thuram inter
(Ansa)
Calcio

L'urlo dell'Inter alla Serie A

Nerazzurri travolgenti nel primo big match contro l'Atalanta. Quattro gol, tre punti e un messaggio al resto del campionato che spera di avere colmato il gap con i campioni uscenti

La notte travolgente con cui l'Inter ha liquidato la pratica Atalanta, come si trattasse di una provinciale e non della squadra che ha tenuto testa al Real Madrid non più tardi di due settimane fa, ha peso e significati superiori al semplice balzo avanti in classifica. Intensa, dominante, cinica quando necessario e in totale controllo: la squadra di Simone Inzaghi ha voluto stendere sul prato di San Siro in una sera sole tutte le qualità note nella scorsa stagione, quella della seconda stella conquista con un lungo assolo, ma che quest'anno non si erano ancora viste.

Messaggio chiaro: se il livello si alza, l'Inter è pronta a ribadire la propria superiorità. Per uno scherzo del destino è accaduto a mercato ancora aperto, con le altre impegnate freneticamente a cercare di colmare il gap con i nerazzurri; la sensazione è che sarà un campionato più combattuto, con la rivalità tra Inter e Juventus pronta ad esplodere, ma anche che Inzaghi non abbia per nulla interrotto il filo della continuità con la qualità dello scorso inverno.

L'immagine di serata è Marcus Thuram, attaccante francese arrivato a Milano con tutto da dimostrare come punta centrale e ormai arrivato a livello dei top d'Europa. I difensori atalantini, per quanto rodati da Mbappé-Rodrygo-Vinicius, hanno avuto a tratti il mal di testa nel cercare di fermare le sue progressioni. Rispetto all'inizio, però, Thuram ha imparato ad aggiungere anche il cinismo sotto porta e la sua evoluzione è il miglior complimento per Simone Inzaghi, allenatore che migliora i giocatori messigli a disposizione.

Ora tocca a Juventus (contro la Roma), Napoli (ospita il Parma) e Milan (all'Olimpico con la Lazio) provare a replicare. A parte i bianconeri, scattati con veemenza dai blocchi pur non avendo ancora inserito l'ossatura di un mercato sontuoso, per Conte e Fonseca si tratta di limitare inizialmente i danni. Entrambi sono già caduti, il milanista non è ancora risorto.

Dopo la sosta, rodata la gamba ma di seguito dal primo match dell'internale super Champions League, è in calendario il derby degli incubi (rossoneri) e dell'estasi (nerazzurra). Fossimo in Fonseca prenderemmo copiosi appunti da quanti visto nella notte di Inter contro Atalanta: replicare il copione di Pioli o, peggio, quello di Parma potrebbe esporre il Milan a un match impossibile da gestire.

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Giovanni Capuano