è il nome più in vista di un lungo elenco di campioni o presunti tali rimasti ai box. Alla vigilia della partenza della Champions League e con i campionati che sono scattati ormai da un mese, colpisce la lista di top player costretta ancora alle ferie forzate, ad allenamenti isolati e al lavoro dei rispettivi entourage per provare a trovare una destinazione in extremis. Obiettivo difficile da raggiungere, in un mercato che ha vissuto un'estate di compressione degli investimenti e nel quale anche le società più grandi cominciano a manovrare con attenzione gli stipendi.
L'ex juventino, fino a prova contraria ancora potenziale titolare della nazionale francese, ha salutato Torino senza nemmeno rispondere alla proposta di rinnovo spedita dal direttore sportivo Giuntoli. Contratto triennale a stipendio inalterato rispetto ai 7,5 milioni netti dell'ultima stagione. Nulla. Rabiot ha rifiutato e la madre-agente ha continuato a cercare un'altra squadra, possibilmente in Premier League, per soddisfare le aspettative del figlio e anche le sue (onerose) in materia di commissioni.
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Sarà stata colpa della contrazione del mercato a livello mondiale, delle regole stringenti per i club di Premier League o per le difficoltà del Barcellona. Sarà stato per tutto questo o, forse, per qualche prestazione sotto tono nel corso degli anni ma la conclusione è che Rabiot è fuori e, anche trovasse un ingaggio fuori tempo massimo, non potrebbe essere inserito nella lista Champions League. La vetrina che attira i calciatori più importanti, sia dal punto di vista sportivo che per l'appeal commerciale.
Come lui ce ne sono tanti altri. I nomi? A scriverli si fa un viaggio nel calcio top del presente e del recente passato. Anthony Martial, attaccante di 28 anni, ultimo domicilio conosciuto il Manchester United. Oppure Joel Matip (33 anni) difensore ex Liverpool, Wissem Ben Yedder (34) del Monaco, Adam Ounas (27) lasciato libero dal Lille e già visto in Italia con la maglia del Napoli, Rafinha (31) reduce da una breve esperienza araba, Koffi Djidji (31) difensore ex Torino, Davi Klaassen, uno della rosa dell'Inter della seconda stella, Eric Maxim Choupo-Mouting (35) fu Bayern Monaco, Sergio Ramos (38) leggenda del Real Madrid che nell'ultima stagione è stato al Siviglia e Ivan Perisic (35) Hajduk Spalato.
Tutti fermi in attesa di collocazione. Un campanello d'allarme anche per gli altri. Per un Mbappé che si piazza a parametro zero con il Real Madrid che fa ponti d'oro, c'è anche chi ha scommesso sulla scadenza del contratto per strappare ingaggi al rialzo e poi si è dovuto accontentare. Esempi? Dybala uscito dalla Juventus e finito alla Roma a metà stipendio o poco più. Tradotto: la bolla del calcio non è scoppiata ma di sicuro si è in parte ridimensionata e per chi vuole restare nel pallone che conta (l'Europa e basta) rimanere scoperti può essere un rischio. Da correre solo se si è sicuri di successo.